Chapter Four

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Una mano si posa delicatamente sul mio viso. Non so cosa stia accadendo ma l'unica cose che sento, nonostante mi sia appena resa conto di essere sveglia, è che non sto bene. Sbatto leggermente le palpebre cercando di mettere a fuoco il luogo in cui sono. La memoria comincia a dare dei segni e d'improvviso ricordo, Boccolacci, casa sua, terrazzo. Mi sono addormentata di fuori. Mi muovo leggermente e cerco di alzarmi mentre il mio sguardo si posa su dei particolari che ieri non avevo notato. Un esempio? La gigantesca vasca idromassaggio poco distante da me e un tavolo da ping-pong dal lato opposto della terrazza. "Buongiorno Alethea" disse lui con voce melliflua, quasi dimenticavo la sua presenza "andiamo dentro, non sembri stare molto bene" continuò lui prima di darmi una mano ad alzarmi.
Effettivamente non stavo molto bene, sentivo la testa pesante e avevo il presentimento che la febbre sarebbe arrivata molto presto. "Vieni, sdraiati a letto, sarò di ritorno tra poco con qualcosa di caldo e la coperta più morbida che tu abbia mai visto" gli sorrisi ringraziandolo subito dopo.
Nella sua assenza decisi di controllare il telefono che a quanto potevo immaginare stava esplodendo di notifiche. Le mie supposizioni si rivelarono esatte, qualche chiamata dei miei genitori, un paio da mia sorella e dannazione! Il lavoro! Mi ero totalmente scordata di dover andare a lavorare. Mi alzai di corsa dal letto cercando di non cadere per terra e cominciai a prendere tutte le mie cose stivando il tutto con poca cura nella borsa prima di dirigermi verso la porta della camera da letto.
Non feci tempo a girare la maniglia che la porta si aprì rivelando Dorian a petto nudo con il vassoio della colazione in mano "dove credi di andare signorina? Sei malata e posso scommettere sulla mia carriera che tra non molto ti salirà anche la febbre. Torna a letto, per favore, non voglio che tu stia male" disse lui con un tono piatto e perentorio "mi sono dimenticata che devo andare al lavoro oggi è sono già in ritardo. Mi beccherò una bella sgridata per questo" ribattei io cercando nel frattempo di superalo per uscire dalla porta "ha chiamato tua sorella poco prima che venissi a svegliarti, le ho spiegato la situazione e le ho chiesto di avvertire il tuo capo che ti saresti presa un paio di giorni di malattia". Quanto potevo adorarlo? Nonostante la rabbia che avrei dovuto provare sapendolo a "ficcanasare" nel mio telefono non riuscivo a non essergli grata. "Grazie mille D non so cosa dire" dissi io abbassando lo sguardo "dimmi che starai qui con me. Prometto che non sono uno stalker maniaco" affermò lui mentre andava a posare la colazione sul comodino. Dopo quel veloce e scarno scambio di battute nessuno dei due volle più aprir bocca.
Facemmo colazione in silenzio scambiandoci sguardi sporadici al termine dei quali non riuscivo a non sorridere. Ero al settimo cielo e tutto questo ancora non mi sembrava possibile, avevo davvero dormito con un pilota di Formula Uno, dannazione.
Eravamo arrivati da qualche minuto nei pressi di casa mia. La febbre si era finalmente attenuata anche grazie alle medicine che Dorian mi aveva fatto prendere dopo colazione. "Siamo arrivati" disse lui girando la testa verso di me mentre allungava una mano sulla mia facendo una leggera pressione "lo so ma non voglio scendere dall'auto" sospirai in risposta "non voglio che tutto questo finisca. Sono stata bene e so che una volta scesa da questa macchina tu ti dimenticherai di me e non credo di volerlo davvero" continuai io tenendo lo sguardo basso "questo non accadrà Alethea, te lo prometto su tutto ciò che ho di più caro. Non sono avvezzo a rompere le promesse che faccio quindi credimi quando dico che non lo farò". Annuii distrattamente alla sua affermazione sperando che avrebbe mantenuto la sua promessa.
Aprii la porta di casa mentre la mia mente viaggiava ancora tra i ricordi della notte passata. Prima di chiuderla del tutto mi girai per vedere Dorian rientrare in macchina e in men che non si dica sparire dalla mia vista. Chiusi la porta e come mi girai trovai due figure fronteggiarmi. Nulla di buono sarebbe successo.

Sleeping With A F1 Pilot || Dorian BoccolacciDonde viven las historias. Descúbrelo ahora