Un incontro inaspettato

1K 35 7
                                    

Anne's pov
Finalmente è giorno, un nuovo giorno pieno di allegria e un altro giorno a scuola!
Per un momento penso a questo Gilbert e per paura di innamorarmi di lui mi faccio una promessa "io Anne Shirley-Cuthbert sarò per sempre spostata con l'avventura e mai mi innamorerò di un ragazzo". Adesso sono più tranquilla e mi avvio verso scuola in anticipo. Ancora Ruby e Diana non ci sono perciò credo che andrò da sola.
"Orfanella, che ci fai qui tutta sola?" Disse una voce. Capii subito che era Billy e gli risposi:
"Sto andando a scuola"
B:" È un po' troppo presto, no?! Che ne dici di passeggiare e nel mentre parliamo un po'?"
Sapevo di non potermi fidare e devo ammettere che iniziava a farmi paura.
"Di cosa vuoi parlare?"
B:"Bhe ieri hai detto delle cose cattive su mia sorella" in quel momento realizzai che non sarebbe finita bene per me "Non è carino dire cose brutte sugli altri, non te l'hanno insegnato all'orfanotrofio?"
Io iniziai ad indietreggiare piano piano e nel frattempo tremai per la paura. Ad un certo punto sentii dei passi ma pensai che sicuramente fosse stata colpa della mia immaginazione.
"Devi scusarmi, non intendevo dire cose brutte su Prissy"
B:"Adesso pagherai le conseguenze per quello che hai fatto"
Tremai sempre di più e poi sentii una voce:
"Ehy Billy, lascia stare quella ragazza"
Billy si girè lentamente per capire chi fosse. Non era una voce familiare.
B:"Ehm...ciao, cosa ci fai qui? Hai deciso di ritornare a scuola vedo..."
G:"Ehm...si direi che è passato abbastanza tempo, ormai ho elaborato la morte di mio padre e sono pronto a tornare a scuola"
Ma chi è questo ragazzo?chiesi tra me e me.
B:"Bene Gilbert, adesso lasciaci da soli, ok?"
Gilbert? Si chiama Gilbert? Quindi è lui il ragazzo bellissimo e gentile di cui parlano tutti? Bhe non è così tanto bello.
G:"Dai Billy, lasciala stare. Non ti ha fatto nulla di male e poi dobbiamo andare a scuola, ricordi?!"
B:"Ehm....sisi giusto" poi si rivolse a me "questa volta sei stata fortunata ma non la passerai tanto liscia, orfanella" e se ne andò.
Gilbert mi guardò attentamente, credo per capire se stessi bene o meno, e poi mi disse:
G:"Ehy sta bene? Le ha fatto qualcosa?"
A:"Si sto bene, ma non avevo bisogno del tuo aiuto..." iniziai ad incamminarmi e lui mi seguì.
G:"Tu devi essere Anna, giusto?"
A:"Ti prego con la e finale"
G:" Oh perdonami, Anne. Piacere io sono Gilbert"
Mi fermai per un secondo per guardarlo dalla testa fino ai piedi e poi continuai a camminare accelerando sempre di più il passo.
Lui mi rincorse.
Ma davvero??! Non puoi lasciarmi in pace per un secondo?? Pensai tra me e me, e lui iniziò ad urlare:
G:"Perchè corri? Io non sono come Billy, puoi fidarti di me" gli lanciai un'occhiataccia e lui continuò:
G:"Ti prego, io non voglio farti del male, sono anche un amico dei Cuthbert: mi conoscono da quando ero piccolo quindi puoi fidarti di me"
A:"Tu? Amico dei Cuthbert? Strano....non mi hanno mai parlato di te, come posso sapere che dici la verità?"
G:"Bhe perchè io non dico mai bugie"
A:"Ah certo, giusto. Gilbert Blythe, il ragazzo perfetto." Dissi con voce ironica
G:"Cosa? Ti hanno detto questo di me? Non sono come pensi"
A:"Oh...ma davvero?"
E subito arrivammo davanti la scuola.
Lui mi aprì la porta dell'aula.
A:"Non c'è bisogno che fai così Gilbert Blythe, perché io non cadrò mai ai tuoi piedi"
G:"Beh ma io non voglio che cadi ai miei piedi..."
Iniziò la lezione e finalmente arrivarono anche Diana e Ruby. Raccontai ad entrambe del mio incontro con Gilbert e loro si misero a ridere: io proprio a queste due non le capisco!
Durante la ricreazione io andai a sedermi con le altre e Gilbert da lontano iniziò a tirarmi carte e gessetti per attirare la mia attenzione ma io feci finta di niente. Ad un certo punto mi alzai e andai da lui
A:"Ma veramente, cosa vuoi da me?"
G:"Ohh nulla Carotina" e mi tirò la treccia.
Io arrabbiata gli ruppi la lavagnetta d'ardesia in faccia e tutti si misero a ridere, anche lui! E poi tornai al mio posto.
Finalmente era finita questa lunghissima giornata di scuola e tornai a casa da sola perchè Ruby, Diana, Moody e altri dovevano fare un progetto. Mi incamminai verso casa a sentii dei passi dietro di me ma lasciai perdere. Poi sentii una voce:
G:"Ehy Carotina, sei tosta eh!"
Io lasciai perdere e continuai a camminare per i fatti miei. Mi raggiunse e si mise a camminare insieme a me.
G:"Oggi è stata una giornata stupenda, che dici Carotina?"
A:"Non chiamarmi così"
G:"Ah allora il gatto non ti ha mangiato la lingua!"
Continuammo a camminare ed io accelerai il passo quasi correndo.
G:"Scommetto che sono più veloce di te Carotina"
A:"Ahaha divertente, ma non ti sfiderò"
G:"E perchè mai Carotina? Non ti ho chiesto di sfidarmi, ho solo detto la verità!"
A:"Va bene allora facciamo così: chi arriva prima a quell'albero dai fiori rosa vince, ci stai?" Indicai l'albero
G:"Va bene, tanto vincerò io"
Iniziammo a correre ed io mi fermai per un secondo a guardarlo; era così bello. Ad un certo punto non vidi il tronco che era per terra e ci caddi sopra :credo mi si fosse slogata la caviglia. Gil venne subito a vedere come stavo e mi portò alla casa più vicina. Io ero super in imbarazzo perchè ero in braccio ad una persona che conoscevo da neanche un giorno!

Spazio autore:
Spero che fin ora vi stia piacendo, questo capitolo è un po' più lungo rispetto agli altri. Fatemi sapere cosa ne pensate🙃.

Anne With An E (fatta a modo mio) Where stories live. Discover now