Sono passati cinque giorni da quando mi sono trasferita.
Oramai ho svuotato quasi tutti gli scatoloni e, oggi, Koyuki verrà a trovarmi.
Ieri sono pure andata a fare una bella spesa, così da dimostrarle che ho mantenuto la parola data.
Anche se, ad essere completamente onesta, ho sgarrato per un paio di pasti, a forza di spostare mobili e sistemare ero così distrutta da riuscire solo a mettere in forno cibi surgelati.
In ogni caso sono comunque orgogliosa di me stessa.
Sono riuscita ad andare e tornare dal supermercato da sola, senza problemi.
Certo, le due volte precedenti ho girato a vuoto per mezz'ora, ma in fine ho memorizzato il percorso.
Per fortuna aggiungerei.
In questi giorni ho cercato d'uscire il minimo indispensabile, così da non dover chiedere aiuto a Norio.
Dopo quella volta a scuola non faccio altro che sentirmi leggermente a disagio, quando lo vedo.
Più ci penso e meno ne capisco il motivo.
Pertanto ho deciso di buttarmi a capofitto sui lavori e stargli lontano.
Mentre sto riflettendo su tutto ciò sento suonare il campanello e, confermato l'ospite, apro - Benvenuta nella mia umile dimora. - faccio entrare la mia amica con fare teatrale.
- Niente male, mi avevi mandato alcune foto, ma senza tutti quegli scatoloni tra i piedi è proprio adorabile. - i suoi occhi color nocciola scrutano attentamente il posto.
- Grazie, mi sono impegnata. - le sorrido - A te come va? Il negozio? Casa? -
- Basta con i convenevoli. - allarga le braccia verso di me.
Subito mi preparo ad uno dei suoi abbracci stritolatori, ma... passando oltre si dirige verso la cucina - Vediamo se la mia piccola peste si nutre come si deve. -
- Ehi! - mi volto offesa, al che scoppia a ridere per poi gettarmi le braccia al collo - Mi sei mancata anche tu, sciocca! -
- Cattiva. - bofonchio.
- Eddai, stavo scherzando. Beh, per metà. Voglio davvero controllare la dispensa. - si stacca ridacchiando.
- Grazie della fiducia. -
- A proposito di fiducia, dov'è questo famoso vicino? - fa retro front verso la porta.
- Eh? Che c'entra lui con la fiducia? E dove stai andando? - l'afferro per un braccio.
- A conoscerlo, mi pare ovvio. E la fiducia c'entra eccome con lui, devo valutarlo per poter star completamente ed assolutamente tranquilla. -
- Sei peggio di mia madre. - sbuffo costringendola a sedersi sul divano.
- Oh, sbagli. Sono qui non solo per mia volontà, ma anche per fare le veci di tua mamma. -
- Ah. Avrei dovuto immaginarlo. - scuoto il capo.
Me la vedo già mentre istruisce Koyuki su cosa dover fare qui.
- Comunque... - comincia a dondolarsi sul sofà - Questo appartamento trasuda Ayako da tutte le parti. - si sistema una rossa ciocca ribelle.
- Stai forse dicendo che casa mia puzza? - la fisso storto.
- Ma... cosa? - scoppia di nuovo a ridere.
Mi era mancata la sua risata, è sempre stata contagiosa per chiunque la sentisse.
- No che non puzza. Intendevo che ti rispecchia. Hai pure disegnato su quel muro, proprio come in quello della tua camera d'infanzia. - aggiunge subito dopo.
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Amore Inaspettato
RomanceMi sentivo oppressa, sempre in ansia, con la paura di mettere anche solo un dito fuori casa. Per questo avevo preso la decisione di ripartire da zero. Volevo una possibilità per essere nuovamente me stessa. Ed è proprio nel mezzo del mio progetto ch...