Capitolo 4

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Ringrazio Flamegirl124 per il disegno di Hunter che potete vedere qui sopra. Per tutti coloro che ancora non lo sanno è anche l'ideatrice di tutte e tre le copertine della saga "SmileCraft" e di altri disegni che potete trovare sparsi nel corso dei tre libri!

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In tutta la mia vita non ho mai visto nulla del genere, è a dir poco raccapricciante e sarebbe in grado di uccidere qualcuno con un solo sguardo. Anche se non l'ho mai visto prima d'ora so perfettamente che quella creatura immonda dalla carnagione grigiastra non è altri che The Hunter. Intorno a noi si crea un silenzio tombale, i suoi occhi sono puntati suoi miei e, mentre mi scruta attentamente, non si muove di un muscolo, nemmeno per sbattere le palpebre. Anch'io lo osservo e lo studio scrupolosamente. Non me lo immaginavo così e, detto in tutta sincerità, è molto peggio di quel che pensavo.
All'improvviso il demone fa un passo verso di me, solo uno, per poi fermarsi ancora e riprendere a osservarmi. Il mio istinto mi dice di scappare, di fare dietrofront e iniziare a correre il più velocemente possibile per trovare un riparo e sfuggire a quell'orrenda bestia. Ma io non voglio farlo, non intendo scappare di fronte a questo essere demoniaco.

«E quindi tu saresti il bastardo che si sta divertendo a uccidere persone innocenti che non sono in grado di difendersi da sole?», domando retoricamente guardandolo con aria di sfida «molto coraggioso da parte tua, i miei complimenti vigliacco».

Hunter non dice una parola e tanto meno si muove, continua a fissarmi con uno sguardo impassibile che non lascia trasparire nessun genere di emozione. Se non lo avessi visto muovere poco fa avrei dei dubbi sul fatto che sia vivo. Quegli enormi occhi demoniaci mi fanno accapponare la pelle, se Notch e addirittura Null hanno così tanta paura di lui allora deve essere veramente potente, ma la rabbia e il disgusto che provo in questo momento hanno la meglio. Non intendo scappare, sono tre giorni che questo verme miete vittime come se nulla fosse e io non posso accettare che altre persone innocenti perdano la vita per mano sua.

«E tu saresti in grado di difenderti da sola?».

Sussulto al suono della sua voce, è tremendamente bassa e profonda tanto da far venire la pelle d'oca. Non avrei mai pensato che mi avrebbe degnata di una risposta e soprattutto non mi sarei mai aspettata che mi ponesse una domanda del genere. Forse sta provando a provocarmi oppure si sta semplicemente prendendo gioco di me.
Decido di non rispondergli a parole, quindi estraggo con fierezza la mia lancia con due lame alle estremità che sono rafforzate con del diamante e gliela punto contro preparandomi ad attaccare. Il demone inarca un sopracciglio e per un attimo il suo sguardo fermo vacilla, ma non ci mette molto a tornare esattamente come prima. Direi che una reazione simile da parte di una semplice umana non se l'aspettava, sicuramente tutte le persone che avrà incontrato si saranno date alla fuga e nessuna di loro lo avrà contrattaccato.

«Interessante...» commenta tenendo lo sguardo puntato su di me.

«Cosa?» chiedo con un sibilo e con due occhi colmi d'odio.

«Non so se definirti idiota oppure stupidamente coraggiosa» risponde con un bagliore rossastro nello sguardo mentre un sorriso sadico si dipinge sul suo volto.

