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Il mattino seguente ebbi la prova che quello che avevo fatto la sera prima era tutto vero. Il mio corpo si stava ribellando per il dolore e alzarsi dal letto non fu affatto facile, ci misi circa 10 minuti per mettermi seduta e poi in piedi. Andai in bagno, ricordavo di essere tornata a casa e di essermi buttata sotto la doccia dove una scia di sangue coló giù dritto nello scarico, ricordo di essermi infilata una maglia e una tuta e poi essermi accasciata a letto.

Ora, invece, a mente più o meno lucida posso constatare di essere messa abbastanza male, ma non malissimo come mi aspettavo e questo è già abbastanza.

Mi guardai allo specchio. Avevo uno zigomo completamente viola scuro, il labbro spaccato cosí come il sopracciglio destro. Aprí la bocca e sosprirai di sollievo.

"Ho ancora tutti i denti per fortuna" mi dissi prima che qualcuno suonasse alla mia porta. Con estrema cautela andai a vedere chi fosse e quando sentí la voce di Jude entrai nel panico più totale, corsi in camera mia afferrando una felpa per coprire i lividi sulle braccia, ma per il viso non c'era rimedio.

"Erin abbiamo portato la colazione" la sentí urlare dall'ingresso. E solo dopo un pó mi resi conto che parlava al plurale.
Entrai in soggiorno e vidi che era in compagnia di Claire, la quale appena mi vide fece la stessa espressione di Jude.

"Cristo santo" disse Jude avvicinandosi a me e al mio viso "ti sei fatta almeno visitare da un medico?" Disse apprensiva.

"Non mi serviva Jude, ora perché non mi dai la colazione? Sto morendo di fame"

"No, prima ti farai visitare da Claire e poi avrai la tua colazione" la guardai male e sbuffai, ma il dolore alle costole quasi mi tolse il fiato.

"Non lo vedi che neanche puoi respirare? Vuoi farmi morire di crepacuore per caso?" Disse guardandomi seria "Claire puoi vedere se sta tutto ok?" La ragazza dai capelli ramati la guardó e annuì.

"Sarebbe meglio che venissi in pronto soccorso, li avrei tutto il necessario per medicarti"

"No, niente ospedale" dissi velocemente, Claire ci pensó su un attimo e annuí.

"Va bene chiedo a Zoe di portarmi alcune cose, anche perché se non vuoi che quello zigomo diventi nero hai bisogno di una crema apposita" fu Jude a rispondere e così mentre Claire chiamava la sua amica, io entrai in cucina.

"Lascia ci penso io" disse Jude quando feci per preparare del caffè "Sapevo che venire con Claire sarebbe stata un ottima idea... sono stata tutta la notte in pensiero Erin... perché non capisci che è pericoloso?"disse con frustrazione.

"Almeno ho vinto" dissi provando a smorzare la situazione, ma questa frase la peggioró.

"Il tempo che prende tutto il necessario e arriva" Claire, che sia benedetta , lei e il suo tempismo.
"Fammi dare intanto un'occhiata" disse scrutandomi il viso.

"La nota positiva è che ho ancora tutti i denti" dissi abbozzando un sorriso nel momento esatto in cui il mio cellulare iniziò a suonare. "Scusate ragazze, torno subito" dissi alzandomi e andando nell'altra stanza a rispondere.

Era Smith che mi chiedeva come stavo e che ci aveva pensato lui a compilare tutte le scartoffie, dopodiché mi aggiornó velocemente su alcune cose e ci mettemmo d'accordo sull'incontrarci il giorno seguente per parlare del prossimo incontro.

"Va bene Smith, fammi sapere se hai novitá" detto questo attaccai e tornai in cucina notando una bellissima bionda dagli occhi azzurri che mi guardava quasi come se non mi riconoscesse.

"Ciao" borbottai sentendomi di colpo una cretina senza motivo.

"Dai vieniti a sedere, il caffè è pronto" fece a quel punto Jude, a piccoli passi arrivai allo sgabello e mi sedetti sentendo tutti gli occhi puntati su di me.

"Ragazze non per qualcosa, ma dovreste smetterla di fissarmi è un tantino imbarazzante"

"Ti fisso perché sei un idiota" fece Jude prima di afferrare la sua tazza e bere il suo caffè.
Tutto sommato mangiai tranquilla e quando mandai giú l'ultimo boccone Jude si prodigó a darci ordini, ed è cosí che mi ritrovai in camera mia con Jude che mi guardava da un lato della stanza e da Zoe e Claire che iniziarono a visionare i danni subiti la sera prima.

"Erin dovresti toglierti la felpa e la maglietta" disse Claire gentilmente. Guardai entrambe fermandomi qualche secondo di più su Zoe e feci come richiesto, rimanendo con la tuta e un top sportivo che usavo per allenarmi.

"Dimmi se qua ti fa male" disse Zoe prendendo a muovere la sua mano, così delicata, sul mio addome. E sinceramente era più i brividi che il dolore quello che sentivo. Continuó a muovere le sue mani per non so quanto, ma quando le allontanó ne sentí quasi la mancanza.
"Per fortuna non hai niente di rotto, ovviamente ti consiglio di stare a riposo qualche giorno e che se senti qualunque dolore strano di venire subito in ospedale" disse Zoe "Ora ti mettiamo questa fascia che attutirá un pó il dolore, ma ti avviso, non fa miracoli" disse con un sorriso di circostanza.
Afferró una fascia dalla valigetta e dopo avermi fatta alzare inizió a fasciarmela addosso, non sapendo che così facendo me la ritrovai praticamente addosso, sopratutto quando me la faceva passare dietro.
Ebbi modo di sentire il suo profumo e se il suo tocco era da brividi, il suo odore era da perderci la testa.

"Grazie" dissi infine alle due dottoresse quando ebbero finito.

"Figurati" risposero e dopo che mi rifilai la maglietta tornammo in soggiorno. Io presi degli antidolorifici e dopo un pó le ragazze andarono via.

Nel pomeriggio passó anche Leo che appena mi vide mi disse 'Dio quanto sei brutta' inutile dire che scoppiammo a ridere come due ragazzini e dopo un po anche lui andó via per andare a lavoro. Mentre io passai la giornata a dormicchiare.

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