20. "Ti tiro un calcio nelle palle"

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«Scorp» mormoro mentre lui continua a baciarmi il collo.

«Tutto bene?» chiede lui preoccupato guardandomi negli occhi.

«Dovremmo raggiungere gli altri, lo sai?» dico non tanto convinta delle mie parole.

Vorrei restare qui per tutto il viaggio di ritorno verso Hogwarts, chiusa nello scompartimento dei prefetti insieme a Scorpius.

«Lo so» mormora lui malinconico per poi avvolgere la mia vita con le sue braccia e stringendomi di più a sé. «Non mi piace il fatto di doverci nascondere»

«Neanche a me» dico con altrettanta malinconia. È vero quel che dico, ma dobbiamo restare nascosti, vedere se dura e poi dirlo ai nostri genitori lentamente in modo che loro metabolizzino.

Mio padre sarebbe capace di ucciderlo se solo lo venisse a sapere e io non sopporterei di vedere il ragazzo che amo morto e mio padre ad Azkaban per omicidio.

È così triste, dobbiamo nasconderci per forza per stare un po' in pace e non avere gli occhi di tutti puntati addosso. I giornali farebbero a gara per scrivere articoli su di noi descrivendoci come un amore alla Romeo e Giulietta, un atto di ribellione verso le nostre famiglie.

Scorpius inizia di nuovo a baciarmi e io rispondo molto volentieri iniziando come sempre a giocare con i suoi capelli sulla nuca. È un gesto che mi viene naturale. Quando inizia a baciarmi di nuovo il collo mi viene automatico sorridere.

«Sto pensando a chi ti ucciderà più dolorosamente. Al o mio padre?»

«Credo tuo padre» dice per poi riprendere quello che stava facendo.

«Ehi, niente succhiotti o ti tiro un calcio nelle palle» esclamo dopo un po' facendolo ridere.

«Va bene, la aggiungo alla lista di regole da rispettare» scherza riemergendo dal mio collo e guardandomi di nuovo negli occhi. «L'altra se non mi sbaglio è non darti nomignoli come pasticcino, cucciolina e rosellina, giusto?»

Rido divertita. «Bravo, hai fatto i compiti a casa»

La porta dello scompartimento si apre e io e lui ci affrettiamo ad allontanarci l'uno dall'altra, come scottati dal fuoco.

«Qualunque cosa stavate facendo smettetela un momento e seguitemi o Albus avrà più sospetti di quelli che ha ora» ci dice Lily avvicinandosi a noi.

«Noi non...» provo a parlare, ma mia cugina mi interrompe.

«Rose, ti ricordo che anch'io ho una relazione clandestina. Ma ora non mi sembra il momento di discutere di tutto ciò. Datevi una sistemata, nascondi quel succhiotto e raggiungete Al»

Fulmino Scorpius con un'occhiata, ma lui mi ignora e sorride divertito.

«E lui che ti ha mandato a cercarci?» chiede Scorpius passandosi una mano nei capelli per sistemarseli.

«Sì, è stato lui. Fred non ha saputo dirgli niente e, visto che passavo da lì, ho preferito intervenire» spiega Lily.

«Grazie Lils» dico grata a mia cugina.

«Figuratevi. Vi posso capire comunque» dice rabbuiandosi.

Non chiedo con chi si sta sentendo, sarà lei a dirmelo quando si sentirà pronta. Sta facendo così tanto per me e io le sono grata. Il minimo per sdebitarmi è darle un po' i suoi spazi e assecondare i suoi tempi.

Sistemo alcune ciocche a Scorpius mentre lui controlla di avermi coperto bene con un incantesimo il succhiotto che mi aveva lasciato sul collo.

«Come stiamo?» chiedo mentre ci voltiamo di nuovo verso Lily.

Quando cupido si drogaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora