Chapter 13

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Pov. Narratore
In un'istante ci furono due pattuglie di carabinieri, un'ambulanza e tanta gente intorno che osservava la scena:una macchina capovolta con due ragazzi all'interno, che presto furono portati in ospedale dove fecero delle visite.
Uno dei due ragazzi si era risvegliato, mentre l'altro era in coma.
Jimin quando si svegliò, si guardò attorno e per un momento si sentì spaesato, poi osservando meglio si accorse dov'era e si ricordò anche ciò che era successo.
"Yoongi. Dov'è Yoongi?"-è questo che si chiedeva Jimin, voleva sapere dove fosse Yoongi dato che non era nella sua stanza.
Si alzò a fatica dal letto e raggiunse il corridoio dove venne fermato da due dottori.
"Ehy, ragazzo. Che ci fai fuori dal letto?"-chiese uno di loro, era alto, magro e aveva la barba. I suoi occhi erano verdi. Verdi come la speranza che Jimin aveva di ritrovare Yoongi.
"Sapete dov'è il ragazzo con cui ero?"-chiese allora, curioso di sapere dove fosse.
I due si guardarono con aria malinconica e triste, triste per quel povero ragazzo indifeso che voleva solo sapere dove si trovasse il ragazzo con cui era.
"Ehmm, ragazzo, purtroppo il suo amico ha subito gravi danni e ora è in coma".
Jimin si sentì il pavimento crollare sotto i suoi piedi e cadde sulle sue stesse ginocchia, prendendosi i capelli tra le mani.
I dottori cercarono di avvicinarsi ma Jimin li fermò subito.
"NON AVVICINATEVI!!! STATE LONTANO DA ME! NON DOVETE TOCCARMI".
Ma i dottori non lo ascoltarono, si avvicinarono e presero con forza Jimin, riportandolo nella sua stanza, dove gli vennero somministrati dei tranquillizzanti per farlo addormentare.

Pov. Yoongi
Mi ero risvegliato, ma ero in un posto strano: intorno a me era tutto bianco e l'unica cosa che vedevo, in lontananza, era il mio piccolo Jimin che veniva sedato dai dottori, e lui urlava perchè sentiva le mani che lo toccavano, lo stavano privando di quella poca sanità mentale che gli era rimasta.
Volevo fare qualcosa, andare da lui, proteggerlo e picchiare chiunque lo toccasse, ma l'unica cosa che potevo fare in quel momento era solo guardare.
Non potevo fare nient'altro, non riuscivo a muovermi e non sapevo neanche dove mi trovavo.
Era tutta colpa mia, avevo agito inconsapevolmente, pensavo sarebbe stato facile portare Jimin via di lì, pensavo di farcela e invece ecco dove ci trovavamo in quel momento: in ospedale, a causa mia.
Il problema è che non ricordo come ci siamo arrivati.
Ricordo solo che dopo aver bevuto l'acqua che mi aveva dato Kai ero svenuto, nient'altro.
Se solo trovavo Jimin, lui mi avrebbe spiegato cosa era successo.
Iniziai ad urlare, cercare aiuto, ma in risposta ricevevo il silenzio totale. In quel momento non ero in grado di fare niente, mi sentivo inutile.

Pov. Narratore
Jimin sognò Yoongi e Yoongi si ritrovò l'immagine del suo Jiminie che scriveva su un quadernetto, chissà cosa scriveva.
Jimin, in quei giorni di inferno, aveva chiesto ai dottori un quaderno e una penna per poter scrivere e sfogarsi un pò, non avendo nessuno con cui parlare e non volendo confidarsi neanche con i suoi genitori che andavano a visitarlo, preoccupati, tutti i giorni.
C'era un'altro letto nella sua stanza, ma era vuoto.
"Chissà per quanto sarebbe rimasto lì." Questo girava nella sua testa, si chiedeva quando avrebbe rivisto Yoongi, e se vivo o morto.

Salve popolo! Spero che il capitolo vi piaccia, sarei molto felice se metteste una stellina se fosse così.☺️💖
kim_marty_94

AFEFOBIA /pjm+myg/Where stories live. Discover now