La partenza

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Anne's pov
Ero lì, davanti casa di Gilbert. Ero in ansia, ero triste, ero felice, ero confusa....rimasi ferma davanti la porta di casa di Gilbert, esitai, bussai.
G:"Ehy" mi diede un bacio sulla guancia
A:"Tutto pronto?"
G:"Diciamo" mise una mano dietro la testa per la troppa confusione
A:"Dai tranquillo andrà bene!" Gli sorrisi. Fece lo stesso.
G:"Prendo il bagaglio e andiamo, ok?" Disse un po' in preda alla confusione
A:"Certo!"
Uscimmo da casa sua, lui rimase qualche minuto a guardarla per "l'ultima volta" diceva lui. La chiuse, poi mi diede le chiavi e disse
G:"Questa è anche casa tua, ok? Tutte le volte che vorrai venire potrai venire senza dirmi nulla. Qui ci sono le chiavi"
A:"No Gilbert, io non posso accettarle io.."
G:"Ti prego Anne, sei l'unica che voglio abbia questa chiave. Questa casa ormai è anche casa tua, va bene?" Mi accarezzò delicatamente il viso. Sorrisi
A:"Ma Gilbert io sarò a Charlottetown....serviranno anche a te queste chiavi, no?!"
G:"Tranquilla, ne ho un'altra" sorrise "questa è solo tua, voglio che la abbia tu" gli sorrisi. Poi iniziammo a camminare verso la stazione. Sembravamo due fidanzati ufficiali, eravamo mano nella mano.
G:"Sai una delle cose brutte che devo lasciare di qui sono questi bellissimi tramonti. Sicuramente a Toronto non ce ne saranno mai così belli" sorrisi
G:" Ti ho fatta ridere?" Disse con la sua solita faccia confusa
A:"No...ma tra tutte le cose belle di Avolea, quelli che ti mancheranno di più saranno veramente i tramonti?" Chiesi
G:"No mi mancheranno anche il buon cibo" risi, mi guardò, poi continuò
"Le persone.."
A:"Oh.." dissi con una faccia scherzosamente provocante
G:"Ma certo...cosa pensavi? Che non mi mancherai?"
A:"Ma no certo, nessuno può fare a meno di me lo so" scoppiammo entrambi a ridere.
Per il resto del viaggio parlammo del più e del meno. Poi arrivammo alla stazione e la sua faccia si intristì.
A:"Sei pronto per questa nuova avventura?" Sorrisi tentando di farlo sorridere
G:"Si....però non so se sono realmente pronto a lasciare la casa, a lasciare Avonlea" si fermò, poi mi guardò "a lasciare te" il suo sguardo diventò ancora più triste e lo abbassò guardando per terra "finalmente ci siamo detti quello che proviamo e adesso me ne devo andare" mi guardò di nuovo "io non voglio farlo, non voglio lasciarti....magari posso rimanere qui e.."
A:"No" con le mie mani presi il suo viso "tu devi andare Gil"
G:"Ma..."
A:"No, non preoccuparti per me. Poi Charlottetown non è così lontana da Toronto!" Gli sorrisi, lui fece un sorriso un po' tirato
G:"Beh si, ma..."
A:"Ed io verrò a trovarti tuutti i giorni in cui non dovrò studiare o avrò poche cose" gli sorrisi "non ti libererai mai di me!" Gli feci l'occhiolino, poi lui iniziò a ridere ed io lo seguii.
A:"Vai Gil, è arrivato il momento" mi guardò triste
G:"Già..." lo baciai
G:"Prometti che tu non ti scorderai di me? Fece la sua faccia provocatoria
A:"Ma certo...come potrei mai dimenticarti!" Feci un tono ironico. Ridemmo. Mi guardò. Mi baciò, ma questo bacio era diverso dagli altri. Era un bacio di tristezza e di speranza. Poi lui prese i suoi bagagli e salì sul treno. Si voltò un'altra volta. Esitava. Non sapeva se andarsene o restare con me.
A:"Ti Amo Gilbert Blythe!" Urlai sperando che mi sentisse
G:"Ti Amo anche io Anne!" Mi rispose.
Mi sorrise dal treno. Aveva appena preso posto, si era messo lato finestrino per vedermi. Poi il treno partì. Ci salutammo con la mano fino a quando i nostri occhi smisero di verdersi per la troppa lontananza. In quel momento sentii un vuoto dentro. In quel momento volevo solamente salire su quel treno insieme a lui e urlargli di amarlo, ma non potevo.
Mentre percorrevo la strada verso casa ripensai a tutti i bei momenti passati insieme e mi scese qualche lacrima sul volto. Poi un lampo.
Tra due giorni io devo partire per Charlottetown! Lo avevo completamente dimenticato perché mi ero concentrata sul fatto che Gilbert sarebbe partito oggi!

Gilbert's pov
Il treno andava velocissimo ed io non facevo altro che pensare ad Avonlea, a Green Gables....ad Anne. Volevo scendere da quel treno e volevo andare da lei ad abbracciarla ancora un'ultima volta. Sapevo che non ci saremmo rivisti molto presto. Lei sarebbe andata a Charlottetown e sarebbe andata alla Queens dove si studia molto e non avrebbe avuto tempo di sicuro per me, non perchè non voleva, ma perchè non poteva. Ed io lo stesso. A Toronto avrei conosciuto nuove persone, avrei imparato come diventare medico e avrei dato sicuramente tantissimi esami. Non avrei avuto il tempo necessario per stare con lei anche se sicuramente penserei sempre a lei. Quei capelli rossi...quelle lentiggini....quel caratterino....quel suo modo di fare diverso dagli altri....no,di sicuro non l'avrei mai dimenticata.

Anne With An E (fatta a modo mio) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora