Chapter 28

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Tae vuole rimanere con Jimin e proteggerlo da chiunque vuole fargli del male, ma gliel'ha impedito lui stesso dicendogli che non vuole che perde tempo con lui e di stare piuttosto con il suo ragazzo.

Anch'egli preoccupato e d'accordo con Tae di voler restare con lui.
Però se Jimin vuole rimanere da solo, Tae non può obbligarlo e deve solo accettare e sperare che non gli accada nulla.

Quindi decidono di appartarsi in un parco e parlare del più e del meno.

Nel frattempo Jimin è seduto sulla piccola poltrona accanto al letto di Yoongi, le sue mani incrociate a quelle di quest'ultimo, il suo volto rivolto verso il soffitto e nella testa il nero più totale.
Non ha nulla in testa, non riesce a pensare a niente.
Ha Yoongi lì steso accanto a lui in coma e sotto una sostanza ignettatagli dai medici per una crisi avuta prima, gliel'ha spiegato poco fa il dottore quando lo ha visto uscire dall'ascensore.

Lui racconta lo stesso a Yoongi come ha passato la sua giornata: gli dice di aver conosciuto dei ragazzi molto simpatici, amici di Jungkook, che lui conosce, di essere andati a mangiare una pizza e di aver fatto una passeggiata per poi venire qui da lui.

Jimin non sa cosa fare, è disperato. Anche se Yoongi è lì, sa che non può rispondergli; vuole solo che lui si svegli.

Verso sera la fame si fa sentire e la prima cosa a cui pensa Jimin è la pizza.
Ricorda di avere nel giubbotto il bigliettino di una pizzeria non molto lontana da qua e decide di chiamare ed ordinare una delle sue preferite: la Margherita.

Il ragazzo con cui parla gli chiede la via e il cognome e lui risponde semplicemente di essere in ospedale, dandogli la via e il piano.
Anche se gli sembra un po' strano perché non gli ha detto nulla riguardo al ritiro della pizza.

Non dà molto peso a questo e torna da Yoongi, si stende accanto e lo guarda, come se fosse l'unica cosa rimasta in quella stanza.

Lo guarda e avvicina la sua mano alle sue e le prende, le sue mani calde riscaldano quelle di Yoongi che sono fredde, poi porta la mano al suo viso e lascia delle carezze sulle guance lo stesso fredde.

Poi gli prende di nuovo la mano e la tiene tra le sue, come per far capire al ragazzo che lui c'è e che è lì accanto a lui.

Ma Yoongi già lo sapeva, sentiva la presenza di Jimin ed era grato a lui per questo.
Vuole svegliarsi presto per poterlo abbracciare e dirgli che sta bene per non farlo preoccupare.
Perché Yoongi sa quanto Jimin sta soffrendo, ci è passato anche lui per il ragazzo quindi capisce come si sente Jimin.

Nel frattempo Jimin continua a guardarlo e contemplarlo in tutto il suo splendore fino a che sente il rumore della pioggia provenire da fuori e picchiettare sulla finestra.
Sta piovendo e Jimin non ha l'ombrello, gli tocca rimanere in ospedale se non smette.
Prova a chiamare il suo migliore amico, forse può passare a prenderlo anche se non vuole disturbarlo dal momento che è con Jungkook, il suo ragazzo.
La chiamata parte e Tae risponde dopo tre squilli:

"Pronto? Jimin, è successo qualcosa?"-domanda subito l'amico, preoccupato dal momento che sa che Jimin è solo in ospedale.
"Nono, va tutto bene. Solo...sta piovendo e non ho un ombrello, puoi venire a prendermi?"-gli chiede Jimin, dicendo sottovoce l'ultima parte.
Sente Tae ridere dall'altra parte e poi rispondergli "sei sempre il solito Jimin".
"Se sapevo che pioveva avrei portato l'ombrello"-gli rispose Jimin, cercando di difendersi.
"Comunque non lo so, ti faccio sapere"-gli risponde Tae non ricevendo però nessuna risposta da Jimin, che è rimasto a guardare, fuori dalla finestra la pioggia cadere incessante per poi sentire bussare alla porta.
"Tae un attimo, è arrivata la pizza. Rimani in linea"- sente solo un mugolio di sconforto dall'altra parte, poi lascia il telefono sul tavolo accanto al letto.

Va ad aprire e il ragazzo gli appare con un cappello e la mascherina, lo lascia entrare nella camera facendogli poggiare la pizza sul mobile e nel frattempo Jimin va a prendere i soldi dal suo zaino dall'altra parte del letto.

"Quant'è?"-chiede Jimin, volendo giustamente sapere quanto deve dargli.

