Capitolo 7

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Sono passati due giorni da quando sono andata alla festa con Aaron e i suoi amici. Oggi è domenica e ciò significa che domani sarà il mio primo giorno di scuola. A dire il vero non sono particolarmente agitata o nervosa: ho avuto modo di parlare con Ella e Adrienne le quali mi hanno assicurato che mi troverò certamente bene. 

Aaron mi ha contattato il giorno dopo la festa chiedendomi nuovamente scusa per non avermi riaccompagnato a casa. Mi ha detto che vuole farsi perdonare offrendomi la colazione stamattina.  Io ho accettato...d'altronde non ho di meglio da fare e Aaron è di buona compagnia, come il resto dei suoi amici.

Dovrebbe arrivare a momenti...precisamente non so dove andremo, non gliel'ho chiesto. Nel frattempo ne approfitto per fare una chiamata a mamma e papà. Parliamo per circa un quarto d'ora e poi riattacco quando mi arriva il messaggio da Aaron il quale mi avvisa che mi aspetta fuori.   

Mi infilo le scarpe, prendo la borsa e poi esco da camera mia. Prima di varcare la soglia della porta d'ingresso, faccio una piccola tappa in soggiorno dove ci sono nonno e nonna che guardano un film. Saluto entrambi con un bacio sulla guancia e poi esco di casa. 

"Ehy." Saluto Aaron quando entro in macchina.

"Come va, piccola festaiola?" Mi dice lui con il suo tipico sorriso mentre fa retromarcia.

"Non ci lamentiamo. Allora, dove andiamo?" 

"Starbucks...ti ho promesso un caffè, ricordi?" 

"Ottima scelta." Commento mentre mi sistemo sul sedile. Qualche minuto dopo arriva una chiamata sul cellulare di Aaron: è Adrienne. Lui risponde dai Comandi Rapidi sul volante  e la voce di Adrienne risuona in tutta la macchina.

"Ehy Ron...dove sei?"  Chiede Adrienne con la sua solita aria pimpante. 

"Ehy sorellina,  sono in macchina con Ash...stiamo andando a Starbucks." 

"Oh, ciao Ash." Mi saluta Adrienne. 

"Ehy Adrienne. Come va?" 

"Tutto bene. Sentite, io e gli altri stiamo andando in spiaggia a fare surf. Vi unite a noi?" 

"Certo. Ash...tu vuoi andare?" Mi chiede Aaron. 

"Sarebbe molto figo ma non ho la minima idea di come si surfa." Ed è la verità...nonostante i miei nonni siano di Los Angeles io non ho mai toccato una tavola da surf. 

"Non è un problema...ti insegniamo noi." Mi dice Adrienne.

"Non vorrei limitarvi..." Mi dispiacerebbe se loro non si divertissero a causa mia.

"Non ti preoccupare, sarà divertente. Ci vediamo da venti minuti in spiaggia. Baci." Riattacca senza darci la possibilità di controbattere. Adrienne è fantastica...Aaron aveva ragione quando diceva che era unica. 

"Mi dispiace per Adrienne...se non te la senti possiamo rimanere con il nostro piano e andare a Starbucks lo stesso." 

"Oh no...l'idea mi piace. Però davvero non so nemmeno come è fatta una tavola da surf.  Non vorrei vi annoiaste." 

"Ash...di una cosa sono certo: se siamo tutti insieme non ci si annoia mai, lo vedrai." Mi strizza un occhio e  fa inversione per raggiungere gli altri.

Prima di dirigerci in spiaggia faccio facciamo un salto a casa mia in modo tale che possa prendere quello che mi serve.  

Dieci minuti dopo Aaron parcheggia la macchina in uno spiazzale poco lontano dalla spiaggia. Scendiamo e subito accendo una Camel. 

"Fumare è nocivo sai?" Mi fa la predica Aaron. Avevo intuito non fosse molto d'accordo con il fumo, motivo per il quale quando sono in macchina  o vicino con lui a lui preferisco non farlo. Immaginavo che prima o poi sarebbe arrivato un commento del genere da parte sua...mi chiedevo solo quando.

"Anche le persone sono nocive ma nonostante ciò ci convivo lo stesso." Ironizzo facendo un altro tiro.  Lui sta per ribattere ma una voce lo sovrasta.

"E questa era una delle perle filosofiche della signorina Ashley signore e signori." Riconosco il timbro di voce anche se non riesco a vedere di faccia chi sia: Caleb . 

"Come puoi darmi torto d'altronde? Guarda quanta gente di merda c'è al mondo..." Mi giro mentre gli rispondo  sguadradolo dalla testa ai piedi per fargli capire che mi riferisco a lui. Al suo fianco c'è Cameron che sorride divertito dal nostro battibeccho...esattamente come il suo amichetto accanto a lui.  Se i sorrisi di Aaron sono dolci e quasi teneri, quelli di Caleb sono l'opposto: furbi, provocanti e a volte maliziosi.  

"Non ti ho mai dato torto." Dice lui tranquillo e continua a sorridermi come se mi prendesse in giro. Vedo spuntargli una fossetta che non avevo mai notato prima e fa quasi contrasto con i suoi lineamenti molto marcati. Al contrario, però, gli sta così bene...lo rende ancora più sexy. Oh mio Dio...questo ragazzo è una contraddizione vivente. 

"Bene." Mi rigiro e vado verso la spiaggia. Lui e Cameron sono dietro me e Aaron e parlano di cose random ridacchiando tra  loro. 

"Eccovi qua. Ragazzi ci sono delle onde da urlo...sbrigatevi!"  Adrienne ci incita ad entrare nel locale che affitta le tavole da surf non appena arriviamo. Assieme a lei ci sono Bryan ed Ella. Che non fanno in tempo a salutarci dato che Adrienne quasi ci spinge nel negozio. 

Ognuno di noi prende una tavola da surf e una mezza muta la quale  infiliamo sopra il costume.

"Allora Ash, la tua prima volta eh?" Mi chiede Ella mentre ci dirigiamo verso il mare con la tavola sotto il braccio. Io sono molto più impacciata degli altri...infatti mi sento un pesce fuor d'acqua. Loro sembrano appena usciti da Baywatch...manca solo lo slow motion e il vento tra i capelli.

"Già..." Rispondo soltanto.

"Bryan è un insegnante di surf...ti spiegherà tutto lui." Bryan sentendosi chiamato si gira verso di noi e mi strizza un occhio mentre mi fa il pollice in su. 

Quando entriamo in acqua, come promesso, Bryan si mette accanto a me.

"Sei pronta a cavalcare l'onda?" Mi dice Bryan. Mi lega una specie di filo alla caviglia e poi inizia a parlarmi.

"Allora, iniziamo." 



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