Epilogo

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Chiudo gli occhi e prendo la mia decisione

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Chiudo gli occhi e prendo la mia decisione. È qui, che spingo via Eren del mondo reale e crudele. Sono consapevole che tutto quello che lui ha detto su questo universo è vero, tuttavia lo guardo con ostilità.

T/n: "Io sono arrabbiata, Eren."
Eren 2: "...lo so."
T/n: "Quella volta pensavi davvero che fosse un errore di giudizio, dico bene? E sei anche in ritardo, di un mese? Non potevi liberarti dall'effetto della pozione d'amore, eh?"
Eren 2: "Scusami."
T/n: "Pensavo fossi un lupo con un forte orgoglio."
Eren 2: "...mi dispiace molto--"
T/n: "Perché c'hai messo così tanto tempo? Cosa stavi facendo?"
Eren 2: "Ecco...non bastava entrare nel libro, dovevo anche cercarti...ho dovuto chiedere ai professori che se ne intendendono di scienze magiche...e sebbene fossi io la persona adatta le svolgere questo compito, la scuola non voleva darmi il permesso--"
T/n: "Solo scuse."

Le settimane trascorse in questo mondo alternativo hanno creato in me rabbia e frustrazione dormienti. Il fatto dell'arrivo del vero Eren e del suo ritardo innesca questi sentimenti, facendoli emergere tutti in una volta. Il ragazzo, assistendo a questa mia inaspettata reazione, si rattrista a tal punto che gli si formano le lacrime agli occhi e la voce gli diventa lievemente rauca.

Eren 2: "T/n...scusa...mi dispiace davvero tanto."
T/n: "Sei davvero dispiaciuto?"
Eren 2: "Sì."
T/n: "Hai idea di quanto mi hai ferita?"
Eren 2: "Immagino. Se mi avessi fatto la stessa cosa...e tu fossi stato un ragazzo, sarei stato talmente incavolato nero da volerti uccidere."
T/n: "Anche io volevo uccidere. Me stessa."
Eren 2: "...cosa?"

La sua sorpresa mi fa capire che non ha proprio capito nulla di come mi sentivo.

T/n: "Ti ricordi il giorno in cui avevo la febbre alta? Il giorno in cui ti sei preso cura di me? Ho avuto un sogno quella volta."
Eren 2: "Forse...mi avevi accennato di un incubo..."
T/n: "Sì, un incubo orribile. In cui tu stavi dichiarando il tuo amore ad un'altra ragazza. A pensarci ora, è stato un incubo che è diventato realtà. La ragazza mi aveva passato un coltello e mi aveva chiesto chi odiavo. Tu che mi avevi tradita? Lei che ti aveva rubato a me? O me stessa?"

Tutta l'attenzione dei suoi occhi è su di me.

T/n: "Ho odiato me stessa perché non potevo fare nulla se non guardarti mentre te ne andavi. Mi sentivo miserabile e volevo scomparire."

Il senso di colpa e le mie dure parole lo colpiscono nell'animo.

Eren 2: "...scusami! Scusami davvero!! Lo so che non sarà mai sufficiente! Dedicherò la mia vita per redimermi! Perciò, T/n--"
Eren 1:" Ehi ehi, non così veloce."

L'allegra voce della sua copia ferma Eren mentre sta cercando di farsi perdonare e riparare i danni del passato.

Eren 1: "Non te ne andrai T/n, vero? Ti potrebbe tradire di nuovo."
T/n: "...già."
Eren 2: "T/n!"

Il mio nome viene interpellato con un disperato tono dal castano. Guardo il gemello, che se ne sta davanti a me con un ghigno vittorioso. Mi avvicino a quest'ultimo, guardandolo decisa.

Plenilunio【Eren x Reader ITA】Onde histórias criam vida. Descubra agora