8. Weasley Responsabile

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«Aspetta un secondo, perché siete scappati?» Vanessa mi interrompe per l'ennesima volta.

Siamo io, lei e Liz in camera per prepararci per la cena e io ho fatto il grosso, se non grossissimo, errore di chiedere ad entrambe com'è andata la giornata. Loro, ovviamente, di conseguenza mi hanno chiesto com'è andata la mia e mi hanno costretta a parlare.

«Perché c'erano i nostri genitori» ripeto per la centesima volta.

«Ma perché avete reagito così?» insiste Liz.

In questo momento potrei ficcare la testa di entrambe le mie amiche nelle acque del Lago Nero, dovrei solo convincerle ad uscire in un qualche modo. Un'impresa che in questo momento mi sembra difficile e che mi toglie tutta la voglia di fare il minimo sforzo per riuscire a compiere i miei intenti omicidi. Quasi quasi non ho voglia nemmeno di muovermi e scendere per la cena ma, visto che in questo caso c'è in gioco del cibo, non posso certo rifiutarmi.

«Avrebbero pensato che io e lui stiamo insieme» rispondo. Mi sembrava una cosa abbastanza ovvia, ci sarebbero potute arrivare da sole.

«Rose, non credi che lo sapessero già?» Vanessa mi guarda divertita e io non ne capisco il motivo. «Se io e Al siamo usciti insieme e Liz è uscita con James, non pensi che siano arrivati a capire che voi probabilmente sareste usciti insieme?»

«Stai forse insinuando che io e Scorpius siamo fidanzati?» mi avvicino al letto di Vanessa dove lei è comodamente sdraiata e la fisso con un'espressione minacciosa, le braccia incrociate al petto.

«Fammi pensare un secondo...» Vanessa fa finta di pensarci un po' su, io conosco già la risposta che mi dirà se non la soffoco subito con un cuscino.

«Be', per tua informazione non è così» dico voltandomi e dandole così le spalle.

«Certo, come no» mormora Vanessa divertita. La strangolerei se non le volessi tremendamente bene e se Albus poi non mi seppellisse viva.

«Scorp è solamente il mio migliore amico» dico con tono deciso, più per convincere me stessa che per convincere lei.

«Ma chi vuoi prendere in giro?» interviene Liz e appena i miei occhi si posano su di lei noto il ghigno insolito che curva le sue labbra. Ripeto, stare con James non le fa molto bene.

Sospiro e alzo gli occhi al cielo. Quanto vorrei che non mi tormentassero con questa faccenda.
Sì, mi piace Scorpius, ma non ho intenzione di dirlo a qualcuno finché non trovo qualche prova a favore di un qualche sentimento d'amore che lui cova verso di me.

«La smettete con questa storia?» guardo Liz con gli occhi ridotti a due fessure. «Scorpius e io siamo solo migliori amici!» spero di essere stata abbastanza convincente, perché la mia unica altra alternativa è buttarmi giù dalla finestra.

«Liz, facciamo finta di crederle?» anche se mi sono voltata di spalle riesco a percepire il sorriso divertito che è sicuramente stampato sul volto di Vanessa.

Okay, ora mi butto.

Mi dirigo verso la finestra ma qualcuno apre la porta e io mi sento costretta a bloccarmi e voltarmi, non voglio che qualcun'altro oltre a Vanessa e Liz abbia il peso della mia morte sulla coscienza.

Quando però vedo Gaby varcare la soglia della nostra stanza me ne pento amaramente, quando guardo quella ragazza ogni singola parte della mia voglia di vivere sparisce nel nulla. Non mi è mai piaciuto il suo carattere, vuole sempre farsi amico solo chi ha un nome importante e ha lasciato Al per lettera facendolo soffrire più di quanto avrebbe fatto facendolo di persona.

Quindi, dopo queste constatazioni, considero normale la mia voglia di sbattere la sua testa bionda ripetutamente contro il muro, anche a costo di finire ad Azkaban per omicidio. Se qualcuno fa del male ai miei amici io reagisco, per questo motivo è facile individuarmi come quella persona che ha cosparso le lenzuola della sua compagna di stanza con una polvere urticante.

Quando cupido si drogaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora