IMMAGINA MULTIFANDOM Pt.2

ALEC LIGHTWOOD

Una sola frase ti ricordi della tua infanzia.
"quando compirai diciotto anni cambierà tutto".
Sembrava una frase tanto per dire, ma per una strega come te, suona più come una profezia.
É risaputo che i maghi della tua stirpe ottengono più poteri al compiere dei diciotto anni e così è stato per te.
Il tuo tranquillo mondo è stato stravolto dalla magia, da nuove responsabilità e doveri.
Questo ti ha portata a Brooklyn, seguendo quello che dovrebbe essere uno stregone che ha deciso di portare sulla Terra un demone poco amichevole.
E questa tua missione ti ha portata dove sei adesso, in un letto, avvolta da coperte di seta rossa, il corpo stanco e la mente offuscata.

Apri gli occhi, nella testa rimbombano i suoni che provengono dalla stanza accanto.
Ti alzi a fatica, il tuo addome è fasciato così come la tua caviglia destra e il polso.
Ti rivesti.
Esci dalla camera, e ti dirigi verso la stanza da cui arrivano le voci.
Nella sala ci sono quattro persone, uno stregone e tre shadowhunters.

<è sveglia> dice il mago, il primo a girarsi è il ragazzo più alto.
Lo riconosci appena i suoi occhi si poggiano sui tuoi, è lui che ti ha salvata e successivamente portata dallo stregone per farti curare.
<vieni cara, siediti qui, ti porto del tè> dice lo stregone
Segui le indicazioni dell'uomo e in silenzio ti siedi sul divano, sotto lo sguardo dei tre ragazzi.
<y/n?> ti chiede il ragazzo biondo, alzi subito lo sguardo verso di lui.
<come fai a sapere il mio nome?>
<gliel'ho detto io> dice il ragazzo dai capelli neri
<non ricordi nulla?> aggiunge con tono preoccupato
<ricordo molto poco dopo che quel demone mi ha attaccata, ricordo solo che tu mi hai salvata e mi hai portata qui> dici guardandolo negli occhi
<beh in teoria ti abbiamo salvata noi, lui ti ha solo portata via> dice il biondo
<Jace!> lo ammonisce la ragazza
<devi perdonarlo, ha un ego grande come tutta New York> dice la ragazza sedendosi al tuo fianco
<io sono Isabel, ma puoi chiamarmi Izzy> dice lei
<y/n, ma credo lo sappiate già> dici prendendo la tazza di tè caldo che ti ha portato lo stregone.
<loro sono Alec, mio fratello> dice Izzy indicando il ragazzo alto con i capelli neri
<Jace, sempre mio fratello ma non si sangue, e parabatai di Alec> continua indicando il ragazzo biondo
<e lo stregone che ti ha guarita, Magnus> dice indicando infine l'uomo che ti saluta con un cenno del capo.
<grazie a tutti voi> dici dopo aver bevuto un sorso della bevanda calda
<perché eri lì?> ti chiede Alec
<era la mia missione, sono una strega ed ero sulle tracce dello stregone che ha invocato quel demone ma sono caduta nella sua trappola> dici stringendo la tazza tra le mani, imbarazzata dal tuo fallimento.
<y/n fa parte della stirpe dei Blackwood, una famiglia di streghe e stregoni destinati a proteggere la magia, sono una specie di Shadowhunters, se così si può dire, ma senza le rune> dice Magnus
<e perchè noi non ne sapevamo nulla?> chiede Jace
<perchè in teoria siamo destinati a vivere nell'ombra, a proteggere la magia senza farci ne vedere ne sentire> rispondi tu, lo sguardo fisso sulla tazza.

Sono passate un paio di settimane da quando hai conosciuto Alec, e da quel giorno che ti ha salvata sei rimasta all'Istituto, ancora alla ricerca dello stregone di cui eri a caccia, e i tre ragazzi ti aiutano.
É ovvio che tra te e Alec ci sia del tenero, lo hanno notato tutti come il suo sguardo si addolcisce quando ci sei tu nei paraggi, di come i vostri corpi si cercano e di come tu lo guardi.

Sei seduta sul tavolo in legno della biblioteca, cercando disperatamente nuove informazioni nei libri.
Sei così concentrata che non ti sei nemmeno resa conto della presenza del ragazzo finché non si siede al tuo fianco, poggiando due tazze sul tavolo.
<ehi> dice lui attirando la tua attenzione dal libro
<Alec, non ti ho nemmeno sentito arrivare> dici chiudendo il libro.
Ti stropicci gli occhi.
<prenditi una pausa, ti ho portato del tè>
<grazie Alec, ne avevo proprio bisogno>
<lo so, dai vieni, ci sediamo sul divano che è sicuramente più comodo di queste vecchie sedie di legno> dice lui prendendoti per mano, lo segui fino al divano a due posti poco lontano.
Vi sedete uno di fianco all'altro.
<trovato qualcosa?> ti chiede lui dopo qualche attimo di silenzio
<no nulla, sono giorni che leggo e studio quei maledetti libri ma nulla...> dici poggiando la testa sulla sua spalla.
<vedrai che troveremo qualcosa, domani potremmo andare da Magnus e vedere se magari lui sa qualcosa in più> dice lui stringendoti la mano nella sua.
<lo spero> sussurri
Rimanete così per un momento in silenzio.
<Alec?> chiedi alzando la testa dalla spalla del ragazzo
<sì?> ti chiede lui guardandoti negli occhi
<non ne sono sicura ma credo di non averti mai ringraziato per avermi salvata> dici in un sussurro.
<non ce n'è bisogno, sono contento di averlo fatto e di averti conosciuta> risponde lui abbassando il suo tono di voce, rendendola ancora più roca e profonda, cosa che ti fa venire i brividi.
<ne sono contenta anche io> dici sorridendogli.
Un attimo dopo le sue labbra sono poggiate sulle tue, in un gesto così delicato che sembra quasi un sogno.
Poggi una mano al suo petto, mentre un suo braccio si stringe attorno alle tue spalle.
Mano a mano il bacio diventa sempre più appassionato, travolgendovi in una spirale di desiderio.
<wow> sussurri contro le sue labbra mentre riprendi fiato.
<è stato... magico> dice lui sorridendo
<cosa? hai per caso fatto una battuta?> chiedi ridendo
<forse> sussurra lui prima di baciarti la guancia.
<dovrei farle più spesso per sentire la tua risata> dice lasciando un altro bacio all'angolo della bocca.
<mi sa che hai mancato l'obiettivo principale> sussurri quando si allontana dal tuo viso
<volevo prima guardarti, sei così bella...> dice prima di avvicinarsi di nuovo e baciarti di nuovo, questa volta sulle labbra.
Ed esattamente come la prima volta, ti sembra di fluttuare, altro che farfalle nello stomaco, sei al settimo cielo tra le braccia di Alec.