Capitolo VIII

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- Quindi è qui che lavori? - mi ritrovo Norio davanti, alle casse del supermercato.

- Sì, perché? - l'osservo confusa.

Da quel giorno al karaoke sono passate ben due settimane.

Con Ichiro è tutto nella norma, tanto che sono tornata a far la strada da sola, senza problemi.

Norio invece è sempre il solito, a volte arrogante, altre dispettoso, poi gentile... insomma, un mix strano.

In ogni caso riesco ad andarci molto più d'accordo.

Ho come l'impressione che pure lui cominci a fidarsi un po' di me.

- Mi avevi detto di aver cominciato un lavoro part-time in un negozio d'alimentari, non pensavo però che parlassi di quello vicino alle scuole. -

- Era il più comodo. Inoltre paga bene e mi servono questi soldi, sia per pagare una parte dell'affitto che per il corso d'autodifesa. - spiego preparando il suo resto.

- A tal proposito, come va col corso? Ti sembra di star a fare progressi? -

- Non lo so, credo sia un po' presto per vedere degli effettivi risultati. Le basi comunque mi sono chiare. - gli porgo la sua busta, con gli articoli acquistati - Grazie per aver comprato da noi, alla prossima. - gli sorrido sentendo lo sguardo del capo addosso.

Credo mi stia ancora valutando.

Dopotutto sono qui da poco.

- Ayako, conosci il bel moro dei cibi pronti? - subito vengo raggiunta da una mia collega.

- Bel moro dei cibi pronti? - ripeto confusa.

- Quel ragazzo viene qui quasi ogni giorno, a prendere cibi precotti per i pasti. Non mangia in maniera molto salutare, ma averlo come cliente è uno spettacolo per gli occhi. -

Eh? Mangia sempre cibi in scatola?

- Lo dirò a tuo marito, Rina. - passa il capo, smorzando il suo entusiasmo.

- Che cattivo che è, ho solo detto che è un bel ragazzo. Sono troppo grande per lui. -

- La risposta giusta doveva essere "Amo mio marito". - rilancia facendola ridere.

- Quello è ovvio, altrimenti non l'avrei sposato. Ho comunque gli occhi e non posso mica mentire, se uno è bello è bello. - poi si volta nuovamente verso di me - Non è che... è il tuo ragazzo? Non l'ho mai visto passare con qualche ragazza, a parte una bella mora, però non sembra mai essere molto contento di averla appresso. -

- No, no. Figurati. È solo il mio vicino di casa. - confesso.

È la prima volta che lo dico a qualcuno della zona, però non credo sia un problema.

- Capisco, però chissà... magari un giorno. - ridacchia.

- Tornate al lavoro. - il capo m'impedisce di risponderle.

Perché ultimamente tutti sembrano fissati su ciò?

Pure Koyuki mi ha fatto uno strano discorso, l'altro giorno.

Diceva che dovrei pensare al futuro, uno diverso da quello di una zitella.

Diamine, sto rimettendo insieme i pezzi di me stessa, non ho tempo per pensare ad altro ora.

- Ayako, Ayako. - Rina mi chiama in un sussurro.

- Che c'è? - mi volto di scatto alla sua agitazione.

- È qui. - fa un cenno con la testa.

- Ma chi? - voltandomi verso la direzione indicata vedo la mora che corse dietro a Norio, quando andai a pagare la retta dell'accademia.

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