Capitolo 1

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Come al solito ero nella sala d'addestramento, intenta a tirare bastonate ad un sacco da box quando entrò Isabelle.
-Ehi ehi basta torturare quel sacco. Piuttosto va a farti una doccia, stasera usciamo- annunciò lei sorridendomi.
-Usciamo? E dove andiamo?- chiesi io lanciando il bastone a terra strofinandomi la fronte imperlata di sudore.
-una serata tra ragazze. Conosco io un posto- rispose lei facendomi l'occhiolino.
-Non promette bene quando fai così ma ok, mi fido- ridacchiai per poi uscire dalla sala con Isabelle. Nel cammino incontrammo Jace e Alec, intendi a chiacchierare su qualcosa di molto importante per non accorgersi della nostra presenza seppure temporanea.
-Ragazzi...parlano sempre- sbuffò Isabelle facendo un gesto con la mano e ridendo, strappandomi un sorrisetto sulle labbra.
-Hai ragione, quei sembrano delle radioline sempre in azione- commentai io sarcasticamente.
Appena tornai in camera non avevo la più pallida idea di cosa avrei indossato quindi rimasi per 10 minuti buoni a fissare i vestiti nel mio armadio in cerca di qualcosa da mettere. Infine optai per un vestito corto bordeaux a maniche lunghe con una spaccatura sul petto e degli stivali neri alti con un po' di tacco. Un leggero rossetto, un po' di mascara ed ero pronta.
-Uhuhu, la mia parabatai stasera è sexy!- esclamò Isabelle facendo un leggero movimento con le spalle.
-Tu non sei da meno Izzy- ricambiai sorridendo. Lei indossava un vestito nero corto aperto da dietro che le scopriva la schiena. Dopo i complimenti scambiati tra migliore amiche, uscimmo dall'Istituto è un minuto dopo, camminavamo per le strade illuminate di Los Angeles; la città era meravigliosa di notte.
-Allora, che programmi hai stanotte mia cara parabatai?- chiesi io stuzzicandola.
-Solo di divertirci e distrarci dal lavoro. Credo che a te serva una distrazione- commentò lei arricciando il naso. Arrivammo davanti all'ingresso di un locale chiamato Palace Nightclub ed entrammo.
-Beh in effetti hai ragione- risposi continuando a camminare tra la folla che si accalcava nel locale. Notammo che alcuni sguardi di ragazzi ricadevano su di noi.
-Izzy ho un brutto presentimento- la avvisai io.
-Anche io- mi affiancò. In effetti l'atmosfera nel  locale no era delle migliori...c'era un'aria tesa e tutti quegli sguardi puntati di certo non aiutavano. Nonostante l'aria che girava in quella sala, decidemmo di sfogarci e ballare come non avevamo mai fatto prima, sul ritmo di quella musica che rimbombava sulle pareti e sul mucchio di gente.
-Che cosa ci fa una ragazza bella come te qui da sola?- chiese un ragazzo dall'aria maliziosa che mi si era avvicinato mentre ballavo. Era palesemente ubriaco, tanto da cercare di allungare la mano verso di me.
-Non sono sola e ora puoi smetterla di importunarmi grazie- risposi io con tono continuando a ballare.
-Un ballo con me? Sei così sensuale quando ti muovi- era pericolosamente vicino a me. Mi voltai di scatto e gli presi il collo.
-Senti ragazzo mio, non ho la minima intenzione di ballare con te. Quindi ora puoi andartene grazie!- esclamai. Notai la sua espressione mutare in volto, scoprendo un sorriso spaventato e subito si allontanò.
Oh no, che cosa avevo fatto? Corsi nel bagno del locale e mi guardai allo specchio: le mie pupille erano rosse, rosse fuoco...Che cosa stava succedendo?

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Where stories live. Discover now