Capitolo 10

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Il gruppo arrivò alla cascina in meno di dieci minuti e si fiondarono all'interno senza troppi giri di parole. "Ok dove hai messo il diario?" chiese Leonardo ad Alex. "In camera mia. Vado a prenderlo" fu la risposta. Aspettarono qualche minuto, poi Alex spuntò in salotto con il diario di Emma in mano. A Pierrick venne un infarto nel vederlo. "Dove lo hai trovato?" chiese con il volto pallido. "Nella libreria qualche settimana fa" disse Alex sbrigativo.
Si sedette sul divano e lo aprì.

Pierrick lo guardava come se fosse un estraneo. "Che c'è papà?" chiese Nicole. "Non mi sembra giusto guardarlo. È una cosa privata di vostra madre" disse Pierrick. "Senti: Matilde è in ospedale a cercare di sopravvivere, mamma è morta e non si sa perché. Chissene se questo diario è una cosa privata, non vuoi sapere cosa sta succedendo?" esplose Alex. Se non fosse stato sotto shock sicuramente Pierrick gli avrebbe rifilato un ceffone, invece si fece cadere a peso morto su una poltrona lì vicino . Alex aprì il diario e Ginevra, Leonardo e Nicole guardarono curiosi. Per di più erano appunti, note e cose di poco conto. In una pagina trovarono un disegno di una famiglia stikman sotto un sole sorridente fatto da Nicole quando aveva cinque anni, mentre sulla pagina del 5 settembre c'era il disegno di un cono gelato e di un ghiacciolo verde e rosso. Era un diario dei ricordi che Emma custodiva segretamente, un posto protetto dagli sguardi avidi del mondo. Nicole iniziò a singhiozzare per la tristezza.

"Non c'è niente qui" notò Ginevra dopo aver letto diversi appunti sul 18 ottobre, tra cui una visita dal dentista e di andare a ritirare la macchina dal ferramenta "Controlla le ultime pagine" consigliò Leonardo. Alex obbedì e sfogliò le pagine fino ad arrivare sul giorno in cui era stata rinvenuta la barca.

17 luglio 2018
Oggi, appena arrivata a lavoro, il direttore ci ha rivelato che alcuni pescatori hanno rinvenuto un relitto. Dobbiamo andare sul posto e capire a quale periodo risale, se è in buone condizioni e se c'è qualcosa di interessante all'interno. Sono davvero emozionata.

Non ci posso credere! Ci sono alcune reperti, e da alcune monete antiche, l'intera imbarcazione potrebbe risalire all'antica Roma, forse ad uno dei primi secoli. Chissà come mai si trova in fondo all'oceano? Forse una improvvisa tempesta o un attaccato da parte di una flotta nemica?

20 luglio
Le ricerche vanno avanti. La mia teoria su quale periodo risale la nave è giusta: è romana. È così eccitante. Oltre alle monete ci sono alcune anfore e dobbiamo cercare di portarle al museo per cercare di analizzarle, ma dobbiamo solo capire come fare senza distruggerle. Non mi perdonerei mai se gli capitasse qualcosa.

Oggi , quando lo ho raccontato durante la cena Alex ha chiesto se saremmo diventati ricchi, ma gli ho spiegato che l'archeologia non funziona così. E poi sono partita con un lungo monologo che i ragazzi chiamano «la spiegazione noiosa della mamma». Quando finì, Alex e Nicole finsero di strozzarsi con delle patate al forno e mentre cercavo di farli smettere , Pierrick beveva un bicchiere d'acqua cercando di non ridere. Che buffoni, chissà da chi hanno preso? :D

3 Agosto
Sta succedendo qualcosa di strano. Ho uno strano presentimento riguardo la sicurezza delle monete e ho spiegato la mia paura a Nath. Lui mi ha dato ragione, visto che c'erano stati casi di scomparsa di alcuni tesori nel corso di vari anni. Meglio stare allerta

9 Agosto
Oggi ho incontrato una donna che guardava incuriosita i sub che andavano dove c'era il relitto. Su un blocco da disegno ha spiegato che era muta e che era da alcuni giorni che aveva notato il viavai di persone. Mi ha chiesto se per caso fossimo dei poliziotti che avevamo trovato dei cadaveri come si vedeva il Tv. Dissi che non lo fossimo ma che lavoravamo per il museo dell'isola. Sembrava emozionata all'idea che ci fosse un relitto nella spiaggia in cui veniva da anni e mi ha augurato buona fortuna nelle ricerche. Se ne è andata quasi saltellando. Certe persone sono veramente strane.

