Chapter 11

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Dopo che Jungkook e Tae se ne sono andati, io e Yoongi rimaniamo da soli. Mi giro verso di lui e gli chiedo: "Yoongi, stanotte rimani qui a dormire?". Lui mi guarda, sopreso dalla mia proposta e mi risponde: "Certo piccolo"-sorride.
Passiamo la serata guardando un film e mangiando schifezze, ordinate in precedenza, quando ad un certo punto sentiamo la porta aprirsi e vediamo i miei genitori entrare.
Yoongi si alza e si inchina salutandoli: "Salve signori Park". I miei genitori sorridono, e mia madre dice: "Non essere cosí cortese Yoongi"-ridacchia-"Chiamaci Lia e Jinyoung"-continua poi.
Poi decido di alzarmi e raggiungere i miei genitori e Yoongi, rivolgendomi a mia madre: "Mamma, stasera Yoongi dormirà qui". Mia mamma mi guarda e mi dice: "Va bene tesoro".
Io e Yoongi andiamo di sopra e dopo aver chiuso la porta della mia stanza a chiave mi lancio sul letto, sento poi la risatina di Yoongi che si avvicina ma non troppo ed io gli dico: "Dormi tu sul mio letto, io dormirò a terra"; lui mi risponde: "Non ti preoccupare dormo io a terra".
All'improvviso mi viene un lampo di genio e mi fiondo verso l'armadio, ricordando di avere un sacco a pelo, comprato mesi fa per Tae e lo sistemo per terra accanto al mio letto facendo segno a Yoongi di mettersi lá.
Dopo un pó di tempo passato a chiacchierare decidiamo di dormire.
~La mattina seguente~
Mi sveglio sentendo un rumore, mi giro e vedo Yoongi a terra che si tiene il piede con una faccia dolorante. Mi alzo dal letto e vado verso di lui: "Che hai fatto?"-gli chiedo, cercando di non ridere.
Lui si alza un pó traballante e perde l'equilibrio cadendo su di me. Sento le sue mani che toccano le mie braccia e un brivido mi percorre la schiena, inizio ad avere un attacco di panico: sudo freddo, non riesco a respirare e sento le gambe cedere e cado sul letto. Mi rialzo e mi prendo le gambe tra le braccia dondolando su me stesso, delle lacrime rigano il mio volto ma le asciugo subito con la manica della felpa, cercando di non darlo a vedere.
Yoongi, che era rimasto a terra, si alza e veloce viene verso di me senza peró invadere i miei spazi. Vede che sono agitato e cerca di tranquillizzarmi: "Ehy Jimin calmati, per favore non piangere"-dice non sapendo che fare, poi inizia a contare, ed io sentendo la sua voce profonda che conta, riesco a calmarmi.
"S-scusa Y-yoongi"-gli dico, sentendomi in colpa per ció che é successo.
Lui mi guarda e sorride, un sorriso confortante.
"Non ti preoccupare Jimin, basta che stai bene adesso. E poi é colpa mia, ho perso l'equilibrio e sono caduto sopra di te".
Io non rispondo, annuisco solo, ma dentro di me sto esplodendo: mi sento davvero in colpa, lui sta con uno come me, non puó toccarmi, non puó fare niente, secondo me prima o poi si stancherà e mi abbandonerà.
Vedo Yoongi andarsene e lo richiamo: "Yoongi oggi é sabato non c'é scuola. Dove vai?"
Lui si gira e mi risponde sorridendo: "Non vado a scuola, ho trovato un lavoro part-time per mettere un pó di soldi da parte e poter pagare l'affitto". Giusto, lui abita da solo e deve fare tutto da sé, mi dispiace per lui.
"Ok, allora buon lavoro"-gli dico e lui mi ringrazia andandosene.
Dopo che Yoongi se n'è andato, scendo le scale, per andare in cucina a fare colazione, e trovo un biglietto e dei soldi da parte di mia madre sul tavolo. Lo prendo e vedo che mi ha chiesto di andare a fare la spesa e che ha scritto anche una lista delle cose che devo comprare. Rimetto il biglietto sul tavolo e inizio a fare colazione mangiando qualche biscotto e, appena finisco, mi vado a preparare per uscire.
Arrivo al supermercato e prendo tutte le cose che sono sulla lista, vado alla cassa e pago.
Esco dal supermercato e vado verso casa.
Mentre cammino sento una presenza alle mie spalle, dopodiché mi sento afferrare dalla giacca e mi viene messo un fazzoletto davanti alla bocca, poi perdo i sensi.

Quando mi sveglio, non riesco a capire dove mi trovo, mi guardo intorno, e anche se é buio noto che sono legato su una sedia dentro una piccola stanza in cui ci sono solo 4 mura ed io.
Cerco di gridare ma ho qualcosa in bocca che non me lo permette, poi cerco di muovermi ma cado.
Qualcuno entra dalla porta e accende la luce.
I miei occhi si sgranano, tremo e delle lacrime iniziano a rigare il mio viso quando vedo chi ho di fronte. Non puó essere, di nuovo lui, stavolta non credo di poter reggere tutto di nuovo.
Lui si avvicina e mi toglie la benda dalla bocca, poi torna dov'era.
Lo guardo allarmato e singhiozzando gli dico: "T-ti p-prego l-lasciami andare".
Lui mi guarda e un ghigno si forma sul suo viso, si avvicina e mi prende per i capelli tirandoli e avvicinandosi al mio viso.
"Te lo scordi micio. Prima farai quello che ti diró, e se mi ascolterai senza fare storie, ti lasceró andare. Forse".

Ehyy Armyy, spero che il capitolo vi piaccia e se così fosse vi invito a lasciare una stellina😉
Ovviamente mi scuso per eventuali errori.
Collaborazione con kim_marty_94

AFEFOBIA /pjm+myg/Where stories live. Discover now