Capitolo 17: La promessa

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Non c'era da perdere neanche un minuto: la strada era lunga e ci sarebbe voluto parecchio tempo per arrivare a Tharbad, essendo a due regioni di distanza e loro due erano a piedi.

Gandalf propose di noleggiare dei cavalli a Brea e rinnovò la sua intenzione di restare accanto all'amico.

Mentre percorrevano la strada con l'aiuto di una cartina acquistata prima di partire, Bilbo si rivolse allo stregone e gli domandò: " Ammettilo: vieni con me solo per vedere quando riceverò una sberla in faccia."

Il vecchio fece fatica a trattenere una risata però cercò di rimanere serio: " Non tanto per quello. In fondo mi sento responsabile di questa situazione. Se mi fossi assicurato subito della tua salute probabilmente le cose sarebbero andate diversamente."

: " Ti ringrazio. Mi sentirei perso senza accanto un amico." Gli disse lo Hobbit e continuarono il loro cammino. Fu un'attraversata stranamente tranquilla, senza incidenti o sbalzi climatici tali da rallentare la loro marcia e questo pareva essere un segnale di una felice conclusione della vicenda.

Arrivarono nella cittadella, vitale anche se ancora indebolita dall'epidemia influenzale di cui aveva accennato Falstoph, abitata da diverse creature in un paesino modesto vicino al fiume, loro principale fonte di sostentamento. A causa dell'ingente numero di malati, erano stati allestiti dei piccoli ambulatori ad aria aperta, sovrastati da rudimentali gazebo costruiti con tende e pali in legno. C'erano due medici, venuti anche loro da città limitrofe e il terzo era Blodyn. Dopo aver vagato per le strade individuarono il gazebo della giovane Ebonyth, assai frequentato.

Fu allora che Bilbo la rivide, bellissima sotto la tiepida luce del sole che le faceva risaltare i riflessi della chioma, la quale ondeggiava con i movimenti del capo mentre si occupava ora di uno ora di un altro paziente. Era attenta con tutti, la stanchezza la si poteva solo intuire poiché dall'esterno non si vedeva: per lei era naturale soccorrere eppure a tratti vedeva che la spensieratezza di quando l'aveva conosciuta s'era dissolta. Professionale, competente senza dubbio, però l'energia era diversa. Chissà, si chiese Bilbo, se ancora pensava a lui ogni tanto, se le sovveniva di quei giorni passati sulla Collina a passeggiare o a leggere... se provava ancora affetto nonostante quello che era successo tra loro. Non indossava più gli abiti femminili come in passato e la vedeva all'opera con le sue competenze ed abilità. Ne rimase estasiato: se mostrava agli estranei tanta cura, chissà quale dedizione portava a chi voleva bene... sarebbe stato fortunato colui che avrebbe goduto di quella passione.

Rimase imbambolato a fissarla senza accorgersi che Gandalf s'era allontanato, in quanto aveva ben compreso lo stato in cui si trovava l'amico. Alla medesima maniera seguitava ad ammirarla beato se non che i loro sguardi s'incrociarono come il lampo con il tuono: una vera scossa percosse entrambi similmente ma diversi. Uno per l'emozione e l'imbarazzo, l'altra per lo spavento e la sorpresa. Cosa ci faceva lì Bilbo? Come l'aveva trovata? Magari era solo un'illusione dovuta alla stanchezza o alla fantasia... impossibile: era nitido, fisso e tentava di avvicinarsi.

Presa dal panico, con una scusa inventata sul momento, si allontanò e chiese la sostituzione con un suo collega. Cominciò a correre, scavalcando bauli di medicinali, barili di acqua e vino ed altre cianfrusaglie per terra, tenendo d'occhio che Baggins non la raggiungesse. All'improvviso si schiantò contro un corpo alto e ammantato che attutì il colpo.

: " Gandalf !!" Esclamò, stupita di quell'incontro. Cosa stava succedendo quella mattina?!

: " Blodyn, che piacevole sorpresa! – Replicò cordiale lui, facendo finta di niente – Cosa ci fai qui? Tutto bene?"

: " Devi nascondermi!"

: " Perché?"

: " Ti spiegherò più tardi, ti prego! Aiutami!" Lo implorò congiungendo le mani e fissandolo con trepidazione: era una questione essenziale. Lo stregone comprese perfettamente e allargando una parte della cappa logora le sussurrò guardingo:" Va bene, calmati... ti coprirò con il mio manto."

Lo Hobbit - Una magia inaspettataWhere stories live. Discover now