15 Agosto
Non sta andando per niente bene. E dagli scorsi giorni che vedo un riflesso di un binocolo dalla collina che da sulla scogliera. Da quel punto si può vedere il punto dove c'è il relitto e una volta, passando li' vicino, ho visto un tizio correre via alla mia vista.

L'ho raccontato a Nath e mi ha detto di controllare la barca stasera. Appuntamento alle nove, poi andremo al relitto. Non mi sento per niente sicura di lasciare il tesoro da solo

Il testo era finito lì. Era l'ultima nota, il resto del diario completamente vuoto. Faceva impressione sapere che quello fosse l'ultima nota scritta da una persona che stava andando inconsapevolmente incontro alla propria morte. "Quindi Emma non ha rubato il tesoro. Ha cercato di proteggerlo" disse Pierrick sconvolto. "Ed ecco perché era sempre così tesa negli ultimi giorni" aggiunse Nicole. "E dove dovesse andare quella sera" fini Alex. Rimasero un po' in silenzio per immagazzinare tutte quelle informazioni.

"Ma dove si trova il tesoro? L'hanno detto che non si trova alla barca" disse Ginevra allargando le braccia. "Sai una cosa? Una volta, prima che mamma scomparisse, durante una passeggiata in spiaggia gli stavo raccontando che Nicole trovava sempre i miei dolci preferiti e se li mangiava. Mamma rise e mi disse che il miglior nascondiglio è sempre quello sotto gli occhi di tutti" disse Alex. "La scena del video, quello di quando eravamo venuti qui a mangiare" pensò Roberto.

"Ma che vuol dire?" chiese Nicole. Il volto di Ginevra si illuminò. "Ho un idea su dove si possa trovare. Pierrick, ci serve una barca".

"Mi spieghi perché stiamo andando al relitto?" chiese Alypios. Era il guidatore della barca che il gruppo aveva affittato poco prima, un uomo abbronzato di quarant'anni dai capelli castani e dallo sguardo piuttosto truce, con un curioso tatuaggio di un cane sul grosso collo . "Avremmo un idea su dove potrebbe esserci una cosa" disse Ginevra mentre si metteva la tuta da sub. "Ma non potevate farlo domani mattina e non alle dieci di sera?" chiese Alypios quasi infuriato. Aveva dovuto rinunciare ai gamberoni cotti alla griglia visto che il suo capo lo aveva chiamato dicendogli che c'erano dei clienti. L'uomo aveva fame e non ci aveva voglia di tornare a lavorare alle undici di sera, non dopo i turisti di quel pomeriggio che si erano lamentati per tutto il viaggio per il mal di mare. Possibile che andassero in barca se sapevano che poi sarebbero stati male? Bah, turisti.

"Senti coso, potresti tornare benissimo a casa rinunciando all'idea di trovare un tesoro. Vorresti veramente perdere questa opportunità?" chiese Nicole con un tono che non emetteva repliche. Alypios sbuffò. "Ecco, è questo il punto!" gridò Pierrick. La barca si fermò e Alex e Leonardo accesero una di quelle potenti lampade usate per le ricerche notturne che si trovava sul ponte, illuminando così la zona dove il relitto dormiva ormai da diversi secoli. "Ginevra, Nicole e Leo, ci siete?" chiese Pierrick. I tre ragazzi annuirono. Si misero le pinne, si fecero aiutare per le valvole d'ossigeno e si tirarono sugli occhi le maschere, buttandosi in rapida sequenza nell'acqua scura e sparendo velocemente dalla vista . Pierrick incrociò le dita delle mani e anche quelle dei piedi. Alypios non capiva che stesse succedendo mentre Alex si teneva al parapetto della barca guardando l'acqua con sguardo speranzoso.

All'improvviso qualcuno spuntò nell'acqua. Poi spuntarono gli altri due sub. La prima figura si tolse la maschera e Nicole sorrise:"L'abbiamo trovato". Si avvicinò alla barca e aiutata da Ginevra, Leonardo e Alex sollevarono un vecchio scrigno con il legno corroso ormai dal tempo e dalle alghe. E poi arrivarono gli spari.

Vacanze all'isola dei fioriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora