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Albert sospirò. -Ha una voce bellissima...- Guardò sognante gli altri due omega del branco dei giovani, Daisy figlia di Roy e Luke, ed Emil secondogenito di Annabella e Zed, aveva un anno in meno di loro. -La voce mi faceva tremare l'anima...e lo stesso effetto lo aveva anche lui...me lo ha detto...avrei voluto scendere...ma mi hanno fermato e sono scoppiato in singhiozzi, e mi hanno portato via, mentre lo sentivo gridare il mio nome.- Albert sospirò.

Marcus bussò tre piccole volte prima di attendere che Albert lo invitasse ad entrare.Daisy ed Emil gli fecero un gesto con la testa ed uscirono.

-Sei riuscito a farlo parlare, e sta capendo che non è umano...sei stato bravo...come ti sono venute in mente quelle domande?-

Albert sorrise, alzando le sopracciglia. -Dopo 18 anni di convivenza con tutti voi?-La sua risata si fece piu alta. -Comprendo più di quanto credi le dinamiche dei branchi. Ho sentito dalla sua voce che rispondeva, anche se all'inizio era teso, poi rispondeva...come fosse rassegnato a non riuscire a trattenersi...non ti mentirò dicendo che hanno dovuto portarmi via perchè stavo per scendere, perché sentivo di volerlo vedere e che mi vedesse...che ci riconoscessimo...ma...ho anche paura...è un Hunter...- Piegò la testa in avanti.

Marcus lo abbracciò. Iniziando a sussurrargli delle cose nell'orecchio che fece aprire gli occhi di Albert sorpreso.

-Sei con noi?- Gli chiese infine.

-Ovvio!- Rispose sicuro.

Marcus annuì, poi gli sorrise baciandolo in fronte.

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Cassiopea guardò Marcus divertita.

-Vuoi coinvolgermi?-

-Non esattamente...diciamo...che ci faresti da...diversivo...-

La bambina spostò la testa di lato ridendo. -Io ho la forma di una bambina, ma sai benissimo che non lo sono...-

-Ma ragioni diversamente da tutti...conosci tutto del futuro, eppure non lo cerchi di cambiare a tuo comodo, altri avrebbero approfittato dei tuoi poteri...tu non lo hai mai fatto...-

-Credi che con le lusinghe potrai convincermi?- Chiese la bambina alzando gli angoli delle labbra in un sorriso malizioso.

-No...sai bene che le penso veramente certe cose...e poi...se non volessi aiutarci...non mi avresti nemmeno ascoltato sapendo già di questa discussione...-

La Shamana Bambina scoppiò a ridere, come poche volte le succedeva. -Ringrazia che sono alta un soldo di cacio, perché ti meriteresti una sculacciata...-

-È un "Sì"?-

-Come se non lo sapessi stupido...-Disse Cassiopea. -Immagino abbiate già un piano...che io lo sappia o no, poco importa...so già cosa dovrò fare e quando...-

Marcus ridacchiò le diede un bacio in fronte e la abbracciò. -Grazie...-

-Sparisci ruffiano di un lupetto...-

Anche Marcus scoppiò a ridere e andò verso le stanze dei vampiri, e degli altri.

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-Naxos...mi serve sta cosa...e non sarebbe soggiogarlo...ma solo...-

Un ringhio provenne dalle labbra dello stregone, poi emise un sospiro. -Ok lo farò...anche se non sono d'accordo...-

Marcus ridacchiò. -Lo so...ma è una richiesta, non un ordine...-

-Meglio che ci sia io...ad aiutarvi...o chissà in che casini vi troverete...- Gli rispose incrociando le braccia sul petto, guardando suo figlio che gli sorrideva. -Fai mettere un GPS sottopelle ad Albert...-

Marcus annuì, anche lui lo aveva pensato.

-Nel momento che iniziamo tutto...avremo anche problemi con i nostri stessi parenti...quindi vi chiedo...se non siete sicuri, rimanete qui...- Marcus guardò Albert.

-Io ci sono, stiamo parlando del mio compagno...e...nessuno si deve mettere in mezzo...-

Naxos lo guardò negli occhi.

-Fa....farà male?- Chiese tremante.

-No, sarà solo strano...-

Annuì e respirò a fondo.

Naxos posò una mano sulle mani e una sulla sua fronte.

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J.J. stava dormendo un poco, almeno qualche ora doveva mettere la mente a riposo.

Una luce abbagliante gli ferì gli occhi.-Oh, cristo!- esclamò nel suo sogno.

-Spiacente ma devi tenere gli occhi chiusi, finche siamo qua...-

Qualcuno gli prese una mano.

Una piccola mano delicata gli stava stringendo la sua.-Sono Albert...siamo nella tua mente...o meglio...nel tuo sogno...dobbiamo...spiegarti...-

J.J. gli strinse la mano e lo tirò a se. -È il mio sogno...- Gli disse respirando il suo profumo inebriante. Posò lento le labbra sulla tempia scendendo piano sull'orecchio e lento avvicinandosi alle labbra del suo sogno. Una scossa lo fece fremere, mentre quelle labbra gustose erano sfiorate dalle sue.

Albert mugolò, si scansò posando la testa sul suo petto.

-Non...è solo un sogno...noi...noi siamo qua veramente...abbiamo un piano...per farti evadere...-

-Perché mi volete liberare?-

-Perché non è qui che troverai le risposte...devi andare dagli Hunter...ma sta volta...non potranno farti credere di essere ciò che non sei...-

-Prima, però, riprenderai possesso di chi sei veramente, poi tornerai dagli Hunter...- Disse Naxos guardando i due ragazzi.

-Voglio vederti...- Disse J.J. posando la guancia su quella di Albert.

OMEGAVERSE 4 *FABULOUS*Where stories live. Discover now