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Narcis stava consolando il figlio che piangeva a dirotto.

-Non....non mi....mi...aveva....mai...comandato...nulla...mi....sono...sentito...male...- Diceva fra i singhiozzi.

-Perché non dovevi stare là, e ti era stato chiaramente detto...-

-Ma...-

-Se tuo Fratello ti ha sgridato, è perché era preoccupato, non sappiamo ancora chi sia e soprattutto cosa sia, la creatura che hanno catturato....-

-Ma...-

Black arrivò in quel momento gli occhi rossi anche lui.

-Non devi MAI avvicinarti a quella zona della casa...MAI!- Ringhiava.

Albert tremò fra le braccia di sua madre.

-Non credi che puoi usare un tono meno....fra tu e Wonder lo state terrorizzando...-

Black si avvicinò al figlio prendendolo per le spalle.

-Hai sentito cosa ho detto, Albert?-

Il piccolo omega pianse ancora di più, i singhiozzi aumentarono mentre gli occhi diventavano ancora piu blu.

-MI HAI SENTITO?!- Gridò Black scuotendolo leggermente.

Narcis rimase sconvolto dalla reazione del marito. -Black!- Gridò. -Basta!-

-Prima deve rispondermi! NON DEVI MAI AVVICINARTI A QUELLA ZONA DELLA CASA...ALBERT. È CHIARO?-

Il figlio annuì leggermente. Black mollò la presa alle spalle del figlio e lo strinse a se sul suo petto.

Narcis guardò sconvolto suo marito, mai, da quando si conoscevano, aveva avuto una reazione simile con nessuno. Mai con i loro figli.

Black guardò Narcis negli occhi, mentre un lampo di paura gli passava dentro. Mosse le labbra dicendogli "Dopo ti spiego".

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Star, fissò il gruppo di fronte a sé, sorrise guardandoli, come lui altri "cuccioli" stavano lievemente in disparte, anche se si sentivano uniti agli altri, erano "diversi".

-Non ci pensare, loro ci vogliono bene incondizionatamente, siamo la terza generazione...non guardano di chi siamo figli.-

-A te forse vorranno bene, Diamond...sei figlia di Silver e la sorella di Wonder...di sicuro non amano me...dopo ciò che mio padre...-

-Naxos, in passato ha sbagliato...ma ora è qui per aiutare me, te e Diamond...siamo tre creature...particolari...- Ed sorrise guardando gli altri due negli occhi. -Siamo i più confusi, e quelli che non sanno ancora come funzionino i loro poteri. Se non fosse per Tanya, avrei già distrutto mezza casa con i terremoti notturni...-

Star ridacchiò. -Devo ammettere, che quella cosa ha fatto paura anche a me...-

-Che ne pensate, di quello che hanno catturato?- Chiese Diamond con gli occhi iridescenti.

-Che porterà molti guai...- Sospirò Ed.

-Soprattutto se avrà l'imprinting con Albert....-Borbottò Star in un sussurro.

-COSA?!- Quasi gridarono gli altri due.

-Shhhh zitti...- Star si guardò intorno poi disse ai due cosa era successo.

-Dobbiamo dirlo a Marcus...-

-È ciò che ho pensato anche io, ma ho ancora 17 anni...anche se so riconoscere il mio capo...e non è né mio padre e nemmeno Wonder.-

Guardarono tutto il resto del loro branco che in quel momento si stava divertendo, mentre in casa Albert stava ancora piangendo, e la creatura nei sotterranei era tenuta lontana dal piccolo omega.

-Avreste dovuto vedere i suoi occhi quando ha sentito la voce di Albert...giuro sembrava stessero per uscirgli dalle orbite tanto cercava di guardare verso le scale. E se ne sono accorti tutti.-

-Per ora di lui che sappiamo?- Chiese la ragazza.

-Che è pericoloso...molto pericoloso, e gli hanno fatto credere di essere un umano a caccia...di noi...di non umani...ci chiama "cose"...o meglio ci pensa come cose...e non come creature di natura diversa...non sapendo nemmeno che anche lui è come noi...- Star sospirò.

