Chapter Eight

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Immagino che molti di voi si stiano chiedendo "perché non è ancora corsa da qualche sua amica?" una vera risposta a questa domanda non c'è, è solo che non mi va, poi siamo sinceri, chi mai crederebbe a tutto ciò?
Come promesso Dorian arrivò sulla sua McLaren scintillante pochi minuti dopo. Salii in macchina con un sorriso smagliante, ero felice. "Dove la porto signorina?" chiese lui sorridendo di rimando "dove vuoi, non importa. Basta che io sia al lavoro ‪domani mattina alle 8‬" risposi mentre mi allacciavo la cintura "che fai? Non parti?" continuai io prima di girare la testa per guardarlo "che ne dici se spostassimo la nostra cena a stasera?" disse lui riscuotendosi dai suoi pensieri "mi sembra un'idea perfetta. Non chiedevo altro".
Il viaggio verso il ristorante fu lungo e stranamente pieno di parole. L'imbarazzo che c'era stato fino al giorno prima sembrava sparito insieme alle insicurezze che mi portavo dietro ogni volta che stavamo insieme. Era tutto perfetto, il posto, il ristorante e soprattutto lui con addosso quello che è, a tutti gli effetti, il miglior completo che io abbia mai visto di un azzurro chiaro che rendeva Dorian se possibile ancora più bello del solito.
Una cosa che avevo di certo imparato in questi giorni era il non dare niente per scontato. Mai avrei pensato di poter conoscere quest'uomo, di poterci diventare amica e soprattutto mai e poi mai avrei pensato di riuscire a stabilire una relazione così bella e semplice con lui.
Ed ora eccoci qui, seduti l'uno di fronte all'altra in uno dei ristoranti con vista sulla Tour Eiffel a chiacchierare del più e del meno e fu proprio mentre gli raccontavo cos'era successo poco prima che lui mi fermò "scusami se ti interrompo, oltre al fatto che tuo padre, scusa il linguaggio, è un coglione totale, dove pensi di stare stasera?". Effettivamente non ci avevo pensato quindi mi limitai a dire un "non lo so" accompagnato da una leggera alzata di spalle "sai che se vuoi puoi stare da me stasera vero?" chiese lui "ho davvero molto posto e casa mia è sempre vuota. Diventa triste e noioso dopo un po' e poi averti attorno non è così male" ammise lui con una sincerità che non mi sarei mai aspettata "non so, avevo pensato di chiamare le mie amiche e passare la notte da una di loro. Dopo cena provo a sentirle" e lasciammo cadere l'argomento per iniziarne un altro pochi secondi dopo.
Avevamo terminato la cena da poco e stavamo passeggiando per le vie di Parigi quando mi decisi a prendere il telefono per vedere se almeno una delle mie amiche aveva risposto alla mia richiesta d'aiuto, nessuna risposta, dopotutto potevo capirle, era tardi e il giorno dopo dovevano lavorare così mi decisi "le mie amiche sembrano essersi volatilizzate quindi mi sa che dovrò accettare il tuo invito per la notte" dissi facendo la finta annoiata mentre sul suo volto fece capolino il sorriso più bello mai visto "sono contento" ripose lui non smettendo di sorridere "lo vedo" aggiunsi io ridendo leggermente "allora che ne dici se andiamo? Sono un po' stanca e vorrei risposare visto che domani purtroppo dovrò rientrare al lavoro" non ottenni risposta se non un cenno di assenso da parte sua.
Eravamo a casa ormai da una buona mezz'ora e stavo osservando Dorian che sistemava la mia camera per quella sera "non ti facevo così" cominciai io "così come?" si girò verso di me alzando un sopracciglio "così donna di casa. È raro vedere un uomo fare questo genere di cose. Solitamente siete tutti birra e divano mentre lasciate a noi tutto il duro lavoro" risposi io mantenendo il viso serio e concentrato sui suoi movimenti "dopotutto, Alethea, vivo da solo se non le faccio io queste cose chi le fa?" come dargli torto.

Sleeping With A F1 Pilot || Dorian Boccolacciजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें