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Mia nonna era ripartita già da qualche settimana, le cose con Zoe andavano alla grande.
Uscire con lei ogni volta era sempre una sorpresa, non andavamo mai oltre i baci, un pó per non correre, un pó perché il tempismo delle persone accanto a noi era pessimo, ma questo non era un problema.
Oddio, forse un pó si, sopratutto quando la vedevo in palestra o con un vestito corto che risaltava ogni sua curva o con qualunque cosa che indossava, lei era bella sempre inutile girarci intorno.

In quel momento io e Boyd eravamo stati mandati fuori per un caso a cui stavamo lavorando e il fatto di non vedere Zoe da diversi giorni mi tormentava.

"Non vedo l'ora di tornare a casa.. qui la pizza fa schifo" si lamentò Boyd facendomi ridere.

"Non dirlo a me" e non mi riferivo alla pizza.

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Quando tornai a casa sembró essere passata un eternità, entrai sfilandomi la giacca e lanciandola da qualche parte, dopodiché passai alle scarpe che lasciai lungo il tragitto e quando feci per togliermi la fondina mi voltai di scatto estrando la pistola e puntandola alle mie spalle.

"Cavolo Zoe" dissi riconoscendola, lei alzó le mani "Potevo spararti" aggiunsi abbassando l'arma e studiandola.

"Lo so, avevo valutato questa possibilità"

"Che ci fai... come sei entrata?"

"Per essere una che lavora alla CIA lasciati dire che hai un pessimo nascondiglio per la chiave di riserva" sembrava divertita e forse lo ero anch'io.

"Ma davvero? E dimmi come mai qui?" mi ritrovai a provocarla.

"Mah.. volevo testare i tuoi riflessi e devo ammettere che mi hai lasciato davvero stupita" disse facendo solo un passo verso me.

"Quindi è solo per questo?" Le domandai usando lo stesso suo tono di voce e facendo un passo anch'io.

"Vuoi davvero saperlo?" Disse avanzando di un'altro passo.

"Dipende.... mi piacerà la risposta?" Avanzai ancora, ora eravamo a soli due passi di distanza, lei mi guardava con quello sguardo intenso e divertito, con forse un pizzico di malizia, ed io non ero da meno.

"Credo di sì.... ma se non vuoi rischiare lo capisco" disse avanzando di un passo e passandosi la lingua sulle labbra mandandomi così totalmente fuori di testa.

"Mi sa proprio che rischieró" mormorai facendo l'ultimo passo e trovandomi ad un soffio dal suo bellissimo viso.

"La cosa non so perché, ma non mi stupisce affatto" sorrisi e a quel punto mettendole una mano sul viso la baciai.

"Sono giorni che non faccio altro che pensarti" mormorai tra le sue labbra, sentí il suo sorriso e avrei giurato che in quel momento stesse arrossendo, ma la voglia di lei era troppa, così la presi tra le mie braccia e continuando a baciarci mi andai a mettere sul divano.

Feci scivolare le mani sotto la sua maglietta accarezzandole i fianchi andando poi verso la sua schiena mentre scendevo a baciarle il collo.
Il primo sispirp che fece mi mandó in tilt e al secondo persi completamente la testa.

Sentí le su mani scendere dalla mie spalle, sganciare la fondina e sbarazzarsene e poi arrivare ai primi bottoni della mia camicia, fermai l'assalto al suo collo e alzai il viso per guardarla totalmente sedotta da quella figura sopra di me. Anche lei mi guardó continuando però a sbottonarmi la camicia e capí che se una delle due non si fosse fermata ora, nessuno lo avrebbe più fatto.

Fu all'ultimo bottone che capí che la volevo come non avevo mai voluto nessuno, mi tirai leggermente in avanti per permetterle di sfilarmela e poi ripresi a baciarla con più passione.
Lei mi morse un labbro e io la tirai col bacino contro di me facendole scappare un piccolo gemito.

Si staccó guardandomi e mi passó una mano tra i capelli come se volesse verdermi meglio e mi sorrise. Poi inizió a muovere le sue mani su di me, toccando le spalle, il petto soffermandosi ad accarezzare ogni cicatrice che incontrava. Le presi l'orlo della sua maglietta e anche quella sparí poco dopo, mostrando un seno sodo coperto da un intimo da togliere il fiato.
Le accarezzai i fianchi salendo sulla sua vita, l'ammirai e quando rialzai lo sguardo su di lei, vidi desiderio lo stesso che avevo io. Cosi senza ulteriore indugio mi rialzai con lei sopra e la portai in camera adagiandola delicatamente sul letto.
Guardai il suo viso prima di abbassarmi e baciarla, dopodiché lentamente iniziai a scendere lasciando una scia di baci fino ad arrivare al suo ventre. Una volta lì, rialzai lo sguardo ritrovando il suo, prendendo a sbottonarle i jeans e sfilarglieli successivamente. Quando poi tornai alle sue labbra, con un movimento veloce lei invertí le posizioni e vederla così, seduta su di me, con solo l'intimo, i capelli leggermente scompigliati e lo sguardo intenso, mi bloccó il respiro. La sentí armeggiare con i bottoni dei pantaloni e poi la vidi togliermeli tornando a sedersi su di me.

Mi misi a sedere avvolgendo le braccia attorno a lei e alzai lo sguardo.

"Sei qualcosa di indescrivibile" mormorai. Con un sorriso dolce si avvicinó baciandomi, le nostre lingue si cercavano e si volevano così come i nostri corpi che fermevano per aversi.

Le mie mani vagarono lungo la sua schiena fino al gancio del reggiseno che slacciai, e alla vista di quei due seni mi leccai le labbra prima di posarle lí.
Mi presi i miei tempi dedicando la stessa attenzione ad entrambi, tutto questo sotto i sospiri di Zoe che si muoveva lentamente su di me.

Quando non ne potetti piu la portai a sdraiarsi sul letto e lentamente scesi verso la sua intimità, coperta dall'ultimo pezzo di stoffa che indossava. Baciai le sue cosce, mordendole a volte per poi sbarazzarmi definitivamente dell'ultimo indumento e poter finalmente assaggiare il suo sapere.
Al contatto con le mie labbra, vidi Zoe sollevarsi leggermente tendendo i muscoli dell'addome, ci guardammo fino a quando affondai la lingua dentro di lei e lei torno con la testa sul letto.

La sentivo volere di più, ma feci tutto lentamente, senza fretta. E mano a mano che muovevo la lingua lei arrivava sempre più vicina l'orgasmo.
Portó una mano sulla mia testa come per tenermi li, mentre con l'altra stringeva il lenzuolo e quando venne, lo fece inarcando la schiena rilasciando diversi gemiti.
Rimasi lí per qualche altro minuto, le baciai le cosce e dopo un ultimo bacio alla sua intimità tornai verso di lei, che con un leggero affanno riaprí gli occhi guardandomi.
Le accarezzai il viso con un sorriso e poi le diedi un tenero bacio.

Tutto Per Il Tuo Sorriso Where stories live. Discover now