CAPITOLO 36 - La Sala delle Profezie

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Scorpius si chiese come doveva essere per Fred, Vanessa, Liz e Dominique volare senza vedere niente sotto di loro. Niente scope, niente Alisecco. Naturalmente a tenerli c'erano i Thestral, creature che potevano essere viste solo da chi aveva visto qualcuno morire. E lui, Rose e Albus l'anno prima avevano visto Claire e Petar morire.

Era vero, Scorpius non li aveva conosciuti bene come aveva fatto Rose, ma il sacrificio di Petar e il fatto di aver visto qualcuno morire lo colpiva nel profondo.

Per un attimo desiderò di essere una persona normale, magari un Babbano, e di andare a lavorare tranquillamente nel suo angusto ufficio. Ma, nonostante tutto, Scorpius non avrebbe mai scambiato la sua vita con quella di nessuno: teneva a troppe persone per volersi fingere qualcun'altro che non era perché se fosse stato un semplice Babbano onesto non sarebbe mai andato ad Hogwarts, non avrebbe mai conosciuto Rose e Albus.

Atterrarono in una via laterale di Londra dove c'erano solamente un bidone della spazzatura stracolmo e una vecchia cabina telefonica rossa. Il buio era già calato e si sentivano i rumori delle auto in lontananza.

«È stato...strano» commentò Liz quando Albus la aiutò a scendere dal suo Thestral.

«Dov'è l'ingresso per il Ministero?» chiese invece Fred in modo brusco scendendo da solo e rischiando quasi di sfracellarsi addosso ad un altro Thestral accanto al suo.

Dopo che ti è stato detto che tuo padre è stato probabilmente rapito dai Mangiamorte era normale comportarsi in modo diverso, era noto che non molti uscivano dalle grinfie di quegli esseri chiamati comunque persone.

«La cabina telefonica!» esclamarono in coro Scorpius, Albus, Rose e Liz.

«Qualcuno di voi si ricorda il numero?» chiese Scorpius fissando perplesso la cabina e chiedendosi come avrebbero fatto ad entrarci tutti insieme.

«Io me lo ricordo» rispose Rose. «Sono passata da qui insieme a mia madre poco prima che lei diventasse Ministro»

«Possiamo andare?» chiesero Fred e Dominique, bruschi.

«Sì, certo...» disse Rose offesa.

Si avvicinarono alla cabina, vi si stiparono tutti dentro e poi richiusero la porta.

«Rose, riesci a digitare il numero?» chiese Vanessa da un angolino imprecisato alle spalle di Scorpius, che era schiacciato dal peso di Fred contro una parete e aveva un piede bloccato perché Dominique ci era salita sopra con tutto il suo peso.

«Sì, ci provo...ma questo costo è diverso dagli smartphone, questo è quello con il cerchietto con i buchi» rispose Rose schiacciata contro il ricevitore, la cornetta del telefono che sbatteva contro il suo ginocchio.

«Non ci devi provare, ci devi riuscire» urlò Fred nell'orecchio di Scorpius.

«Okay...6-2-4-4-2»

«Benvenuti al Ministero della Magia» una voce femminile fredda risuonò in tutta la cabina. «Dichiarare nome e motivo della visita»

Rose si schiarì la voce. «Siamo Rose Minerva Molly Weasley, Albus Severus Potter, Scorpius Hyperion Malfoy, Fred Weasley II, Vanessa Ginger Oack, Elizabeth Jane Moon e Dominique Antoinette Weasley. Probabile missione di salvataggio»

«Grazie» disse la fredda voce femminile. «I visitatori sono pregati di raccogliere la targhetta e assicurarla sul vestito»

Sette spille uscirono dalla fessura in metallo da dove di solito usciva il resto. Rose le prese e iniziò a passarle a tutti quanti.

Scorpius Hyperion Malfoy, Probabile Missione di Salvataggio.

«I visitatori sono obbligati a sottoporsi ad un controllo al tavolo della sorveglianza, all'estremità dell'atrio»

Harry Potter e il Ritorno del Male Where stories live. Discover now