Chapter One

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Era una mattina come tutte le altre, mi svegliai nel mio letto cercando di fare meno rumore possibile per evitare di svegliare mia sorella che dormiva nel letto di fianco al mio. "Ancora poco" pensai tra me e me mentre scendevo le scale della nostra piccola abitazione.
Mi chiamo Alethea, un nome un po' particolare, lo so, è greco e significa verità, caratteristica che mi rispecchia in pieno visto che nel corso dei miei 25 anni non ho mai mentito una volta, vivo da 10 anni vicino a Parigi insieme alla mia famiglia adottiva composta da i miei genitori, mia sorella Leslie e mio fratello Marc.
Siamo una famiglia, se così ci possiamo definire, un po' complicata ma di sicuro queste persone sono meglio dei miei genitori biologici che al momento si trovano entrambi in carcere. Mi limiterò a dire ciò evitando di affermare quello che fecero perché la storia in se è molto cruenta e potrebbe disturbare le menti più impressionabili.
Come ogni giorno nell'ultimo anno sto andando al lavoro. L'ufficio non dista molto da casa ed è per questo che in poco meno di 15 minuti arrivo e mi siedo alla mia scrivania pronta per svolgere le mansioni di oggi. Dopo otto ore di stressante lavoro è finalmente giunto il momento di fare la cosa che mi piace di più, prendere le mie cose ed andarmene. Sistemo leggermente la scrivania e a passo svelto esco da quell'edificio.
Una volta in strada metto le cuffie nelle orecchie e faccio partire una delle mie canzone preferite, The Power Of Love.
I miei piani per quella giornata comprendevano il nulla assoluto, avevo qualche ora di sonno arretrata dovuta alla baldoria che io e le mie amiche avevamo fatto quel fine settimana.
I miei pensieri su cosa avrei fatto nell'immediato futuro vennero eliminati all'istante quando qualcuno mi venne addosso con forza "guarda dove vai cretino" urlai con forza all'uomo ancora girato di spalle. Alle mie parole lui si gira di scatto e inizia a guardarmi con uno sguardo dolce e carico di scuse. Ritorna sui suoi passi e mi aiuta ad alzarmi da terra "sono mortificato. Non era mia intenzione farti del male ma quando ho tante cose a cui pensare mi estraneo dal mondo e divento un pericolo pubblico. Comunque piacere io sono Dorian" disse lui una volta che io fui in piedi. Andammo avanti a parlare per qualche minuto finché, a malincuore, lo dovetti lasciare andare ma con la promessa di un caffè, l'indomani, nel caso ci fossimo incrociati di nuovo. Ripresi così la mia camminata verso casa a ritmo di qualche canzone anni 70/80.
Era ormai sera, avevo terminato tutto il lavoro che mi ero portata a casa ed ero finalmente pronta a guardarmi un film quando il mio telefono si illuminò
-dorianboccolacci ha iniziato a seguirti-
Questo diceva la notifica. Rimasi impietrita. "Impossibile", pensai tra me e me, è impossibile che il pilota di F1 che preferisco mi abbia appena mandato una richiesta d'amicizia, "sara di sicuro un fan account".
Aprii di corsa la notifica e dannazione, non potevo crederci, era il vero Dorian Boccolacci.
Poco dopo mi arrivò un'altra notifica
-dorianboccolacci: sono ancora un cretino?
Al momento non riuscii a collegare le due cose ma poi mi vennero in mente gli avvenimenti di qualche ora prima e ricollegai il tutto e ora più che mai non potevo crederci. Un'altra notifica mi riscosse dai miei pensieri
-dorianboccolacci: so che hai letto il messaggio. Non preoccuparti, se vuoi puoi dare di matto.
-alethea__martin: non ho intenzione di farlo. Sono solo sorpresa e scioccata dal fatto che questa mattina non ti ho riconosciuto
-dorianboccolacci: segui la Formula 1?
-alethea__martin: si, da nove anni a questa parte. Tu gareggiavi ancora in Formula 2
-dorianboccolacci: abbiamo una vera fan tra noi quindi
-alethea__martin: beh all'inizio la odiavo ma il mio padre adottivo è fissato con la Formula uno. Diciamo che me la sono dovuta far piacere all'inizio ma poi ha iniziato ad entusiasmare anche me
-dorianboccolacci: tornando a noi, hai da fare ora?
-alethea__martin: in verità si, mi stavo mettendo a guardare un film
-dorianboccolacci: e se ti proponessi qualcosa di meglio di un film?
-alethea__martin: tipo?
-dorianboccolacci: andiamo a prendere quel caffè ora
-alethea__martin: sei fuori di testa? È tardi, devo lavorare domani
-dorianboccolacci: ti aspetto allo Starbucks di fronte a dove ci siamo scontrati stamattina tra mezz'ora. A presto
-alethea_martin: tu sei tutto matto

Sleeping With A F1 Pilot || Dorian BoccolacciWhere stories live. Discover now