Quelle parole sono molto taglienti e non fanno altro che aumentare la rabbia che mi ribolle in corpo. La tentazione di piantargli la mia arma dritta nel cuore sta crescendo esponenzialmente e non so per quando tempo riuscirò ancora a controllarmi. Il demone continua a guardarmi, ma questa volta sorride in modo strano quasi come se fosse stato colto da un improvviso attacco di gioia. Subito dopo mi fa un gesto provocatorio con la mano e mi incita ad attaccarlo: mi sta sfidando per vedere se effettivamente oso combatterlo. Ovviamente non mi tiro indietro e mi fiondo verso di lui tenendo l'arma impugnata saldamente tra le mani, però, non appena sono a un centimetro di distanza da lui, afferra il manico della lancia fermandomi. Nel giro di pochi secondi mi ritrovo paralizzata non riuscendo più ad avanzare. Con la sua mano libera afferra il mio polso e mi scaraventa in aria per poi farmi atterrare violentemente di schiena sul suolo. Mi lascio sfuggire un lieve mugolio di dolore mentre lui mi ributta l'arma addosso per poi allontanarsi di poco senza nemmeno guardarmi. Mi alzo immediatamente da terra e afferro di nuovo la lancia per tentare un altro attacco, questa volta però ho il vantaggio dell'effetto sorpresa.

«Attacchi alle spalle?», non appena finisce di porre la domanda si gira e mi afferra per un avambraccio «e sarei io quello vigliacco?».

La sua domanda è molto velenosa e mi fa arrabbiare ulteriormente. Improvvisamente mi sento nuovamente lanciare in aria e questa volta faccio un volo piuttosto lungo tanto che arrivo sull'orlo di un canyon. A causa del violento impatto con il suolo resto piuttosto stordita a tal punto che fatico a mantenere la presa salda sul manico della mia lancia. Il demone nel frattempo avanza a passo calmo e costante verso di me, mi guarda con aria divertita e si scrocchia le ossa delle dita e del collo mentre si avvicina sempre di più.

«Direi che abbiamo giocato abbastanza, ora però lottiamo seriamente... credi di poter sopravvivere a una caduta di 150 metri d'altezza?» chiede sarcasticamente il demone sfoderando gli artigli.

Faccio per rispondere con parole pungenti, ma non faccio in tempo ad aprire bocca che Hunter riceve un potentissimo pugno nello stomaco che lo fa allontanare di ben 15 metri. Sussulto per la sorpresa non appena realizzo che Herobrine si è materializzato di colpo di fronte a me solo per respingere quella lurida bestia. Detto con tutta la sincerità del mondo non mi sarei neanche lontanamente immaginata un intervento da parte sua, soprattutto in un momento come questo. Vedo il demone dagli occhi bianchi stringere con rabbia i pugni mentre respira pesantemente. Non si gira verso di me perché resta fermo a fissare l'altra creatura demoniaca che si rialza lentamente.

«Evapora verme», sibila a denti stretti «sappiamo entrambi che non mi attaccherai, non ora che sei appena tornato sulla terra e sei così debole... ti servono più anime, non è vero bastardo?».

Hunter guarda Occhi da Rettile con uno sguardo piuttosto divertito nonostante si stia tenendo lo stomaco a causa del dolore. Sono sconcertata da quello che ho appena sentito, quel mostro sta uccidendo persone innocenti per ritornare in forze? Per poter ritornare alla sua vera forza? Dobbiamo fermarlo, il prima possibile. Se non sono riuscita a sfiorarlo ora che è debole dubito fortemente che riuscirò a farlo una volta che avrà recuperato il massimo del suo potenziale.

«Come siamo perspicaci...», risponde debolmente la creatura cornuta «ci rivedremo presto, dopotutto ora sei nella mia lista».

«Credi di farmi paura "cacciatore"? Non me ne frega niente della tua patetica lista di vittime» ribatte Occhi da Rettile con rabbia e disgusto.

«Non stavo parlando con te» sussurra sadicamente il demone prima di spalancare le sue enormi ali da drago e volare via a una velocità disumana.

Fine del capitolo!
Spero vi sia piaciuto :)
Fortunatamente qualcuno è riuscito a intervenire in tempo prima che la testardaggine di Jasmine le facesse fare una brutta fine, ma cosa succederà ora che i due sono rimasti soli?
Jasmine cambierà idea e accetterà di collaborare oppure si scatenerà il finimondo?
Detto questo vi saluto!
Al prossimo capitolo 👋
Ciaooo 🎶

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