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Il mattino seguente, mi svegliai presto e ne approfittai per guardare la dolcissima e bellissima donna al mio fianco, che dormiva tranquilla.

Non so quanto passó prima che lei aprisse gli occhi, ma mai risveglio fu più bello.
Continuai a guardarla mentre si stropicciava gli occhi e si stiracchiava leggermente, quando poi si accorse del mio sguardo sembró imbarazzarsi.

"Buongiorno" le dissi scostandole qualche ciocca dal viso e accarezzandola.
"Tra poco devo alzarmi e non ne ho voglia" Zoe si voltó un attimo a guardare l'ora e poi tornó a guardare me.

"Anch'io"

"Però prima vorrei un bacio"

"Mmmh.. qui va bene?" Disse lei baciandomi la guancia.

"Fuocherello" scherzai facendola ridere.

"E qui?" Domandó baciandomi la fronte.

"Acqua"

"E vediamo... qui invece?" Disse baciando la punta del naso.

"Non ci siamo ancora"

"Forse qui" continuó baciandomi il collo.

"Non proprio... hai l'ultima possibilità, poi dovró pensarci da sola" lei rise e mi bació una spalla.
"Come non detto" borbottai io poazzandomi sopra di lei, che nel frattempo rideva divertita.
"Allora, ci pensi tu o devo fare tutto io?" Continuai a scherzare, lei mi fissó con quegli occhi azzurri e sorrise.

"Secondo te?" Mormoró lei facendosi più seria. Non me lo feci ripetere due volte e mi abbassai a baciarla.
Fu il suono della sveglia a interromperci, segno che dovevamo alzarci.

Dopo esserci vestite, aver mangiato qualcosa eravamo entrambe fuori da casa di Zoe e dopo un ultimo bacio andammo ognuno a lavoro.

Fu verso ora di pranzo che il nostro capo ci chiamó nel suo ufficio per informarci di una nuova missione.

"Non ci tocca che formare una squadra e organizzarci per la partenza" fece Smith una volta che uscimmo dall'ufficio.

"A quanto pare" risolsi io seguendolo nella sua scrivania iniziando a decidere il da farsi.
In tutto quello ovviamente pensavo a Zoe e a come gli avrei detto che sarei dovuta partire per una missione per una o due settimane.

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"Quindi devi partire nei prossimi giorni e non sai come dirlo a Zoe, giusto?"

"Esattamente Leo.. non voglio che questo rovini la nostra storia o qualunque cosa stia nascendo, ma è quello che faccio ed è l'unica cosa che so fare bene sinceramente" come sempre mi rifugiai nel locale di Leo per avere un consiglio e ovviamente sfogarmi. Perché per quanto Holly potesse aiutarmi sapevo che non approvava il mio lavoro al 100% per paura che mi succedesse qualcosa.

"Diglielo così Erin... lei sa qual è il tuo lavoro, ha scelto di stare con te nonostante questo quindi devi solo parlarne con lei"

"E se a lungo andare non sopportasse tutto questo? Voglio dire c'è un motivo per cui non ho mai avuto storie serie ed era sopratutto per questo il motivo... a me lei piace da impazzire, ma non so se riuscirei a lasciare quello che faccio" in quel momento la porta del locale si aprí e una bellissima Zoe fece il suo ingresso.

"Parla con lei è l'unica cosa che posso consigliarti" disse prima di salutare Zoe e allontanarsi.

"Ciao" mi salutó lei con un sorriso dolce prima di avvicinarsi e darmi un bacio, ora mi dite come posso parlarle? Come posso stare lontana da lei per giorni?

"Com'è andata oggi?" Le domandai dopo esserci andate a sedere in un tavolo.

"Bene tutto come al solito, a te?" A me? Bella domanda.
Erin ora devi parlarle chiaramente senza ma e senza se, gli dici semplicemente le cose come stanno e vedrai che andrà tutto bene.
Fosse semplice.
L'arrivo delle altre ragazze però mise in stand by il discorso e fui trascinata in chiacchiere e risate, anche se nella mia testa erano altri i pensieri.
Aspettai pazientemente di rimanere sola con Zoe e poi le chiesi se voleva venire da me per cena.

Fu dopo aver mangiata ed esserci ritrovate sul divano che mi decisi a parlare.

"Devo parlarti Zoe" iniziai a dire attirando così tutta la sua attenzione, si mise a sedere in modo composto e mi guardó.
"Mi verrebbe da girarci intorno, ma ti conosco abbastanza da sapere che preferisci andare dritta al punto delle questioni quindi te la dico così com'è" preannuciai prendendo un sospiro.
"Tra domani e dopodomani devo partire per una missione e non so quanto durerà di preciso, una o forse due settimane se tutto va come deve andare" sputai fuori liberandomi così di un grosso peso.
Lei continuava a guardarmi senza dire nulla e subito l'ansia iniziò a salirmi.

"Sai quando abbiamo preso ad uscire sapevo quello che è il tuo lavoro e cosa comportava e anche se l'idea di te, in qualche parte del mondo, a fare chissà cosa mi preoccupa da morire, non posso impedirtelo" rispose poi lei spiazzandomi come sempre.

"Mi dispiace" dissi, lei mi guardó confusa. "Odio farti preoccupare dico sul serio Zoe, ma torno ogni volta su questo puoi starne certa anche perché chi la vorrebbe sentire Holly" provai a dire per farla ridere con successo.

"Sai sempre come dire una cavolata nel momento giusto" disse facendomi ridere.

"Sono o non sono una spia? Ora vieni qui e fammi fare il carico" dissi facendola sdraiare tra le mie gambe e riprendere a guardare il film. La strinsi forte come per sentirla ancora più vicina a me e poi, lentamente la sentí addormentarsi tra le mie braccia.

Tutto Per Il Tuo Sorriso Where stories live. Discover now