19

5.4K 153 2
                                    

Visto che Zoe non avrebbe rinunciato a fare il suo lavoro, mi prodigai per trovare un modo per tenerla sotto controllo tutto il tempo. Non fu affatto semplice, ma riuscí comunque a trovare una soluzione.

Erano passati già diversi giorni da quando aveva saputo quella notizia, degli agenti la controllavano 24 su 24 senza farsi notare e io nel frattempo indagavo senza sosta.

"Ultimamente non ti si vede mai" mi disse Jude quando andai al bar di Leo.

"Si lo so, ma sono stata parecchio impegnata"

"Immagino... come procede? Avete qualche pista?" Domandó lei che conosceva la situazione.

"Niente di concreto ed è abbastanza frustrante" mi sfogai con lei.

"Vedrai che si risolverà tutto... alla fine tu aggiusti sempre ogni cosa" rialzai lo sguardo vedendo che mi sorrideva con sincerità.

"Speriamo... non potrei perdonarmelo se succedesse qualcosa" ammisi. Era la verità, non so che avrei fatto se fosse successo qualcosa a Zoe o a chi le stava vicino.
In quel momento sentimmo la porta aprirsi e voltandomi ci ritrovammo le ragazze. Osservai Zoe, che sembrava tranquilla come se non ci fosse in giro qualche pazzo psicopatico che voleva prendersela con lei e la sua famiglia.

"Sedetevi ragazze, vi porto qualcosa da mangiare" disse Leo arrivando in quel momento. E mentre le ragazze si mettevano comode, io uscí un attimo fuori guardandomi in giro.

"Ei tutto ok?" Non avevo bisogno di voltarmi per sapere chi fosse, ma lo feci ugualmente.

"Si, avevo bisogno di una boccata d'aria.. tu invece? Come stai?"

"Sinceramente? Bene, so che dovrei essere terrorizzata dall'idea che qualcuno arrivi per farmi qualcosa, ma per quanto strano, assurdo e incomprensibile sto abbastanza tranquilla" disse spiazzandomi con un sorriso.

"Bé che dire... credo tu sia la prima persona tranquilla in una situazione simile" provai a scherzare.

"Sono così tranquilla perché so che ci sei tu a occuparti di tutto" ok, se prima ero spiazzata ora ero letteralmente senza parole. La guardai negli occhi, lei fece lo stesso e alla fine uscí Sierra per dirci che era arrivato da mangiare spezzando così quel contatto visivo intenso e travolgente.

Rientrammo mettendoci subito a mangiare, parlando tranquillamente e dopo cena decidemmo di tornare a casa.
Zoe salí in auto con le sue amiche e io le seguí ad una certa distanza per non farmi vedere, sapevo che c'era un'altra pattuglia, ma un occhio in più non faceva mai male.

Fu intorno alle due che ricevetti una chiamata da un'informatore, così mi rinfilai il casco, lanciai un ultima occhiata al palazzo di Zoe e partí verso il luogo dell'appuntamento.

Ovviamente ogni informazione aveva il suo prezzo, non sempre era giusto, ma in alcuni casi si sceglieva il male minore.
E quella informazione, se era giusto, valeva il suo prezzo. Ovviamente lo avvisai che se era tutto falso sarei tornata da lui e non sarei stata molto gentile, dopodiché me ne andai a casa. Dormí qualche ora e poi andai dritta in ufficio.

"Bene, a quanto sembra l'uomo che c'è l'ha con il vicedirettore è un certo Vincenzo Craige, è indagato per spaccio, traffico di armi, prostituzione, omicidio e chi più ne ha più ne metta" spiegai alla mia squadra.

"Non è il tipo che si invita per una bevuto insomma" scherzó Boyd.

"Esattamente... con lui non si scherza, è pericoloso, armato e in più sembra che ha l'appoggio di un'intera gang" continuai.

"Scusa ma perché c'è l'ha con Sullivan?" chiese Stokes.

"Perché gli ha rovinato i piano un anno fa e si è fatto un anno di prigione... e ora che è riuscito ha intenzione di vendicarsi a suo modo"

"Solo un anno?" Fece Boyd sbigottito vista la lunga lista di crimini.

"Si purtroppo è riuscito ad incriminarlo solo piccoli reati e tra la buona condotta e l'appello ha fatto solo un anno.... ora ho parlato con il capo, il quale mi ha dato il comando dell'operazione e insieme a quelli dell'anticrimine faremo una retata" spiegai loro "tra tre giorni sembra che ci sarà uno scambio di droga e di armi al porto, e noi saremo lí pronti per arrestarli... ovviamente vi faró avere tutti i dettagli dopo aver organizzato tutto, ma in sostanza questo è tutto"

"Ok... allora non ci resta che prepararci" disse Smith, che non si sarebbe tirato mai indietro. Sarebbe stata una missione pericolosa, ma non mi sarei mai fermata finché non fosse finita.
Dovevo solo pazientare qualche giorno e poi tutto sarebbe finito e Zoe avrebbe potuto tornare a vivere una vita tranquilla.

Rimasi a parlare con la mia squadra fino a verso sera e alla fine decidemmo di andare via.

Tutto Per Il Tuo Sorriso Where stories live. Discover now