Capitolo 6

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Il portone del grande loft di Magnus Bane era stranamente aperto, cosa strana dato che lo stregone non amava molto ricevere visite. Entrai e lo trovai seduto su una poltrona a sorseggiare un bicchiere di non so quale alcool.
Sembrava che in qualche modo mi stesse aspettando...
-Jade! Dolcezza che bello vederti!- esclamò lo stregone venendo verso di me -per l'Angelo che cosa è successo??- chiese esaminando le bende sul mio torace.
-Attacco demone. A proposito, sono venuta proprio per questo...- dissi e lo stregone sembrò irrigidirsi.
-Sai qualcosa riguardo mio padre? Io so che è morto tempo fa- chiesi ma Magnus era stranito. La sua espressione divenne immediatamente seria.
-Dolcezza, io so tutto di te. Tua madre si rivolse a me prima che accadesse quello che è accaduto. Mi ha detto di instaurare un blocco nella tua mente per evitare di scoprire tutto prima del tempo debito. Ora sembra che quella barriera si stia disintegrando- disse preoccupato posando il bicchiere.
-Magnus non capisco! Cosa significa?- chiesi io impaurita...
-Jade, è ora di rivelarti chi era tuo padre...- annunciò lo stregone.

Mi sedetti su una poltrona nel loft di Magnus e lui accanto a me.
-Ascolta Jade...sei sempre stata diversa dagli altri Shadowhunters, sei sempre stata speciale- cominciò lui.
-Che cosa vuol dire?? Magnus chi era mio padre?- chiesi io innervosita.
-Tuo padre era Asmodeus...- disse tutto d'un fiato. Ero sconvolta. Asmodeus? Uno dei demoni superiori più potenti di tutto il mondo Invisibile. Non poteva essere...
-Tu sei in parte Shadowhunters e in parte demone. Questo ti rende più forte di qualsiasi altra cosa- spiegò ancora lo stregone -tua madre non voleva che lo sapessi, avresti scoperto tutto a tempo debito. E ora quel momento è arrivato- concluse lo stregone e io ero ancora più scioccata.
-Di mia sorella? Mi sia dire qualcosa?- chiesi io
-Tua sorella...Grace era una fantastica Shadowhunter, prima che morisse- commentò Magnus con lo sguardo basso. Sembrava affranto per quello che stava dicendo ed improvvisamente le mie ferite ripresero a farmi male.
-Come è morta?- chiesi io mettendo una mano sul torace.
-Beh...l'hai uccisa tu...non perché tu lo volessi. È stato un incidente- spiegò cercando di non allarmarmi.
-Un incidente Magnus? Ho ucciso mia sorella ed è stato solo un incidente!? Non ci posso credere- commentai io alzandomi nervosa.
-Jade calmati...i tuoi occhi...devi calmarti prima di perdere la pazienza- cercò di tranquillizzarmi lui.
-No che non mi calmo Magnus! Ho ucciso mia sorella ma ti rendi conto!?- sbottai.
-Jade per favore calmati. Lasciami spiegare- disse l'uomo dagli occhi di gatto con le mani alte. Io mi tranquillizzai e mi risedetti.
-È stato un incidente perché tu ancora non eri a conoscenza dei tuoi poteri e delle tue capacità. In quel momento si era scatenata in te una furia. Devi stare tranquilla o peggiorerai la situazione- spiegò Magnus. Mi fece vedere alcune foto del demone e finalmente mi capacitai del fatto che non stesse scherzando...
Ora si spiegava tutto...gli occhi rossi, mia sorella che mi ha parlato e quelle ferite. Mi rimbombavano nella mente ancora quelle parole..."è successo tutto per colpa tua e ora proverai il mio stesso dolore".
Non riuscivo a togliermele dalla testa.
-Grazie Magnus per le spiegazioni. Ora devo andare- dissi prendendo la mia giacca.
-Jade...non rivelare niente ai tuoi amici. Potresti metterli in pericolo- mi avvertì lo stregone.
-Non lo farò Magnus. Grazie- risposi sorridendogli e uscendo dal portone.

FIGLIA DEL NEMICO: L'inizio // Alec Lightwood Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt