26 (pt. 2). Same mistakes

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Parigi, martedì 2 gennaio 2018, 44 Rue Saint-Vincent, ore 20

"Sorridi, mon petit, un po' meno serio, ti prego! Non stiamo entrando in sala operatoria."

"E'...così che ci si sente, prima di andare ad aprire corpi e a spostare pezzetti di carne qua e là?"

"Beh, no. Io almeno no, mai. Entro, eseguo, torno a casa. Tu hai la faccia di una povera matricola nauseata dal mix di alcol e sangue. Sono solo due bambini!"

"Sono i tuoi fratelli, e i bambini dicono sempre la verità!"

"Infatti! Vuoi farti dire prima quanto tu sia bello o quanto tu sia idiota a fartela sotto per una serata passata a giocare con loro e a mangiare schifezze?"

Harry sbuffò verso l'alto, roteando gli occhi e poi incollando il mento allo sterno, mentre continuava a seguire a distanza i passi di Lottie che teneva al guinzaglio Sun, stando adesso con le mani ben calcate nelle tasche della giacca grigia a vento che aveva recuperato e con lo sguardo che rasentava il marciapiede.

"E' che....mi importa. Da morire. Di piacergli, che si sentano a loro agio con me, che siano felici per te perché ti sono accanto, che siano fieri di te....queste cose e tutto il resto. Forse sono esagerato e ridicolo, hanno sei anni.....ma ci penso così tanto da avere la nausea e il mal di testa. Per me è importante. Non è un capriccio, non è vanità....voglio che pensino di me almeno la metà delle cose belle che pensano di te. Non voglio che chi ti ama pensi che stai con qualcuno che non ti merita o che non fa per te. Tutto qui."

Harry borbottò queste frasi allungando il passo per distanziarsi un po' da Louis e nascondere così meglio il proprio imbarazzo. Una mano si intrecciò alla sua e lo tenne fermo mentre già si mordeva il labbro inferiore, in preda al nervosismo. Il più grande gli si affiancò, gli passò un braccio attorno alle spalle e rise contro il suo orecchio, sospirando piano: "Per me tu sei importante, Harry Styles. E so che lo diventerai anche per quelle poche persone che mi conoscono da tutta la vita, come già è successo a Lots e a Lì. Si innamoreranno perdutamente di te e io sarò felice due volte. Perché finalmente sarai amato come meriti e perché, nonostante qualsiasi meraviglia penseranno di te, nessuno vedrà tutto quello che vedo io. Per nessuno brillerai come per me ogni dannato secondo. Quindi dove credi di scappare? Sai già che andrà così. Nel mio mondo c'è uno spazio vuoto da sempre. Ha la tua forma e io l'ho scoperto soltanto poco più di tre mesi fa. Ora sei qui ed è tutto tuo. Io sono tutto tuo, insieme a quel poco di affetto che mi ha cresciuto prima che trovassi casa. Puoi....fidarti un'altra volta oggi e scoprire con me quanto sarà tutto perfetto? Te lo giuro, funzionerà. Sarà bellissimo. Può essere il mio desiderio di og-"

Harry si voltò a baciarlo e lo interruppe prima ancora che potesse formulare per intero la domanda, sentendo appena sulla lingua il sapore della loro felicità e quello di un dubbio che diventava pian piano certezza, sicurezza, una mano stretta nel buio e nel freddo solo per darti calore, per portarti più velocemente a destinazione.

"No, non può niño. E' il mio desiderio, trovatene un altro. Il più bello stasera è già mio."

Harry esibì una linguaccia irriverente a due millimetri dalla bocca ancora socchiusa e stupefatta di Louis, i cui occhi guizzarono di azzurro divertiti da quella sfida.

"Hey voi due, smettetela di saltarvi addosso lì dietro. Vi vedo! Forza, Miss Dupond non può prolungare il suo orario di lavoro per sempre! Tra qualche ora, messi k.o. i due piccoli guerrieri, potrete fare tutto quello che state immaginando. Ma adesso muovete quelle gambette!"

"LOTS! ZITTA!"

"Tommo, tesoro, i tuoi pensieri parlano, e anche molto forte. E quello che non dicono loro lo dicono le guance di Harry. Prima cominciate, prima tornate alla luna di miele."

Còmo si yo fuera el sol (LARRY AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora