I miei sentimenti migliori

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Gilbert's pov
Le avevo appena aperto, lei piangeva mentre io ero confuso sul fatto che fosse lì. Forse aveva letto la lettera? E se l'avesse letta, perchè stava piangendo? Non le era piaciuta? La fissai per un secondo, lei non mi guardò neanche. Mi spinse ed entrò in casa. Un minuto di silenzio, poi disse
A:"Ma davvero Gilbert? Davvero non sei riuscito a dirmi in faccia che non mi ami? Davvero non hai avuto il coraggio?"
Non capivo di cosa stesse parlando, io le avevo detto di amarla!
G:"Ma di cosa stai parlando io...."
A:"Non mi hai neanche detto che domani partirai e andrai a Toronto! Ho capito che non mi ami, ma almeno restare amici???"
G:"Ok senti..."
A:"Non ho finito. Hai anche ignorato la lettera che io ti ho scritto proprio perché ti ho detto di amarti. E tu mi rifiuti così, con una lettera! Io ti amo ok? Io ti amo perchè mi guardi e quando mi giro fai finta di niente, io ti amo perchè quando ti guardo mi perdo nei tuoi occhi. Io ti amo perchè quando sto con te mi sento al sicuro, io ti amo e basta. Ti amo dal primo momento in cui ci siamo incontrati, pensavo che tra noi sarebbe stato tutto diverso, anche se non è così. Ti odio! Ti amo si, ma in questo momento ti odio, da morire!" Disse con voce tremante mentre piangeva. Cavolo era  così bella mentre piangeva! Ma non era quello il momento per dirglielo.
G:"Finito?"
A:"Si!" Disse con voce ferma
Mi avvicinai a lei per vedere cosa realmente aveva letto di brutto nella lettera
G:"Mi fai vedere la lettera?" Tesi la mano
Lei me la porse.
Notai subito che la lettera era tutta sporca di fango e che si leggevano soltanto alcune parole. Ecco perchè aveva capito che io non la amavo. Oh Anne...
G:"Non hai letto tutta la lettera, ne hai letto solo delle piccole parti!" Dissi con un tono un po' deluso
A:"E che importanza ha?? Non sarebbe cambiato il fatto che hai usato una lettera per rifiutarmi"
Sul serio pensa che io la rifiuterei con una lettera? Ma la cosa più importante: Sul serio pensa che la rifiuterei? Anne, capelli lunghissimi rossi come fuoco che arde, come il mio cuore ogni volta che sto insieme a lei. Quelle piccole lentiggini che la rendono ancora più bella ma di cui le non ne va fiera, anche se rendono il suo bellissimo viso ancora più delicato e raffinato. Quelle labbra piccole e rosee che sembrano così morbide e che vorrei tanto baciare... I miei pensieri si interruppero. Alzai lo sguardo ai suoi occhi e vidi che lei mi stava guardando aspettando una risposta da parte mia.
G:"Importa invece, perchè non leggendola tutta non hai capito il suo significato. Bensì ne hai capito un altro completamente diverso" mi avvicinai sempre di più a lei guardandola in quegli occhi così belli che si abbinano perfettamente al suo viso e a quei suoi bellissimi capelli.
A:"Non penso che leggendola tutta sarebbe cambiato qualcosa!" Disse e continuò a piangere.
G:"Beh....si, sarebbe cambiato molto"
A:"Si certo....tipo?" Rispose velocemente.
Io cercai di spiegarle tutto quello che era successo.
G:"Tipo il fatto che nella lettera non dicevo di non amarti ma il contrario. Che tu sei l'unica ad avere la chiave del mio cuore. Che tu sei l'unica con cui io voglio stare, per questo non sarò mai fidanzato, perchè io voglio stare solo con te. Però pensavo fosse impossibile perchè pensavo tu non mi amassi. Giuro che non ho letto la tua lettera, altrimenti sarei subito venuto a casa tua e ti avrei detto tutto quello che provavo e tutto questo macello non sarebbe mai accaduto." Non ci credo lo avevo detto veramente. La sua faccia era sorpresa per quello che le avevo detto
A:"Quindi tu..." disse con ancora qualche lacrima negli occhi
G:"Si, io ti amo Anne" Era il momento più bello della mia vita. Volevo tanto baciarla ma dovevo trovare il momento giusto e dovevo capire se anche lei lo voleva. Mi avvicinai sempre di più, la guardai e poi dissi:"Incredibile come tu sia sempre bella anche quando piangi" Le parole erano uscite da sole dalla mia bocca. Lei sorrise un po' imbarazzata. Le asciugai le lacrime con il pollice e posai la mia mano sopra la sua guancia, poi posai anche l'altra. Avevo immaginato questo momento milioni di volte e finalmente stava accadendo sul serio.
Io la guardavo negli occhi e certe volte il mio sguardo ricadeva sulle sue labbra, poi  stingevo ancora più forte le mie mani alla sua faccia e le guardavo il viso come se volessi tenerla tutta per me e proteggerla da tutto il male del mondo.
Stammo per circa due minuti a guardarci, mi ero perso nei suoi occhi e non volevo che quel momento finisse mai. La osservavo cercando di capire se anche lei volesse quello che volevo io: baciarla. La osservai attentamente. Poi vidi che anche lei come me guardava le mie labbra, così decisi di baciarla, di perdermi ancora di più dentro di lei.
Era da tanto che aspettavo quel momento ed era anche meglio di come lo avevo immaginato. Le sue labbra erano morbidissime e non volevo più staccarmi, sarei rimasto anche tutta la vita bloccato in quel momento. Eravamo solo io e lei. Lei ed io. I nostri nasi si sfiorarono e i nostri corpi emanavano calore in tutta la stanza. Sentivo come se io e lei fossimo in un mondo parallelo creato dal nostro amore. Dopo tre anni di rincorrerci finalmente ci eravamo ritrovati in quel mondo soltanto mio e suo in cui nessuno poteva disturbarci.
Sentii due mani che si toccavano, erano quelle di Anne, e poi si staccò di scatto. La guardai attentamente cercando di capire cosa fosse successo e se si fosse fatta male. Guardai il suo braccio e vidi che si era data un altro pizzicotto. Feci finta di niente per non rovinare il momento. I suoi occhi erano pieni di gioia anche se ancora con qualche lacrima.
Non parlammo. Poi mi baciò e cercò di darsi un altro pizzicotto. Questa volta la fermai subito, non volevo si facesse ancora male. Mi staccai e dissi con voce calma
G:"Tranquilla, non è un sogno e non devi più pizzicarti. Tu sei una ragazza fantastica e meriti tutte le cose belle che ti succedono."
Poi le presi le mani e gliele strinsi fortissimo per farle capire che io ci sarò sempre per lei.
Poi mi guardò e disse:" Perciò domani vai a Toronto, come mai non state più insieme tu e Winniefred?" Fece subito una faccia pentita per quello che aveva detto.
G:"Beh diciamo che qualche giorno fa sono andato a Charlottetown da Winniefred e le ho detto che non potevamo sposarci perchè io amavo te, non lo potevo dire perchè lei voleva partire prima che iniziassero i pettegolezzi così è andata in Francia proprio stamattina."
A:"Oh....perciò non vieni alla Queens?" Disse con la voce un po' triste
G:"No sai, c'è un college di medicina a Toronto e..." la sua faccia diventò triste e abbassò lo sguardo.
G:"Ehi ehi, non fare così." Dissi. Poi le alzai  lo sguardo con il pollice alzandole delicatamente il mento.
G:" Io verrò ogni fine settimana e tu verrai nei giorni liberi là a Toronto. Poi pensa che tra poco ci sono le vacanze di Natale e le vacanze d'inverno e potremmo stare insieme"
Sorrise
A:"Si, hai ragione"
G:"Se abbiamo superato il macello che ci siamo creati noi stessi, riusciremo a superare anche questo" le sorrisi e poi la baciai
A:"Domani perciò non vieni alla festa con la signorina Stacy?"
G:"Certo! Partirò domani pomeriggio"
A:"Perfetto allora, ci vediamo domani quindi" si girò e andò verso la porta ed io la guardai un po' confuso anche se lei non poteva vedermi. Poi le tirai delicatamente il braccio per farla venire verso di me. Si girò  e la baciai. Sorrideva. Era felice. Ed anche io lo ero!
G:"A domani." Sorrise di nuovo e se ne andò.

Spazio autore:
Raga tranquilli che la storia continuerà ancora!! Spero che questi due capitoli vi siano piaciuti, ci ho messo tutta me stessa per scriverli!! 💖

Anne With An E (fatta a modo mio) Where stories live. Discover now