7. Figli in fuga

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Durante il primo e il secondo anno non vedevo l'ora di poter andare ad Hogsmeade. Quando raggiunsi il terzo anno finalmente potevo far firmare ai miei genitori il permesso, anche se dovevo tenerlo al sicuro dai loro fan che ogni giorno provavano a rubarmelo. E poi queste stesse persone avevano il coraggio di lamentarsi se i capelli diventavano improvvisamente di un colore improbabile.

Con il passare del tempo Hogsmeade ha un po' perso parte del suo fascino, secondo me non perché i negozi sono gli stessi da sempre, ma perché crescendo tutti i miei amici si sono fidanzati e hanno approfittato di queste uscite per stare da soli con il proprio partner. Poi certo, è toccato anche a me, ma è stata un'esperienza orribile, soprattutto nell'ultimo periodo. Jack era geloso di Scorpius, anche se a me ancora non piaceva. Forse ci aveva visto lungo, ma molto probabilmente era - ed è ancora, sia chiaro - solamente un povero idiota senza cervello.

Visto che anche questa volta tutti tranne me e Scorpius escono con qualcuno, si rintanano in un qualche angolo buio del castello o solo Merlino sa cosa fanno - e io preferirei non saperlo - decidiamo di uscire insieme. Non come una coppia purtroppo, ma è sempre meglio di niente.

Come posso essermi presa una cotta per lui? Non mi può piacere e non perché di cognome fa Malfoy, ma perché appunto è il mio miglior amico e rovinerei tutto se rivelassi i miei sentimenti.

«Che negozio vuoi visitare per primo?» mi chiede Scorpius appena spuntiamo nella strada principale di Hogsmeade.

Alzo le spalla. «Iniziamo come sempre da Mielandia?»

«Sì, perché no. E poi ho sentito che hanno fatto uscire un nuovo tipo di barrette di cioccolata ripiene»

«Barrette di cioccolata ripiene di cosa?» chiedo quasi temendo la sua risposta.

«Ripiene di bacon»

Già non mi fa per niente impazzire il mix cioccolato e menta, figuriamoci cioccolato e bacon!

Va bene, lo ammetto, io da piccola immergevo le patatine nel gelato, ma è una cosa diversa e qui stiamo esagerando.

«A me va bene della semplice cioccolata al latte o fondente» dico spaventata e disgustata allo stesso tempo, devo anche avere un'espressione buffa perché Scorpius sta ridendo. «Cosa c'è di così tanto divertente?» chiedo un po' offesa.

«La tua espressione» spiega quando si calma. «Era bellissima»

Come ogni espressione che compare a te sul volto.

Va bene Rose, ragiona velocemente, perché questo è il momento di giocare.

So già che me ne pentirò molto.

«Stai dicendo che sono brutta in ogni altro momento?» chiedo, prevedo già che me ne pentirò molto.

Scorpius sorride in modo affettuoso. «No, per niente»

Scusa, regista della mia vita, possiamo rifare un'altra volta questa scena? Cosa ha appena detto? Le mie orecchie hanno sentito bene o sto impazzendo? La seconda opzione mi sembra la più probabile visto che Scorpius fa finta di niente e mi invita a proseguire verso Mielandia prima di lui.

Quando entriamo nel Paradiso, l'unico altro nome adatto per un posto come Mielandia, continuo a lanciargli occhiate mentre guardiamo i prodotti negli scaffali. Ad un certo punto Helena Parkinson si avvicina a noi e Scorpius la liquida gentilmente e con molta astuzia.

«Come fai?» chiedo ammirata dai suoi modi.

«A fare cosa?» mi chiede confuso mentre ci avviciniamo alla sezione delle barrette di cioccolato non guardando nemmeno quelle ripiene al bacon.

Quando cupido si drogaWhere stories live. Discover now