Capitolo XV

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- E adesso chi è? - sbuffo alzandomi dal divano, per recuperare il cellulare sul tavolo.

- Ayako? - noto con sorpresa essere la piccola castana.

È raro ricevere chiamate da lei.

- Pronto? - sento una serie di brusii.

Che sta succedendo?

- Ayako? Ti dev'essere partita una chiamata. - alzo il tono di voce, cercando di attirare la sua attenzione.

Delle volte è capitato anche a me che partissero telefonate a caso.

Va beh.

Forse è meglio che spenga io.

Ed è lì, nel momento in cui sto per chiudere, che vedo un messaggio, inviato proprio dalla ragazza.

- Mi ha inviato la posizione? È poco distante da... - bloccandomi realizzo che tutto ciò non è un errore.

Che diavolo sta succedendo?

Lasciando la chiamata accesa mi metto di corsa le scarpe fiondandomi fuori casa.

Ho una pessima sensazione.

- Perché mi stai seguendo? Cosa vuoi da me? - sento Ayako alzare la voce.

Seguendo?

Merda!

Con chi cazzo è?

Che sia ancora quel suo fastidioso compagno di classe?

Credevo che ormai fosse risolta quella questione.

- Ayako! - la raggiungo in meno di tre minuti, col cuore che pulsa pure nelle orecchie tanto sono agitato.

Al che, però, mi blocco.

La castana sta di fronte ad una ragazza dai capelli rossicci, la quale trema come una foglia.

Ok, questa non me l'aspettavo.

Pensavo di trovare Ayako in queste condizioni e con tutt'altra persona.

- Che sta succedendo qui? - affianco la mia amica.

È vero che Ayako sembra non essere in pericolo, rispetto all'altra in panico, ma resta comunque che questa ragazza la stava seguendo.

- Norio, sei arrivato davvero. Meno male. - noto le spalle della piccola castana rilassarsi.

Quindi non era così calma come sembrava.

Come darle torto.

- Questa ragazza mi stava pedinando. Anche se non ne comprendo il motivo. - mi spiega.

- Cara, vuoi che chiami la polizia? - ci affianca una signora, attirata dalla strana scena.

- Non si preoccupi, in caso ci penso io. - rispondo al posto di Ayako.

- Ok, se avete bisogno sono la proprietaria dell'edicola. - indica il negozio poco distante.

- Grazie. - la mia vicina le sorride.

- Allora? Tu chi sei? - mi rivolgo per la prima volta alla pedinatrice.

- M-Mi dispiace... - si limita a dire facendosi sempre più piccola.

- Ti ho chiesto chi sei. - ribatto più seccamente.

Non so, ma ho quasi la sensazione di saperlo.

- Sei stata mandata da Matsuyama? -

A quel nome la vediamo sbiancare.

- Seriamente? Matsuyama ti ha chiesto di pedinarmi? - Ayako è sempre più sotto shock.

Amore Inaspettato Where stories live. Discover now