CAPITOLO 12 - Rita Skeeter

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Scorpius la mattina dopo si svegliò, confuso. Poi, come un lampo, gli avvenimenti della sera precedente gli tornarono in mente. Rose è diventata la campionessa di Hogwarts e ora gareggia per diventare la vincitrice del Torneo Tremaghi.

I pensieri gli si accavallano nella mente finché ipotesi non così assurde emersero dai meandri del suo subconscio. E capì. Lui voleva partecipare al Torneo solo per proteggere in qualche modo Rose e Albus.

Si alzò dal letto più che sveglio, la mente affollata da pensieri e frasi. Era ancora circondato dai suoi compagni di stanza, tutti addormentati. Resistendo all'impulso di lanciare un incantesimo a testa a Rookwood e Zabini, andò vicino al letto di Albus e lo svegliò scuotendolo per una spalla.

«Cosa...c'è?» chiese Albus confuso stropicciandosi gli occhi.

«Ti voglio ricordare che è lunedì mattina e che ci sono le lezioni» disse Scorpius spingendo giù dal letto il suo migliore, che cadde con un tonfo sul pavimento di pietra.

Borbottando insulti rivolti a Scorpius, Albus si vestì e i due uscirono dalla sala comune diretti alla Sala Grande per la colazione.

Non fecero in tempo a sedersi al tavolo di Serpeverde che una figura dai ricci rossi si sedette sulla panca davanti a loro.

«Allora, cosa ne pensate di ieri?» chiese Rose facendo saettare lo sguardo prima su Scorpius e poi su Albus.

«Scorpius, mi potresti ricordare cos'è successo ieri?»

«No Al, non è idea nemmeno io»

Rose sorrise divertita e i suoi occhi blu si illuminarono di una luce che Scorpius trovava fantastica, una luce meravigliosa che non aveva notato in nessun altra ragazza.

«Comunque mi sembrava un po' scontata la scelta del Calice» disse Scorpius spalmando su una fetta di pane del burro. «Insomma, sei fantastica»

«Grazie, Scorp» disse Rose continuando a sorridere divertita.

«Dico sul serio!» scattò Scorpius. «Sei brava in tutto...sei persino una Legiliments e stai studiando per diventare un Animagus!»

«Ho smesso di studiare per diventare un Animagus! E non è vero che sono brava in tutto, ho problemi con l'Occlumanzia»

«E poi fai tanto la predica a zio Harry» disse Hugo cogliendo il trio di sorpresa e sedendosi nella panca, accanto alla sorella.

Rose abbassò lo sguardo.

Scorpius sapeva bene che lei non riusciva a superare il fatto di non saper padroneggiare l'Occlumanzia, l'arte di chiudere la mente a infiltrazioni esterne.

«E poi non ti servirà solo duellare durante il Torneo?» disse Albus, madando giù un grosso boccone di bacon. «Cosa ti aspetti, Lord Voldemort che spunta da dietro un angolo e si impossessa di te?»

Scorpius e Rose lanciarono un'occhiata eloquente ad Albus, che si affrettò a riempirsi di nuovo il piatto per non doverli guardare in faccia.

«Rookwood ha detto qualcosa?» chiese Hugo.

«No, era troppo occupato a dormire» rispose Scorpius. «Questa mattina però mi è salita un gran voglia di Schiantarli»

«Oh, Scorp! Dimmi che non l'hai fatto, ti prego!» esclamò Rose disperata. «Ti potresti cacciare nei guai, sai»

«Parla la stessa persona che due anni fa ha spaccato il naso a Rookwood e ha lanciato una Fattura Orcovolante a Zabini»

«Oh sì, ne vado piuttosto fiera»

Quella mattina, con loro grande fatica, Scorpius e Albus si diressero a Trasfigurazione.

Si stupirono quando non trovarono la professoressa McGonagall in classe ma Lumacorno, che li condusse nei sotterranei insieme alla sua classe di Pozioni avanzate.

Harry Potter e il Ritorno del Male Where stories live. Discover now