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Albert aveva trascinato via J.J., uno dei cavalli aveva offerto loro un passaggio, che presero al volo, galoppando.

-Dove stiamo andando?-

Albert fece un sorriso malizioso. -Restare là...ora è impossibile...fra un paio di ore ci saranno gemiti e coppie che scoperanno, come non ci fosse un domani....quindi...veramente vuoi rimanere là?-

-Ehm...amico...puoi andare più veloce?- Chiese dolcemente, l'Alpha, verso il cavallo, che aumentò il passo.

Albert scese con J.J. dal cavallo, che ringraziarono, poi lo prese per mano e corse verso una delle case.

-Questa è casa nostra...Dopo tante generazioni fatte in un unica casa...Marcus ha preferito che ognuno di noi avesse la sua privacy...quindi...ogni persona del suo branco, ha una propria casa.-

J.J. Si guardò intorno, era una casetta su due livelli, in stile rustico, il mobilio era essenziale, semplice, ma nel tempo avrebbero aggiunto nuove cose.

Gli sorrise. -E...dove è la nostra stanza?-

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Albert sorrise malizioso, lo prese per mano e lo tirò con sé, verso il piano superiore, c'erano 4 stanze, un enorme bagno, e infine la camera matrimoniale.

C'era solo un letto, i comodini, un armadio e una cassettiera.

Ma in quel momento a loro non importava.

-Ti...ti...piace?-

J.J. gli sorrise dolcemente. -È una casa stupenda...il nostro nido...tu sei stupendo...- Sussurrò avvicinandosi per poi baciarlo.

Il bacio si fece subito caldo e appassionato.

I vestiti cadevano a terra in modo naturale, come foglie che volavano via dall'albero in autunno, posandosi a terra, senza far rumore.

Mentre in quella stanza, gli unici rumori erano quelli dei loro respiri affrettati, dei loro baci, dei lievi gemiti che uscivano dalle loro bocche.

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Il letto non aveva lenzuola, né coperte, ma a loro non importava.

I loro corpi sprigionavano un intenso calore.

Distesi sul materasso J.J. si alzò in ginocchio, fra le gambe del suo dolce compagno.

Fece scivolare le mani, in una lenta carezza sulle cosce di Albert, le fece scivolare in alto, fino ad arrivare sul pube, continuò con le sue mani, ancora più in alto sfiorando e pizzicando i capezzoli dell'omega, che inarcò la schiena, emettendo un gemito.

Una mano scese, di nuovo, seguita dall'altra, raggiunsero entrambe le cosce del suo amato.

Le allargò di più, scendendo con il volto su di lui.

Sul membro rigido del suo mate.

Lo prese fra le labbra, leccando la punta, lo inglobò nella sua bocca, lasciando Albert senza fiato.

Poi scese con il volto, gli mise le mani sulle cosce e le alzò tenendole in alto, ed esponendo il suo orifizio alla sua bocca. Iniziando a baciare, a leccare quel punto, irrigidì la lingua e la infilò in quel cerchietto di muscoli, caldo, e pieno di umori.

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Albert emise dei gemiti senza freni, muovendo il bacino.

J.J. mise un dito in quella fessura, che lo stava facendo impazzire, lo mosse lentamente, allargandolo e infilandone un secondo, poco dopo un terzo, alternando con la lingua.

I gemiti del suo compagno, lo stavano facendo impazzire.

Non resistendo più, si posizionò di nuovo sopra di lui, tenendogli una gamba sulle spalle.

Con una mano gli teneva un fianco, mentre l'altra si teneva il membro e strusciava la punta su quel forellino pieno di umori, un basso ringhio gli uscì dalle labbra, lo sforzo che faceva, per trattenersi dal prenderlo con forza, lo si vedeva dalla fronte imperlata di sudore.

Lentamente spinse la punta dentro.

Albert si mosse scuotendosi, come se avesse ricevuto una scossa.

Entrò ancora in lui, scivolando in quel stretto posto, caldo, umido.

Dei gemiti uscirono dalle labbra di entrambi.

J.J. si avvicinò al volto del suo amato.

Baciando ogni lacrima che usciva dai suoi occhi.

-Mi dispiace...ho cercato di...-

Albert gli sorrise, baciandolo e zittendo le parole.

Quando non sentì più dolore, mosse lievemente il bacino sull'Alpha.

-Oh, Dea...mi vuoi far morire?- Sibilò ansimando.

Albert emise una lieve risatina sensuale. -Muoviti Hunter! Fammi godere...- Sussurrò.

L'Alpha emise un mezzo ruggito, iniziando a muoversi con il corpo in tensione.

Cercava di fare piano, prolungando il piacere in entrambi.

Prolungandolo e torturandoli.

-Ti scongiuro...- Ansimò Albert. -Ti prego...muovi veloce quel culo...abbiamo molti giorni per stare qui...-

-Ma...volevo...che la tua prima volta...fosse indimenticabile...- Gli ripose.

-Lo è già...perchè siamo insieme...-

Appena furono pronunciate quelle parole, J.J. rotolò sul letto, portando il suo dolce omega, sopra di lui.

-Allora prendi ciò che desideri...- Gli disse, posando le mani sulla sua vita, mentre il piccolo alzava il torace dall'altro.

Albert iniziò a muoversi sopra di lui, in una danza che conosceva solo ad istinto.

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Si mosse veloce, sopra il suo compagno, cercando il punto di massimo piacere e quando lo trovò , inarcò la schiena saltando e cavalcandolo.

La presa dell'alpha sui suoi fianchi si fece ferrea, tenendolo fermo e muovendo i fianchi e il bacino lui veloce, facendolo gemere in lunghi ululati.

Fino all'apice.

Quando Albert esplose per primo, rilasciando il suo liquido caldo sullo stomaco del suo amato, i muscoli del suo antro caldo si strinsero sul membro di J.J. che emise un gemito roco, venendo e spruzzando il suo seme dentro il compagno.

Alzò il busto raggiungendo il collo di Albert e lo marchiò, tenendolo stretto, e provando un secondo orgasmo a quell'unione totale.

OMEGAVERSE 4 *FABULOUS*Where stories live. Discover now