Capitolo 2: Un medico inusuale

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Circa tre giorni dopo l'Assemblea Hobbit il sindaco ricevette la risposta del famigerato dottor Ebonyth. Avendo considerato i suoi impegni, era disposto a occuparsi del caso e sarebbe giunto presso Hobbiville prendendo qualche tempo di permesso dallo studio a Brea. Manifestò molta curiosità sul soggetto da esaminare e sperava di essere di aiuto. Si dettero appuntamento presso Norbet il pescatore, ritenuto luogo appartato e quindi adatto per approfondire l'argomento.

Avvenne esattamente come concordato: una notte di settembre giunse nella cittadina una figura ammantata da capo a piedi, con un cappuccio scuro e spesso che scendeva fino sotto gli occhi, celandone l'identità, accompagnata dal silenzio e da due borsoni di cuoio. Vestiva con dei pantaloni lunghi e un po' rattoppati di color blu spento e si potevano intravedere i lembi del camice d'un bianco sporco, indizio di una persona dedita al proprio mestiere come fosse una vocazione.

Dopo aver bussato sul tondo ingresso in legno dipinto di una tinta arancione tenue, il padrone di casa e il sindaco andarono ad aprire per accogliere l'ospite. Vedendolo, i cittadini presenti si chiesero mentalmente come mai quell'Hobbit ( giacché si trattava di certo di un Mezzuomo, data l'altezza e i suoi piedi pelosi ) si fosse imbacuccato in quella maniera. In fondo, non faceva ancora così freddo da temere un raffreddore. Più probabilmente non voleva far sapere che era a Hobbiville per evitare di essere riconosciuto da qualche ammiratore.

Richiuso l'uscio, il sindaco invitò il medico a scoprire il volto e a palesarsi al resto del gruppetto. Con un cenno della testa annuì senza profferire verbo e sfilò il cappuccio con un gesto deciso. Appena lo fece innescò una forte reazione da parte dei presenti, i quali sgranarono le pupille incredule a quella vista, divisi tra meraviglia e sdegno.

Dopo secondi interminabili di silenzio, soltanto Sabbioso riuscì ad esclamare con voce strozzata ciò che stavano pensando tutti: " Ma è una donna!"

: " Scusate – Soggiunse sorridendo compiaciuto il sindaco, sistemandosi la giacchetta color lampone che indossava – Mi ero scordato di dirvi che adesso sono gli eredi a portare avanti l'attività del buon Ebonyth, in particolare si è rivelata talentuosa Blodyn, sua figlia."

: " Siamo a posto, allora!" Si udì distintamente un commento provenire da Grumo, altri criticavano borbottando suoni indistinguibili mentre Sabbioso si copriva il volto con il palmo della mano in segno di rassegnazione. Solo Hamfast stava muto e immobile come una statua, sorpreso di trovarsi di fronte a quella scena. Senza mezzi termini mettevano in discussione le competenze di una Hobbit in un delicato ambito come quello medico, la sua giovane età e l'aspetto svagato e trasandato. Con sguardo scettico squadravano la sua figura: dai lunghi capelli mossi e neri come l'ebano lucente, al viso fresco dai lineamenti delicatamente regolari fino alla corporatura morbida e goffamente camuffata alle vesti maschili. Erano abituati a vedere le fanciulle e le madri intente fondamentalmente in lavori domestici, per la casa o la famiglia... pareva assurdo che una Hobbit potesse riuscire a svolgere altre attività se non quelle legate al focolare.

Blodyn ricambiò gli sguardi con decoro e impassibilità, avvezza a subire le prime impressioni pregiudizievoli nei suoi confronti.

: " Signor sindaco – Disse improvvisamente con la voce ferma di chi è sicuro del proprio valore – Credevo di essere venuta per esaminare, non per essere esaminata."

Quegli le si avvicinò gentilmente tentando di placare il malcelato fastidio del medico: " Perdonateli, Dottore! Non conoscono la vostra bravura per cui si sono dimostrati scettici... poi sapete, l'apprensione per la situazione li fa sragionare..." E nel frattempo si volgeva agli astanti con occhi intimidatori per la figuraccia appena fatta.

Lei comprese l'imbarazzo e appoggiando il mantello su un attaccapanni gli disse: " Capisco, capisco! Non vi preoccupate. Sarà mio dovere far loro cambiare idea sul fatto che anche una Hobbit possa fare qualcosa di più che preparare lo stufato. Veniamo a noi. – Estrasse, dalla borsa in cuoio che aveva con sé, una cartelletta rossa in pelle conciata e sfogliò alcune carte contenute al suo interno – Dunque, mi avevate accennato di un certo signor... Baggins, corretto? Bene, vorrei sapere qualche dettaglio in più, se potete fornirmene."

Lo Hobbit - Una magia inaspettataWhere stories live. Discover now