Capitolo XXIII

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- Ti amo. -

Finalmente l'ho detto.

Gli ho espresso i miei sentimenti.

Questo mi rende davvero felice.

Il suo sguardo è puntato nel mio.

Il sorriso ancora stampato in volto.

Però...

Perché non dice nulla?

Norio se ne sta in completo silenzio a fissarmi come uno scemo.

Ok, il momento di folle gioia sta colando a picco.

Che abbia fatto una cagata?

- Norio? Mi hai sentita? - cerco di raccogliere i pezzetti del mio coraggio andato in frantumi, per porre la domanda.

- Ehi, che ci fate ancora qui fuori? Non dirmi che eri preoccupata di ciò che stavo raccontando ad Emi. - mamma compare con gli altri, salvando Norio dal dovermi rispondere.

- Nulla di tutto ciò. Entriamo. - la gioia viene totalmente sostituita dal nervoso.

Andava bene anche un rifiuto.

Sarebbe andata bene qualunque cosa, ma non una scena muta.

Che nervi!

Non ci si comporta in questo modo.

- Ayako? È successo qualcosa? Sembri di pessimo umore. - Koyuki mi aggancia subito, sussurrando.

- Mi conosci davvero bene. - mi limito a rispondere marciando verso il frigo - Cosa avete acquistato? Vi aiuto. -

- Non se ne parla. Tu te ne stai comoda, comoda sul divano. Ci pensa la mamma alla cena. - mamma mi mette quasi a forza a sedere.

- Io però posso aiutarti? - Koyuki le si affianca.

- Certo, ma pelare le patate e le carote è compito di Haruo. -

- Ma io odio fare sta cosa. - sbuffa il mio fratellino.

Norio, nel mentre di tutto ciò, se ne sta in un angolo con lo sguardo fisso a terra.

E che cavolo.

Gli ha fatto così schifo ricevere una mia dichiarazione?

Lo trovo davvero offensivo.

Da lui poi non mi aspettavo una cosa del genere.

- Stasera si mangia il mio speciale riso al curry. - tuona mamma.

Io però dubito riuscirò a godermi il pasto come vorrei.

Passo infatti tutto il resto della serata a pensare e ripensare all'espressione da pesce lesso di Norio.

Voglio la mia risposta.

Anche se dovesse essere un rifiuto, me la merito.

- Sei sicura di non voler che rimanga uno di noi, con te? - mamma mi pone la domanda per la milionesima volta.

- Sicura. È in galera, posso dormire tranquilla. -

- Hai ragione, in fin dei conti non sei poi così sola. Affianco a te c'è una persona assai fidata. - lancia un'occhiata a Norio.

- Stia... Stai tranquilla, correrò da Ayako al minimo rumore. -

- Io sarei più serena se ti fermassi a dormire da lei. - se ne salta fuori guardandolo fin troppo seriamente.

- Cosa?! - scattiamo in coro io, Norio è mio padre.

- Che c'è? Mica ho detto che devono dormire nello stesso letto. Uno dei due può prendere il divano e non è detto debba essere per forza Norio. M'importa solo che lui sia dentro questa casa, non accanto. -

Amore Inaspettato Where stories live. Discover now