Capitolo 7: Un tesoro prezioso

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Blodyn s'era alzata di buon'ora quella mattina: Hamfast l'avrebbe accompagnata al mercato per farle acquistare delle prelibatezze da cucinare. Lei non era abile come Bilbo ai fornelli, ma voleva provare a servire un pasto al suo gentile anfitrione. Oltretutto sarebbe stato anche un simpatico stratagemma per vedere ulteriori reazioni del suo paziente, dato che sembrava smuoversi qualcosa nel suo animo.

Il giardiniere le fece comprare a buon prezzo della carne di maiale succosa da preparare al fuoco con una salsa di mirtilli già collaudata dalla signora Gamgee. La moglie di Ham era una delle più brave cuciniere del posto e conosceva tanti trucchi e segreti per far insaporire anche i piatti apparentemente più semplici, se poi si parlava di pietanze più prelibate non c'erano paragoni.

A mattina inoltrata, soddisfatti degli acquisti, risalirono a passo lento la Collina con alcune ceste in mano, convinti di fare una piacevole sorpresa a Bilbo, tanto più che la giornata si preannunciava ancora soleggiata.

: " Signor Gamgee, - Proferì improvvisamente la giovane durante il rientro – penso che nel pomeriggio andrò dal sindaco Felix."

: " Volete aggiornarlo sulle condizioni del signor Baggins?" Ham avvertì quasi scivolargli una delle ceste a causa del sudore dal palmo delle mani, ma prontamente la recuperò senza dare nell'occhio. 

: " Esatto. Onestamente non ho riscontrato alcun tipo di malattia da curare: è solo affetto da una forte malinconia, quasi certamente dovuto ai postumi delle sue vicende lontano da casa. Ancora qualche tempo e tornerà gioioso come prima. Conto di andarmene tra un paio di giorni al massimo." Ebonyth in fondo non si sentiva molto soddisfatta del lavoro fatto: le mancavano ulteriori dettagli, avrebbe voluto scoprire di più, ma alla fine quel che contava era che la persona affidatale non fosse in pericolo di vita. Questo se lo diceva per convincersi e darsi la l'obbiettivo di fare le cose per bene e in coscienza. 

: " Sono così contento! Almeno gli altri smetteranno di considerarlo appestato! – Poi si rese conto che il suo entusiasmo poteva aver offeso il dottore e aggiunse, dopo essersi schiarito la voce – Certo, mi spiace che il vostro compenso sarà minore... e che ve ne andiate via così presto!"

Blodyn gli sorrise teneramente, apprezzando le sue intenzioni e un poco divertita dalla quella boffa spontaneità: " Siete davvero un buon amico! Bilbo è fortunato ad avervi vicino."

: " Troppo gentile! - Si schernì lui -  Ammeto che sì, in realtà so che mi stima, perché me lo ha detto in varie occasioni. A modo suo, s'intende. Il signor Baggins è... particolare, come avrà notato. Non è una cattiva persona, anzi sa essere davvero generoso. Credo che anche voi lo stiate sperimentando. Io gli voglio bene ma sono soltanto il suo giardiniere, per cui non mi permetto confidenze di alcun tipo, a meno che non sia lui a voler parlare. E mi va bene lo stesso, sapete? Perché so che da quando è tornato in lui s'è spezzato qualcosa, per via di..."

Stava per finire la frase quando furono interrotti da un fracasso indistinto e intenso provenire dall'interno di Bag End.

: " Che succede?!" Esclamò la hobbit, sbrigandosi a entrare insieme ad Ham. Spalancato il tondo uscio e giunti nel corridoio d'ingresso, rimasero perplessi di fronte alla scena che si parava dinazi ai loro occhi: mobili spostati, scatole e bauli aperti, panni e vestiti sparsi per terra alla rinfusa, nemmeno fosse scoppiato un grande fuoco d'artificio. I due spalancarono le pupille e s'inoltrarono in casa con passi cauti, non riuscendo minimamente a immaginare quale potesse mai essere la causa di quel trambusto.

: " Signor Bilbo?" Chiamò Hamfast, allungando il collo per sbirciare nelle stanze attigue. Nel frattempo s'udivano rumori come di pentole e coperchi che sbattevano tra loro.

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