What a Joke!

Hamil7on

Grande Gran Premio quello di Turchia che torna a gamba tesa nel calendario di Formula uno dopo essere stata assente per nove anni, che rimane una pausa minore da quelle che mi prendo io da Wattpad.

Si inizia bene il week-end quando si scopre che Binotto starà a casa in smart working come tutti i bravi dipendenti in tempi di covid e non a caso la Ferrari ottiene il miglior piazzamento della stagione e Sebastian Vettel, reo del suo primo podio in stagione, non si contiene dal tirare una simpatica frecciatina a Binotto per consigliargli di rimanere a casa per il bene della rossa.

(Fanart di Binotto)

Ma che Vettel fosse on fire lo si era campito fin dal venerdì quando ha sfidato Erdoan portando in pista il suo nuovo casco che altro non era che un elogio alla parità e all'uguaglianza; uno schiaffo al governo turco o alla fia che prima si riempie la bocca di belle parole e poi va a correre in Arabia saudita?

Il tedesco ci ricorda perché lo paragonavano a Super Mario, fa una partenza da Mario Kart in una pista che sembra condita con l'olio, fa le spalle larghe a Verstappen e Hamilton e finisce terzo approfittando di un errore del suo compagno di squadra.

Nella gara in cui tutti spinnano Vettel non fa neanche un errore perché alla fine Vettel è la classica influencer che lancia una moda e non appena prende piede cambia totalmente stile.

Hamilton uguaglia la leggenda di Michael facendo esplodere qualche fegato ai ferraristi più tossici. Dopo una qualifica opaca e un primo giro loffio rimane in sordina a studiare la gara prima di volare in picchiata e prendersi la leadership del mondiale. Alla fine se cambi l'ordine degli addendi il risultato non cambia e Hamilton vince in ogni caso.

Chiamatemi sentimentalista ma vedere un tedesco in rosso sul podio con Hamilton mentre vinceva il 7 mondiale mi ha fatto effetto.

La Racing Point rende rosa la linea di pole position della Mercedes e ci ricorda che il rosa sta molto bene con l'argento (ma mai quanto il blu).

Poi Lawrence per impedire che dicano che suo figlio faccia risultati solo grazie ai suoi soldi gli rovinano la gara con una strategia suicida ma restituiscono il podio a Perez che nonostante le sue mirabolanti imprese non ha un posto fisso.

Sul podio gli invertono anche le bandiere riportandoci alla memoria un vecchio fasto.

Fra i flop del weekend devo purtoppo mettere il mio amatissimo Max che ci ha fatto tornare nel passato quando era madMax. Si esibisce in un triplo axel per superare Perez, fa un tango con Kimi e dopo non riesce mai davvero a recuperare, le critiche nei suoi confronti sono comunque esagerate dal momento che non ha fatto il Bottas

Woodman ogni anno ci illude di poter dare filo da torcere a Lewis ma poi deve tornare nei boschi a nascondersi dalla vergogna. Durante la gara si gira e rigira come la ruota di Enrico Papi ma lui la fortuna non la trova mai.

(Quando pensi di aver rinnovato di nuovo Bottas)

Charles fa una partenza opaca ma intelligente, rimane dietro ma si tiene lontano dai guai. Torna velocemente in zona podio ma poi butta il podio per un errore dovuto alla troppa irruenza.

Si autoflagella nel team radio dandosi del coglione più volte in modo molto pesante, ma solo gli stolti possono pensare che si desse del cretino per l'errore quando ovviamente parlava del fatto di aver firmato un contratto con la Ferrari per cinque anni.

Per questo weekend è tutto, se vi è piaciuto il capitolo lasciatemi una stellina che è sempre gradita e rimanete sintonizzati per il prossimo What a Joke.