Un viaggio avventuroso

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Salve a tutti, mi chiamo Paolo Calligaris, ho trent'anni e ho una gran passione: amo viaggiare ed esplorare nuovi posti.

Non torno mai nello stesso posto due volte - per ora - ma annoto sul mio taccuino le mete più interessanti, cosicché una volta finito di visitare tutto il mondo, posso ritornare in quelle annotate.

Ho un blog, dove mi diverto a fare resoconti dei miei viaggi, ma stavolta non ho ancora avuto tempo per aggiornarlo con la mia ultima avventura nel vero senso della parola.

Sono tornato solo due giorni fa e ora sono di nuovo in aeroporto con tremendo anticipo: destinazione Londra.
Quindi ne approfitto per rendere partecipi i miei followers, tramite il blog, di quello che mi è successo.
Siete pronti?

Avventura in Egitto:

Salve a tutti esploratori, oggi ho un'avventura fantastica da raccontarvi.

Come saprete, sono stato in Egitto nel mio ultimo viaggio e sono riuscito a girarlo tutto in un mese grazie a quello che è accaduto una volta arrivato.

Durante il viaggio ho cercato disperatamente una guida per fare il giro di buona parte del posto ma niente non sono riuscito a trovare nessuno; tutti impegnati con altre persone.

Arrivato in aeroporto - davvero immenso - sono sceso dal velivolo, ho recuperato la valigia e sono uscito fuori; all'esterno ho visto una grossa insegna con su scritto "Il Cairo International", è situato nel distretto del Nozha, a 15 km a nord-est rispetto al centro della città del Cairo.

Mi incammino verso una bottega dove semplicemente c'è scritto INFO.
Per la prima volta io sono il solo in fila, mi presento e chiedo informazioni sui mezzi di trasporto, come arrivare in determinati luoghi e altre informazioni.

La ragazza bruna, mi guarda con i suoi occhi grandi e ravvicinati colore nocciola, i raggi del sole le arrivano addosso ed evidenziano la sua pelle ambrata.
Non ha i lineamenti marcati, anzi è così delicata e io per un po' mi sono perso nella sua voce così suadente.
Si rende conto che non la ascolto e fa un colpo di tosse riportandomi alla realtà.

Mi dà tutte le indicazioni richieste e mi dice che ha una guida da offrirmi a un ottimo prezzo. Nessuno lo farebbe per cento sterline egiziane e cioè cinque euro e trentasette, lui è l'unico.
È nel bar lì di fronte che sorseggia un caffè, la ragazza gli fa segno di raggiungerla e lui una volta pagato esce fuori e si dirige verso di noi.

<<Marhabaan sharak madha yumkinuni 'an 'afeal min ajlk*1?>>

<<Awla waqabl kula shay' yatahadath al'iitaly! thanyana , hdha alrajul yabhath ean altawjihi*2!>>

<<Ah! Va bene io parla italiano con turista che cerca guida. Qual è tuo nome?>>

<<Salve mi chiamo Paolo e tu?>>

<< Mio nome è Hakim Al-Haddad!>>

<<Hakim? Bello mi ricorda una storia che mi leggeva mia madre da piccolo, ambientata proprio in Egitto!>>

Nel sentire queste parole, vedo al mio nuovo amico, anch'egli dalla pelle ambrata ma più scuro in confronto alla ragazza, incresparsi gli angoli della bocca in un bel sorriso sgargiante e gli occhi brillare.
Sembra essere eccitato da ciò che dico.

Cosa gli provoca tanta eccitazione e felicità?
Il fatto che mia madre mi raccontasse storie ambientate in Egitto?
Oppure è solo un tipo strano a cui piace sapere le cose degli altri?
Il mio cervello pensa man mano che passo del tempo con lui.

Raccolta di OS creativeWhere stories live. Discover now