STEFAN SALVATORE

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Qualcosa dentro Stefan è scattato quando ti ha vista per la prima volta, quell'abito color cipria che ti avvolge il corpo, i capelli ondulati che si muovono ogni volta che ridi insieme alla tue amiche.
è stato Damon a convincerlo ad uscire, a raggiungere la villa della tua famiglia accettando l'invito alla festa del mese, non lo ammetterà mai ma è felice che Damon lo abbia trascinato fuori di casa, fuori dal suo buco buio e freddo.

<andiamo tesoro, voglio presentarti i fratelli Salvatore> è tua madre che ti prende sotto braccio, allontanandoti dalle tue amiche.
<ma mamma...>
<niente ma, le tue amiche hanno tutte un marito tranne te, è tempo di mettersi a lavoro e non ti lascerò perdere questa occasione> dice lei con tono serio.
Si ferma in un angolo, dietro ad una delle enormi colonne che segnano la sala.
<dio sei un disastro y/n, lasciami sistemare questi capelli> dice lei, le sue mani sono ovunque.
Ti pizzica le guance per farle diventare rosse come quelle di una donna innocente e benestante, così dice lei almeno, ti sistema i capelli meglio che può e ti liscia il vestito.
Inutile dire che lei vorrebbe una figlia come la cara Eleanor, lei è una vera dama, a differenza tua che ti senti solo intrappola in questi corsetti stretti.

<miei signori, lei è y/n, la mia figlia più piccola> la voce di tua madre si è alzata di un'ottava, il sorriso più falso le piega le labbra in una maniera quasi inquietante.
Fai un piccolo inchino sotto gli occhi dei due fratelli.
<milady, io sono Damon e questo è mio fratelli Stefan, è un vero onore fare la vostra conoscenza> a parlare è il più grande dei due, occhi cristallini e capelli corvini.
Il suo sorriso è affascinante tanto quanto il suo sguardo che tiene fisso nel tuo mentre ti bacia la mano, come da galateo.
Ma Stefan è tutta un'altra storia.
Il suo sorriso è ipnotizzante, gentile e affascinante allo stesso tempo, non c'è una goccia di malizia nel suo sguardo scuro.
Gli sorridi a tua volta mentre ti porge il braccio.
Non servono parole. è come se le vostre menti si fossero allineate perfettamente, potete comunicare senza l'uso dei suoni.
La faccia soddisfatta di tua madre mentre ti allontana ti fa ringraziare Stefan con tutto il tuo cuore, che sia solo per un ballo o solo per la sera, ti ha salvata dalle grinfie di tua madre.
<allora vi lascio caro fratello, milady> la voce di Damon attira la tua attenzione ma prima che tu possa salutarlo lui si dilegua nella folla.
<volete ballare milady?> Stefan te lo chiede in un sussurro, la sue labbra ti sfiorano l'orecchio mentre ti parla e potresti giurare di aver sentito il tuo cuore perdere il battito nel sentirlo così vicino.
<diamoci del tu> rispondi sorridendo ai suoi occhi scuri.
<va bene y/n, chiamami Stefan ti prego>
<sarà fatto... Stefan>
Stefan sorride, il modo in cui pronunci il suo nome gli fa battere il cuore all'impazzata.
<allora y/n vuoi ballare o...>
<qualunque cosa ci sia dopo quel "o" va benissimo> dici senza fargli finire la frase.
<riponete tutta questa fiducia in un uomo che avete appena conosciuto?> chiede lui con un ghigno in viso.
<sinceramente sì, sono una frana sulla pista da ballo> ammetti ridendo leggermente.
<allora non sarò a infliggerti questa pena, andiamo, i giardini della vostra villa sono incantevoli a quest'ora del pomeriggio> dice lui porgendoti il braccio.

<quindi tua madre ti sta cercando un marito?> ti chiede Stefan guardandoti di lato.
<sì, sono l'ultima delle mie sorelle e delle mie amiche a non essermi ancora sposata o anche solo fidanzata> dici alzando le spalle.
Non è esattamente una delle tue priorità, ma lo è per tua madre.
<sono anni che non è più necessario che una donna non abbia bisogno di essere sposata per avere un valore>
<non per mia madre> rispondi con un sorriso amaro.
<vorrei rivederti> ammette Stefan dopo qualche attimo di silenzio.
Lo guardi per un momento, facendo poi cadere lo sguardo sulle vostre mani intrecciate.
<farebbe piacere anche a me poterti rivedere>

Così è stato, nel corso delle ultime due settimane tu e Stefan vi siete visti molteplici volte fino a quando per un mero incidente non hai scoperto la sua vera natura.
Stefan è un vampiro, eppure non hai paura.
Ma lui non lo sa, lui stesso ha paura della sua natura, è per questo che ora ti trovi a bussare alla sua porta senza aver ottenuto alcuna risposta negli ultimi dieci minuti.
<y/n?>
<Damon! grazie al cielo sei qui, devo entrare> dici girandoti verso di lui che ti guarda confuso.
<cosa succede?>
<tuo fratello, per sbaglio ho scoperto che è un vampiro... e ora non mi vuole più parlare>
<capisco, tu sai bene cosa vuol dire essere un vampiro>
<certo che lo so, e non mi interessa ... Damon io lo amo> dici con urgenza
Damon in risposta sorride e prima che uno dei due possa dire altro la porta alle tue spalle si apre, mostrando Stefan scioccato e confuso.
<tu mi ami? anche se sono un mostro? come puoi...> non lo lasci finire perchè ti fiondi tra le sue braccia.
Lo abbracci così stretto che ti fanno male i muscoli, non hai intenzione di lasciarlo andare.
<non farlo mai più, ti prego> sussurri contro il suo collo.
Lo senti sospirare <come puoi?> sussurra poi.
<come posso amarti Stefan? me lo stai chiedendo davvero? è impossibile non farlo> ammetti prendendogli il viso tra le mani.
<ma io sono un vampiro>
<e quindi? io ti amerò per ogni domani che mi resta se non vorrai trasformarmi, sono così felice con te che accetterò qualunque destino purchè sia con te, ma ti prego se mi ami anche tu non lasciarmi sola per così tanto come hai fatto nell'ultima settimana... mi sono sentita così persa senza di te>
Mentre parli senti le lacrime bagnarti le lacrime.
<ti amo anche io y/n così tanto, ma non posso...>
<sì che puoi fratello, vi amate e si vede, siete fatti per vivere un'eternità insieme e non ribattere, è così> dice Damon incrociando le braccia al petto.
<se non vuoi farlo tu, lo farò io perchè tu e y/n vi appartenete e non posso sopportare di sentirti lamentare per il resto dell'eternità perchè l'hai persa> continua Damon.
Sorridi a Stefan che ascoltando il fratello ti guarda negli occhi.
<mi ami davvero così tanto?>
<più di quanto tu possa immaginare e ripeto sono pronta a tutto pur di stare con te>
<non mi odierai?>
<perché dovrei? potrei essere anche il mostro delle nevi se questo vuol dire che posso stare con te> dici facendolo ridere.
<quello non sarà necessario> ammette lui per poi baciarti.
Il primo di infinità.

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