Capitolo VII

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- Ayako! - sussulto sentendo il tono di voce alto di Norio.

Al che finalmente mi riscuoto un attimo, tornando alla realtà.

- Siamo lontani da quel tipo, va tutto bene ora. - tenta di toccarmi, ma ancora scossa dai pensieri del passato arretro.

- Scusa. - abbassa subito la mano - Vuoi sederti? C'è un parco poco più avanti, lì ci sarà sicuramente una panchina. -

Prendendo nuovamente un profondo respiro annuisco.

Siamo lontani.

Va tutto bene ora.

È tutto ok. Continuo a ripetermi a ruota libera tali frasi, ma...

Domani come andrà?

- A che ora termini domani? - Norio irrompe nei miei pensieri, prima che possano ricadere nel baratro.

- Ehm... domattina ho solo tre materie, quindi... per le undici. -

- Ottimo, ti aspetto dietro la prima curva. Quella che sbagliasti quel giorno. -

- Perché? - lo fisso confusa.

- Non vorrei che ti perdessi. Mi sembri con la testa per aria, più del solito. - si alza dalla panchina.

La frase voleva essere per sdrammatizzare il tutto, ma Norio non è riuscito affatto ad intonarla nel giusto modo.

Dalla sua voce traspariva la preoccupazione che prova per me.

Questo però mi ha fatto comprendere il motivo per cui mi vuole aspettare.

Cerca di essere il mio cavaliere dall'armatura scintillante, come l'ha schernito Ichiro.

Alzandomi a mia volta - Torniamo a casa? -
Vorrei dirgli che non c'è bisogno di farmi da scorta.

Che non si deve preoccupare e che posso cavarmela da sola, ma... non me la sento.

In me aleggia ancora la tensione di prima.

- Certo. Comincia a far freddo. -

È così che arriviamo a destinazione, senza proferire mezza altra parola.

Io ero troppo occupata a ritrovare un po' di carattere ed a pensare a qualcosa da dire ad Ichiro, domani.

Lui, dal canto suo, penso non volesse essere indiscreto facendomi chissà quali domande.

- A domani, buonanotte. - mi saluta appena apro la porta di casa.

I suoi occhi mi studiano per capire se adesso sono effettivamente più calma.

- Se succede qualcosa chiamami. - aggiunge serio, per poi tirar fuori il cellulare - Per poterlo fare dovresti però avere il mio numero. -

Uhm...

Mi sento in colpa.

Mi ero ripromessa di non dargli disturbo e, guardaci ora.

A causa mia è pure dovuto andarsene dall'uscita col suo amico.

Eppure, in questo momento, più che chiedergli scusa vorrei dirgli grazie.

Lui sì che si è comportato d'amico oggi.

- Grazie. Per tutto. - chino il capo estraendo il cellulare dalla tasca.

E dopo lo scambio dei numeri ed un ultimo saluto entro in casa mia. Subito chiudo ben bene la porta a chiave, come se Ichiro potesse essere dietro l'angolo ad aspettare una mia svista.

Ayako... ora sì che stai esagerando.

Sei al sicuro.

Il giorno seguente mi sveglio con un potente mal di testa.

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