-Star, riconosci l'autorità di Marcus?-

-Si...ma...-

Un sorriso spuntò dalle labbra di Ed. -Nessun "ma" se tu lo riconosci...allora va messo al corrente...-

-Come ci organizziamo? Siamo comunque sotto l'autorità di Wonder...- Disse Diamond.

-No, siamo nelle proprietà del branco di Wonder, non sotto la sua autorità, come lo so io, lo sappiamo tutti noi della terza generazione. Soprattutto noi figli dell'era dei draghi...quindi non possono rifiutarci una sala riunioni, per una riunione fra di noi, siamo un branco, e non può rifiutarlo al nostro Alpha.-

Guardarono tutti e 3 verso Marcus che sentendosi osservato voltò lo sguardo su di loro, un lampo rosso passò nei suoi occhi e il volto sereno fino a qualche istante prima, divenne serio e preoccupato.

Si avvicinò.-Ditemi tutto...-Disse in un tono tranquillo, era un po' che sentiva i loro sguardi, ed era ora che gli parlassero.

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Wonder ringhiò, seduto dietro la scrivania del suo ufficio, guardava i 4 di fronte a lui.

-Tu esci...-Disse rivolto a Star.

-Lui non va da nessuna parte....-

-È ancora minorenne...-

-Ha già riconosciuto la mia autorità...-Un lampo rosso passò negli occhi di Marcus. -E non è l'unico. Tutti i figli di terza generazione, naturali, adottivi minorenni e non....mi hanno riconosciuto come loro Alpha. E quindi ho diritto a una riunione con il mio branco. Dopodiché, troveremo una terra per noi e ci trasferiremo.-

Wonder si alzò da dietro il tavolo e diede loro la schiena. Un lieve sorriso si formò sulle sue labbra, Marcus, era giovane, ma già questa mossa, che non era completamente farina del suo sacco, gli faceva comprendere che ascoltava idee e opinioni di tutti.

Tolse dal viso il sorriso dalle labbra e si voltò con il volto serio. -Ok, Alpha Marcus, volete la vostra indipendenza e anche la vostra autonomia da questo branco...-Incrociò le braccia sul petto. -Come vi manterrete? Con che denaro comprerete un terreno, come costruirete le vostre case?-

-Abbiamo già un terreno, è piccolo per ora, confina a nordest da qua, non ci servono case di cemento, e abbiamo già in molti cospicui patrimoni...-

Wonder corrugò la fronte.

-Ti ricordi che abbiamo un zeta, e che una delle figlie di Sara e Anita è un genio del computer?-

Wonder grugnì.

-Diciamo che abbiamo raccolto su un po' di denaro da tutto il mio branco...e che...sia stato giocato in borsa, che sono 3 anni che lo facciamo...e che fra i due hanno fatto fruttare le casse del branco, da poterci permettere il terreno, con delle case, un paio di stalle...ed altre cose...per alcuni anni...-

Wonder guardò suo figlio con la bocca aperta. -3 anni?-

-Papà, sappiamo tutti da molto che è questo che sono destinato. Tu hai il tuo branco, tu sei il loro leader, come io lo sono del mio...io non voglio farmi riconoscere come leader del tuo branco...-

-Ma un giorno...-

Marcus sorrise. -Non è ora quel giorno...e noi ora, abbiamo bisogno della sala riunioni...-

Wonder annuì. -Concessa...con tutto il tuo branco. Riunione privata, alla quale parteciperà solo chi vuoi tu...-

-Grazie Alpha...-

Wonder allungò la mano verso il figlio. -Dovere fra Alpha...-

Marcus strinse la mano al padre, gli veniva riconosciuta la sua autorità, e averla da suo padre, che ora lo vedeva come un suo pari e non più come solo un figlio, era una grande soddisfazione.

OMEGAVERSE 4 *FABULOUS*Where stories live. Discover now