Così sfortunatamente fortunata!

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Anne's pov
La caviglia mi faceva malissimo e nel frattempo ero troppo in imbarazzo. Finalmente arrivammo davanti una casa, finalmente Gilbert se ne poteva andare e non sarei stata più a disagio.
G:"Ecco Anne, benvenuta a casa mia"
No non ci volevo credere, tra tutte le case che c'erano la più vicina era proprio la sua??! Le cose andavano di male in peggio: io non volevo restare neanche un secondo di più in quella casa e soprattutto con Gilbert!
A:"Credo di riuscire a camminare fino a Green Gables non ti preoccupare, non voglio recare disturbo" non sapevo che scusa inventarmi così usai questa. Dopo aver detto questa frase mi alzai dal divano e cercai di camminare mentre Gilbert cercava di fermarmi, ma arrivata davanti la porta persi l'equilibrio e poi il buio.

Gilbert's pov
G:"Anne, Anne mi senti??? Annee" non rispondeva, ero in panico, non mi era mai successo prima. Cercai di mantenere la calma mentre Anne era stesa per terra dentro una piccola pozza di sague creata dal fatto che sbattento per terra si era fatta male alla testa. Come prima cosa la medicai per bene e poi la presi in braccio e la portai nella mia stanza. La sdraiai sul letto e  preparai una cosa calda nell'attesa che si svegliasse. Dopo qualche ora finalmente si svegliò, tremava come non mai nonostante fosse sotto le coperte, così le misi un'altra coperta addosso e le diedi della cioccolata calda per riscaldarsi.

Anne's pov
A:"Ma dove sono finita?"
Mi guardai in torno per capire dove mi trovassi. No, di certo quella non era la mia camera! Aspetta un secondo, non mi dire che quel sogno che ho fatto non era un sogno ed io mi trovavo veramente a casa di Gilbert! Oddio si era così. Cercai di andarmene via subito ma la mia caviglia e la mia testa me lo impedirono.
G:"Volevi scappare?" Disse ridendo "Tranquilla tra qualche settimana ti riprenderai". Qualche settimana?? Ha detto seriamente qualche settimana?? Nonono io non posso stare qui per qualche settimana, devo andarmene.
G:"Mi dispiace dirtelo ma sei bloccata qui, mi dovrai sopportare per un bel po'" mi girai verso di lui e cercai di capire cosa fosse successo
A:"Ehm...ma cosa mi è successo?"
G:"Bhe diciamo che hai cercato di svignartela ma hai perso l'equilibrio a causa della tua caviglia rotta e sei caduta per terra sbattendo la testa e perdendo completamente i sensi" disse con voce ironica "tutto chiaro?" Disse ridendo
Risi anche io e poi
A:" Oh mio dio e..."
G:"Sisi ti ho medicata e ti ho portata qui nella mia stanza"
A:"Grazie mille per tutto e scusami se ti ho rubato il letto" dissi quasi ridendo
Lui ridendo disse:"Bhe la concedo a chi ne ha più bisogno" e scoppiamo a ridere entrambi.
Ci guardammo per cinque secondi e poi vedendo che tremavo mi mise addosso un'altra coperta e mi diede un po' di cioccolata calda.

Gilbert's pov
G:"Bhe visto che dovremmo rimanere insieme per un po', potremmo conoscerci meglio; che ne dici?"
A:"Uhm...si dai ci sto"
G:"Ci hai anche riflettuto su?" Dissi ridendo e scoppiammo entrambi a ridere.
Rimanemmo per cinque minuti in silenzio a guardarci, poi lei disse:" Sono una ragazza sfortunatamente fortunata!" Con voce un po' ironica
G:"Che?" Dissi ridendo
A:"Sono con il ragazzo che piace a tutte anche se a me sta antipatico, peggio di così!" Disse sempre con voce ironica
Scherzando presi le mie difese:" Ehy ehy, guarda che sono simpatico" dissi con tono un po' modesto ma sempre scherzando. Ci guardammo un secondo negli occhi e scoppiammo a ridere. Poi lei si guardò attorno ed il discorso si fece più serio.
A:"Ehm...so che non sono affari miei ma, so che tuo padre manca da più di un anno" non so perchè abbia uscito questo discorso e anche se mi addolorava ancora un po' parlarne le risposi:" Bhe si, anche se mi manca ogni giorno di più, in questa casa si sente la sua mancanza"
A:" Bhe più o meno posso capirti, sai io sono orfana, penso però tu l'abbia già saputo dai tuoi amici"
G:" Per te deve essere stato molto difficile non conoscerli  del tutto" pensandoci tutti la prendevano in giro ma nessuno di noi poteva capire quanto lei soffrisse. Gli occhi le diventarono rossi e scesero delle lacrime lungo le sue guancie:" Mi piace pensare che loro mi abbiano voluto bene e che adesso siano felici del fatto che io ho trovato due genitori adottivi fantastici" si asciugò le lacrime e sorrise. Poi mi venne un lampo:" Oddio è vero, Matthew e Marilla! Devo avvisarli che sei qui da me sennò si preoccuperanno!"
A:"No tranquillo, loro non sono neanche a casa, sono partiti stamattina e sono andati a Charlottetown, credo che torneranno  domani sera."
G:"Ah, io non lo sapevo....Bhe direi che è arrivato il momento di cucinare la cena!"
A:" Ehm...sei sicuro di saper cucinare? Se vuoi faccio io." Disse come per prendermi in giro.
G:"Tranquilla cucino benissimo e poi tu non ti puoi alzare, ricordatelo!"
A:"Oh è vero, che noia".
Poi mi alzai e andai a preparare la cena. Mangiammo e il cibo era più o meno commestibile.
A:"Ehm...e tu stasera dove dormi? Se vuoi io dormo sul divano e tu dormi qui, infondo è la tua stanza!"
G:"No tranquilla, dormo sul divano io"
A:"Sei sicuro? Perchè..."
G:"Sicurissimo, notte"
A:"Notte".
E spensi le luci

Anne's pov
Infondo non è così antipatico Gilbert, ma solo al pensiero di dover trascorrere settimane e settimane qui....mamma mia non ce la posso fare; spero di guarire in fretta! Poi, mi addormentai.

Spazio autore
La storia si sta facendo sempre più interessante ragazzuoli!!! Spero che finora vi sia piaciuta🙃

Anne With An E (fatta a modo mio) Donde viven las historias. Descúbrelo ahora