17. Mi è venuta voglia di buttarmi giù dalla torre di Astronomia

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«Rose, ti devi alzare da lì» ripete Vanessa per la centesima volta.

«No, resto qui con Liz» rispondo sprofondando sotto le coperte. Meglio che muoia soffocata qui sotto che andare alla festa di Natale di Lumacorno.

«Ci sarà anche James alla fine» interviene Liz.

«Ci sarà anche Jack visto che pure lui è un famoso giocatore di Quidditch e io poi non ho voglia di vedere né lui né tantomeno Scorpius con Helena Parkinson» borbotto nascosta ancora sotto le coperte. Non uscirò allo scoperto, neanche se a chiedermelo fosse Scorpius stesso.

«Allora è vero! Pensavo che Al stesse scherzando!» esclama Vanessa sconvolta.

«Purtroppo è vero» confermo.

«Accidenti, da qui a breve avrai un crollo nervoso» constata seria.

Faccio spuntare il viso da sotto le coperte e lancio a Vanessa uno sguardo irritato.

«Ma tu non dovresti incoraggiarmi?» le chiedo arrabbiata, perché è questo che una vera amica dovrebbe fare, incoraggiarmi.

«Che c'è? È la verità» si difende.

«Non è questo il punto» ci interrompe Liz. «Ci saranno anche i tuoi genitori, i tuoi zii e Draco. Non credi che si faranno qualche domanda se non ti vedranno là?»

«Mia madre e zio Harry no, odiano le feste di Lumacorno quanto le odio io» dico togliendomi però tutte le coperte di dosso e rotolando giù dal letto.

Vanessa mi aiuta a rialzarmi mentre io cerco di non lamentarmi del dolore provocato dalla mia caduta, poi prende dal mio baule un vestito blu lungo fino a metà coscia e mi costringe a cambiarmi e darmi una leggera passata di trucco.

«Ecco, così sembra che tu abbia dormito un po' in queste ultime settimane» dice Vanessa dopo aver osservato il risultato.

Resto in silenzio nel tentativo di pensare ad una scusa da rifilare a Lumacorno visto che, fino a prova contraria, io non ho un accompagnatore per la festa.

Esco dalla sala comune insieme a Vanessa e Liz. Ci dirigiamo verso l'ufficio di Lumacorno dove, come ogni anno, si terrà la festa e questo grazie a qualche Incantesimo Estensivo Irriconoscibile. All'ingresso dei sotterranei però, come da accordo, troviamo Albus che aspetta Vanessa affiancato da Scorpius e la Parkinson.

«Nessun ragazzo è stato talmente tanto disperato da farsi avanti?» mi stuzzica la Parkinson ridacchiando. Ho una voglia tremenda di prenderla a pugni.

Intanto sono io la ragazza più bella di Hogwarts, o almeno questo secondo gli altri. Per il resto mi trovo carina, ma non bella come Dominique o Victoire, che tra l'altro hanno una piccola parte di sangue Veela.

Albus, Vanessa e Liz lanciano un'occhiata per nulla amichevole alla Parkinson. La cosa che però mi stupisce di più è il fatto che Scorpius non stia facendo o dicendo niente nonostante quella stronza della sua accompagnatrice mi stia apertamente offendendo. Non mi sta proprio guardando a dirla tutta.

«A me qua sembra Scorpius quello disperato visto che si è ridotto ad invitare te» ribatto rivolgendo un sorrisetto prima a Parkinson e poi a Scorpius, che nel frattempo ha alzato lo sguardo su di me.

«Andiamo o faremo tardi» Albus ci interrompe prima dell'inizio di una lotta alla babbana e forse è meglio così, non voglio finire nei guai per colpa di due deficienti.

Nessuno parla lungo la strada per l'ufficio di Lumacorno ed è meglio così. Se Scorpius aprisse la bocca, anche solo per sbadigliare, lo bacerei.

No, lo picchierei, mi sono confusa per un secondo.

Entriamo nell'ufficio.

Sono stati applicati degli Incantesimi Silenziatori, altrimenti la musica suonata da una band a me sconosciuta ci sarebbe già arrivata alle orecchie quando ci trovavamo all'entrata dei sotterranei.

Quando cupido si drogaWhere stories live. Discover now