"Offre la casa"-risponde il ragazzo, con una voce abbastanza familiare per Jimin.

Anche Tae ha sentito quella voce e sa anche perfettamente a chi appartiene. Non sa cosa fare, il suo migliore amico è in pericolo in questo momento, gli tocca spiegare tutto a Jungkook e correre in ospedale.
Ma Jungkook ha già capito ed è entrato velocemente in macchina seguito da Tae che ha ancora la chiamata aperta. Almeno sente ciò che sta succedendo.

Nel frattempo Jimin si gira verso il ragazzo e lo scruta bene, lo fissa dritto negli occhi ,neri come la pece, assomigliano a quelli di una persona che Jimin conosce ma che ha escluso sapendo che si trova dietro le sbarre.

"È gratis, non devi pagarla. In cambio puoi darmi qualcosa "-ghigna sotto i baffi e guarda Jimin con sguardo malizioso e che non promette nulla di buono.
Jimin deglutisce e nel mentre pensa che magari Kai è scappato ed è proprio lui che ha davanti, altrimenti non si spiega ciò.

Tae ha sentito ciò che il ragazzo ha detto ed è ancora più sicuro che è Kai, perciò accelera.

"Lui è il tuo ragazzo?"-punta il dito a Yoongi, e Jimin gli si para davanti come un razzo.

"Si, quindi?" "Oh,nulla. Mi piace il come tu sia stato diretto, mi sono sempre piaciuti i ragazzi cosi"-se la ride sotto i baffi mentre Jimin suda e capisce che si trova in pericolo.

Capisce solo quanto è grave la situazione quando il ragazzo si rivela togliendosi mascherina e cappello.
' Porca puttana, di nuovo lui!'

"Tu, non eri in prigione?"-gli domanda Jimin, ora spaventato di avere trovato davanti il suo peggior incubo.
"Non è possibile, tu dovresti essere dietro le sbarre.." "esatto, dovrei".

Tae ha girato l'angolo e ha difronte l'ospedale. Parcheggia la macchina sbadatamente, scende e senza neanche chiuderla corre dentro l'ospedale seguito da Jungkook.

L'ascensore è occupato perciò non avendo altra scelta prendono le scale. Salgono a due a due i gradini e in meno di due minuti sono arrivati al piano.

"Sai, sono furbo. Non avrai mica pensato che mi facessi prendere così facilmente spero. Devo prima finire quel che ho iniziato"-si lecca le labbra e inizia ad avvicinarsi pericolosamente a Jimin, che non può indietreggiare essendo davanti al letto. La distanza tra loro è minima e Jimin può sentire il calore del suo sudicio corpo e il suo disgustoso fiato sul viso.

Ha paura e trema come una foglia, non sa cosa sta per succedere ma di sicuro non una cosa bella.

Kai alza il braccio e dà uno schiaffo a Jimin lasciandogli il segno della mano sulla guancia ora rossa.

Alza una seconda volta il braccio ma stavolta viene fermato da qualcuno prima di colpire di nuovo Jimin, che ha le mani davanti al viso ed è piegato sulle gambe.

"BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA. ORA TI FACCIO VEDERE IO"-una voce molto familiare a Jimin urla per poi dare un pugno a Kai e continuare a colpirlo rotolandosi sul pavimento.

Nel frattempo Jungkook raggiunge Jimin e lo fa alzare mentre insieme assistono alla scena non sapendo che altro fare dal momento che nessuno dei due vuole mettersi in mezzo.

Jimin era così spaventato che non si è accorto che qualcuno lo stesse toccando, per questo non ha reagito al tocco di Jungkook.

"PRENDITELA CON QUELLI DELLA TUA ALTEZZA E NON CON UN RAGAZZO CHE NON PUÒ DIFENDERSI, STRONZO "-gli sferra un'altro sinistro e lo mette ko.

Jimin rimane sorpreso davanti a quella scena, lui ha sempre detto a Tae di non usare la violenza e di parlare in modo ragionevole, però in certi casi serve usare le mani e Jimin ringrazia il suo migliore amico di essere arrivato in tempo.

Si alza e va verso di lui fiondandosi tra le sue braccia che lo accolgono ricambiando la stretta.

"Tranquillo, ti prometto che quel ragazzo non ti farà più nulla"-Taehyung gli lascia un bacio sulla testa seguito da una carezza e Jimin si sente subito al sicuro.




Okey allora...prima di tutto Buon Natale🎄❤
Poi, forse domani, ci sarà uno speciale di capodanno,ma per ora non vi svelo nulla, intanto godetevi questo capitolo e nulla spero vi piaccia☺❤

In collaborazione con @kim_marty_94

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