Capitolo 4: La figlia del dottore

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Ham Gamgee era andato via da un paio d'ore ed era ormai pomeriggio inoltrato quando Bilbo tornò nello studio per contemplare i suoi cartigli.

Viaggiò con i ricordi, sentendo ancora un brivido di spavento al ricordo della foresta malata dagli alberi nodosi, popolata da ragni giganti e pelosi che volevano divorarlo vivo. Se non avesse avuto l'anello magico non si sarebbe di certo salvato! L'anello... Frugò istintivamente nelle proprie tasche ma non lo trovò. Dove l'aveva messo?

: " Cos'ho in tasca?" Aveva chiesto a quella creatura viscida e psicotica incontrata in una caverna delle Montagne Nebbiose. Era impossibile non ricordare con un brivido l'essere che ripeteva ossessivamente Gollum con una voce gracchiante e a tratti stridula. I suoi arti e il suo corpo erano scheletrici e di un colore che si faceva fatica a distinguere tra i chiaroscuri di quelle grotte umide. Pareva un anfibio, un rettile, rilucente appena nel riverbero delle acque sotterranee e gelide. Riuscì a scampargli solo grazie all'astuzia e a una fuga precipitosa. Aveva rubato davvero quella volta. Per un attimo si sentì come quel mostro, privato del suo... gioiello portentoso. Improvvisamente si sovvenne: che sciocco! Era nel secondo cassetto della scrivania. E infatti eccolo: luccicante, perfetto, affascinante, così potente e rassicurante nella sua forma circolare dorata. Lo prese tra le dita e inseguito lo tenne nel palmo della mano. Era stato molto fortunato a trovarlo e a conservarlo! Era stato utile in tante occasioni, soprattutto davanti al muso squamoso e terribile del drago Smaug. Un altro ricordo tremendo quello del possente tiranno della montagna! Vedere così da vicino, come aveva fatto lui al tempo, e riuscire a raccontarlo non era certo cosa da tutti. Parlare con un lui era stato forse più difficile rispetto al mostro delle caverne, in quanto i draghi notoriamente erano astuti e perfidi. Ogni suo detto sembrava educata ma nascondeva un'insidia dalla quale sfuggire, al pari delle spire di un serpente velenoso. Sebbene avesse dovuto mostrarsi coraggioso per aver cara la pelle e assolvere alla sua missione, il suo cuore aveva tremato di terrore  al pensiero che l'alito caldo e fetido di quella bestia avesse potuto distruggerlo con un solo sbuffo. Non seppe bene come fece, ciò nonostante gli tenne testa per un po'. Purtroppo gli eventi portarono l'animale a librarsi in volo alla ricerca di altre prede e Ponte Lagolungo ne aveva subito le conseguenze. Se avesse saputo usare meglio l'anello, forse avrebbe potuto fare di meglio. 

Per quanto lo avesse soccorso in più di un'occasione, c'era qualcosa d'inquietante in quel cerchietto d'oro apparentemente innocente... una forza segreta di cui aveva percepito l'influenza quando uccise con ferocia quell'orribile insetto gigante a Bosco Atro. Aveva già ferito a morte creature immonde ma lo spaventò molto la foga con la quale aveva agito. Lo sentiva ancora sulle mani, nella testa come una pupilla infuocata...

Toc! Toc! Toc!

Sussultò destato dalle sue fantasticherie. Ripose svelto l'anello nel cassetto richiudendolo a chiave ( nascondendo accuratamente quest'ultima ) ed andò ad aprire.

Intravide una giovane Hobbit: era quasi certamente la sua ospite forzata. Spalancò la tonda porta verde e si trovò faccia a faccia con una ragazza molto graziosa, mora, vestita con una larga gonna cobalto in tessuto, un corpetto rosso acceso che le valorizzava il largo petto sopra a una camiciola bianca, delle maniche candide e rigonfie che la coprivano fino all'avambraccio mentre un lungo mantello bruno era appoggiato sulle spalle. Con sé aveva solo due borse in cuoio e un viso pulito.

: " Buon pomeriggio – Disse lei con fare garbato – Scusate, è questa Casa Baggins?"

: " Sì, è proprio questa. Non ci si può sbagliare. Prego, entrate pure."

: " Grazie!" Rispose. Quasi non osava parlare per la timidezza in parte recitata e in parte vera che stava provando davanti a lui. Ebbe uno strano impatto nel guardarlo negli occhi, una sorta di soggezione. Qualcosa di insolito, essendo ella abituata ad avere a che fare con pazienti di diverso rango o natura. 

Lo Hobbit - Una magia inaspettataWhere stories live. Discover now