Capitolo 20

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Ero sollevata che Jace e Alec si fossero ripresi, ma avevo ancora un conto un conto in sospeso...
Mi diressi verso la stanza delle due mondane per salutarle. Mi sarebbero mancate.
Aprii la porta e la piccola Kaycee mi venne incontro.
-Ehi piccola diavoletta!- esclamai prendendola in braccio.
-Jade grazie mille per tutto- disse un'altra volta Michelle.
-Non devi ringraziarmi...è il nostro lavoro proteggere i mondani. Chiamami se avete bisogno- dissi facendole l'occhiolino mettendo giù Kaycee.
-Vi accompagno- dissi e uscimmo dalla stanza senza farci vedere.

Le accompagnai fino a casa loro, lo stesso luogo dove tutto ebbe inizio...
-Siete sicure di voler tornare qui?- chiesi.
-Sicurissima- rispose decisa Michelle.
-Bene, allora ci vediamo- dissi e mi piegai per salutare Kaycee.
-Ciao piccola, mi mancherai- dissi mettendole una mano nei capelli.
-Anche tu mi mancherai Jade- rispose con la sua vocina e istintivamente sorrisi.
Le vidi entrare nell'appartamento con malinconia, ma dovevo lasciarle andare...era la loro vita e poi le avrei comunque protette.

Un mal di testa mi colpì facendomi mettere le mani nei capelli. I miei occhi diventarono rossi e poi tutto sparì proprio come era apparso.
Che cosa voleva dire? Era un segno?

Tornai all'Istituto e Isabelle e Clary mi stavano aspettando.
-Ma dove eri finita? Domani abbiamo il matrimonio e dobbiamo decidere cosa indossare!- esclamò la mora felice.
Il matrimonio! Me n'ero totalmente scordata...con tutto quello che era successo in quella settimana il matrimonio era stato l'ultimo dei miei pensieri.
-Ho io qualche vestito per voi- annunciò la mora e ci prese sottobraccio incamminandosi verso la sua stanza.

JACE'S POV:
-Alec come ti senti?- chiesi al mio parabatai dirigendomi verso di lui.
-Molto meglio ora che sei di nuovo qui- mi disse abbracciandomi.
-La mia runa stava scomparendo...- confessò e mi irrigidii.
-Come stava scomparendo?- chiesi rigido.
-Stavo per perderti...- disse lui.
-Alec sono sarò sempre qui, non mi perderai- lo rassicurai io. 
-Jace...- mi chiamò Alec -Tu va di essere il sugelle e accompagnarmi all'altare?- chiese e io sorrisi.
-Certo Alec, mi farebbe molto piacere- risposi io a mia volta. Lui mi abbracciò e io ricambiai.

JADE'S POV:
Stavamo nella stanza di Isabelle e lei continuava a svuotare il suo armadio tra i vestiti eleganti, cercando di trovarne uno per me e Clary. 
Alla fine mi lanciò un abito rosso, corto davanti e lungo da dietro, con un corpetto di pizzo. Andai nella mia stanza, lo indossai e mi specchiai.
Stranamente mi sentivo bene, dato che non indossavo quasi mai vestiti, come questo mi sentivo a mio agio.
-Sei una favola- disse Isabelle venendo verso di me. Le lanciai un sorriso di ringraziamento e lei andò in bagno.
Mi rigirai di nuovo verso lo specchio e notai una figura appoggiata alla porta.
Era Alec che mi guardava.
-Mi osservi?- gli chiesi.
-No è che stavo passando di qui e ti ho vista- disse lui.
-Capisco- Risi.
Era strano...prima umiliava me e mia sorella e poi faceva il carino con me...davvero non lo capivo.
-Stai bene comunque- mi confessò impassibile  e rimasi un po' stupita da quel complimento da parte sua.
-Grazie- mi limitai a rispondere e lui se ne andò.

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Where stories live. Discover now