v e n t i q u a t t r o

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Thomas rimase per un tempo interminabile sotto la pioggia, lo sguardo fisso verso quel portone verde al quale non osava avvicinarsi

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Thomas rimase per un tempo interminabile sotto la pioggia, lo sguardo fisso verso quel portone verde al quale non osava avvicinarsi. Sapeva che Newt non era ancora salito al suo appartamento perché la luce all'ingresso era ancora accesa.
Sperava che si sarebbe pentito di ciò che aveva fatto, che avrebbe aperto quella porta e gli sarebbe corso incontro.
Non riusciva a sopportare l'idea di averlo perso di nuovo. Non voleva ritornare al punto di partenza, non voleva ritornare alla sua vita di prima, perché adesso la consapevolezza di sapere quale fosse il pezzo mancante e di non poterlo avere lo avrebbe distrutto ancora di più.

Non poteva. Non poteva lasciarselo sfuggire, non poteva farsi scappare così l'amore della sua vita. Perché sì, quello con Newt non era un legame come gli altri. Non lo avrebbe dimenticato, non ci sarebbe mai riuscito. Non avrebbe mai superato quella notte e quelle parole che avevano lasciato la bocca di Newt.
Non avrebbe mai accettato di non essere riuscito ad aiutare Newt in tempo, prima che fosse troppo tardi, prima che si arrendesse. E invece aveva permesso che accadesse. Non se lo sarebbe mai perdonato.

Non appena vide la luce spegnersi, un sospiro lasciò le sue labbra. Finiva tutto così? In un giorno di pioggia, così come tutto era iniziato?
Non poteva essere.

Si voltò, dirigendosi verso la sua auto. Entrò, e mise in moto, partendo senza nemmeno far caso alla strada, e ritrovandosi a fare semplicemente un giro dell'isolato. Si ritrovò di nuovo davanti a casa di Newt e capì che per quella sera gli sarebbe stato difficile lasciarlo.

Afferrò il cellulare dal cruscotto, e scrisse velocemente a Minho perché lo coprisse con i suoi genitori, senza accennare niente di ciò che era successo. Era fin troppo presto per l'interrogatorio targato Minho Park.
Aveva preso una decisione: sarebbe stato l'angelo custode di Newt per l'ultima volta. Avrebbe mantenuto la promessa fino alla fine.
Sarebbe rimasto lì fino a che il sole non sarebbe sorto, poi sarebbe ripartito e avrebbe rispettato la volontà di Newt. Era l'unica cosa che poteva fare.
Un'ultima notte.
Solo per assicurarsi che non facesse gesti avventati, solo per assicurarsi che fosse al sicuro.

***

Quella di Newt fu una notte insonne, e non avrebbe potuto essere altrimenti. Aveva fatto delle scoperte che avrebbe voluto non fare, ed era a causa di quelle scoperte se adesso i demoni dentro di lui urlavano a pieni polmoni.
Eppure, guardandolo dall'esterno, nessuno sarebbe stato in grado di percepire la lotta all'ultimo sangue che era in corso dentro la sua testa.
Le lacrime gli rigavano il volto, lente e inesorabili, ed erano l'unico segno di vita di quel corpo appallottolato tra le coperte.

Non appena la luce dell'alba gli accarezzò il viso, capì che era arrivato il momento. Aveva bisogno di fare un'ultima cosa. Non sapeva se sarebbe servita a dare alla sua anima la pace che meritava, probabilmente no, ma sentiva il bisogno di farlo. Si alzò in piedi, si vestì in fretta e furia, senza nemmeno gettare un'occhiata allo specchio. Controllò gli orari degli autobus, per poi afferrare le chiavi e uscire di casa.

Rainy Days|NewtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora