Capitolo 13: Tra cuore e ragione

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Senza che se ne fosse accorta, le gambe non avevano più retto. Divenute deboli come quelle di un agnello, si piegarono e si ritrovò in ginocchio sul pavimento. Dagli occhi sgorgarono involontariamente due rivoli di lacrime sul viso pallido e affranto dalle crudeli parole pronunciate poco prima da Bilbo.

Blodyn si rese conto in quel momento che si era meritata ogni singolo insulto perché in effetti lo aveva ingannato, nascondendogli la sua identità mentre il loro rapporto aveva superato la soglia di quello tra medico e paziente. Erano stati amici e forse qualcosa di più. Con quel disprezzo, Bilbo aveva posto fine a tutto perché si era sentito ferito da quella omissione e lei non poteva dargli torto. Credeva che spiegargli le cose non sarebbe bastato a riabilitarla ai suoi occhi.

Si era talmente chiusa in sé stessa che non si rese conto del tempo che passava e sobbalzò in preda al panico all'udire della porta spalancarsi con forza.

Bilbo era già tornato... e lei era ancora lì! Si sentì afferrare dal terrore al pensiero di subire un'altra discussione con lui ed invece udì la voce pastosa di Hamfast, il quale la cercava affannosamente: " Signorina Blodyn!"

La ragazza trasse un sospiro di sollievo e si pose una mano sul petto, nel vano tentativo di calmarsi.

Il giardiniere, preoccupato per lo stato in cui era il medico, la raggiunse in cucina e la aiutò a sollevarsi: " State bene? Vi siete fatta male? "

: " No, sono stata io... io gli ho fatto del male."

: " Che dite?! – Le domandò, credendo che sragionasse – Siete sconvolta! Sedetevi, vi porto da bere."

: " No! – Esclamò ella, allarmandosi nuovamente – Non posso restare qui! Se torna e mi trova ..."

: " State tranquilla!"

: " Voi non capite! Me lo ha detto esplicitamente. È uscito apposta per darmi il tempo di preparare i bagagli."

: " Possibile? Non è da lui essere così brusco... Vero che l'ho appena incontrato ed era furibondo ma comportarsi in questa maniera! Vedendolo sono corso qui apposta per chiedere cosa fossa accaduto. Gli avete rivelato la vostra identità?"

: " Gliel'ha detto sua cugina."

: " Lobelia?! Doveva esserci per forza lo zampino di quella megera! Sicuramente lo avrà fatto per un suo meschino secondo fine...Quella donna è avida e spietata. Forse lo ha fatto apposta per farvi litigare. Bilbo dovrebbe odiarla, perché le ha creduto senza farvi spiegare? "

: " Innanzitutto perché era vero. E aveva ragione pure: ho superato il confine e temo di essermi approfittata della gentilezza di tutti voi. Ti chiederai come mai io abbia una così buona fama quando in questa occasione mi sono comportata come una dilettante. "

: " Nient'affatto! Non siete lucida, adesso. E poi capita a chiunque di sbagliare, anche ai migliori, ma non per questo sono pessime persone. Avete fatto così tanto per lui..."

: " Oh no, Ham! Adesso sono veramente lucida. Ho capito tutto... voi no? Io l'ho tradito nascondendogli la verità. Ero così felice qua che credevo di vivere un'altra vita... una vita che non mi appartiene. Lui fa bene a detestarmi e posso ben perdonarlo di avermi perfino gettato in faccia questi soldi..."

: " Come?! – Hamfast sentì che la sua mascella avrebbe voluto staccarsi e cadere rumorosamente al suolo talmente tanto fu il suo stupore – Bilbo...? Capace di un'azione così bassa?!"

: " Può tutto un'anima offesa. Si fidava di me ed io l'ho deluso troppo. Non mi resta che rispettare almeno la sua volontà ed andarmene il più fretta possibile."

Lo Hobbit - Una magia inaspettataWhere stories live. Discover now