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Mi risvegliai con dei postumi della sbornia allucinanti, una fitta aveva deciso di trapanarmi il cervello e la luce, che arrivava dalla finestra, aveva deciso di accecarmi.
Ci misi un pó ad aprire gli occhi e a far mettere la stanza di girare prima di alzarmi dal letto e trascinarmi in cucina.

Come diavolo ero rientrata a casa? E le ragazze che fine avevano fatto? Ma decisi di lasciare le domande a dopo e misi a fare il caffè. Nel frattempo andai alla ricerca del cellulare e notai diversi messaggi e chiamate, ma anche questo lo rimandai a dopo.

Versai il liquido caldo in una tazza e mi sedetti sul divano in soggiorno, ma subito alcune immagini della sera precedente iniziarono a verticarmi in testa.

Flashback

"Facciamo un'altro giro" urlai alle due ragazze, che al contrario di me erano molto più sobrie. La cameriera portó altri drink che scolai in un sorso.
"La cosa peggiore sapete qual è?" Sbiascicai "E che dove lo trovo il coraggio di guardarla di nuovo in faccia? Dovevate vedere i suoi occhi, erano paura" continuai a blaterare lasciando cadere la testa sul tavolo.

"Erin perché non le parli? Le spieghi la situazione e sono certa che lei capirá" disse Sally. Scossi la testa con forza.

"No è meglio cosi... almeno.... almeno non c'è la possibilità che combini altri casini"

Fine Flashback

Quelle due me la pagheranno per avermi fatto bere fino a farmi ammettere che avevo una certa attrazione verso Zoe, e soprattutto per questo maledetto dopo sbornia.
Ora quello che mi serviva era una doccia per svegliarmi del tutto. Mi alzai ed entrai in bagno, passai circa mezz'ora sotto il getto d'acqua e alla fine decisi di uscire.

Quando fui pulita, profumata e reattiva decisi di uscire e andare da Jude.

"Sai non hai un bell'aspetto" disse appena mi vide.

"Grazie Jude e io che speravo che vedendomi avresti lasciato Claire e saresti scappata con me dopo che avessi capito di amarmi" lei mi guardó e poi scoppió.

"Dai entra stupida... vuoi una birra?" Al solo pensiero mi si alzó lo stomaco.

"No grazie... Sally e Raven hanno già dato ieri sera" le disse sedendomi sul divano.

"Ecco spiegata quella faccia allora" disse prendendo posto al mio fianco "Senti io tra un pó mi vedo con Claire, ti va di venire al cinema con noi?"

"Per reggere la candela? No, ma grazie" le risposi con un sorriso.

"Mi accompagni da lei almeno? Ho la macchina dal meccanico"

"Certo, che domande" le dissi.
Intorno alle sette Jude andó a prepararsi e quando fu pronta l'accompagnai in ospedale, dato che Claire staccava il turno di lí a poco. Entrai nel parcheggio sotterraneo e aspettammo l'arrivo di Claire.

"Senti Erin" inizió Jude.

"Non ricominciare, sto bene"

"Ti odio quando fai così... sappiamo entrambe che non è così e non è la psicologa che è in me che parla ma la tua migliore amica" sbuffó lei, poggiai la testa sul sedile e mi voltai a guardarla.

"È solo un periodo un pó no, ma mi passerá" le dissi con sincerità.

"È per via di Zoe?"

"No.. cioè forse, non lo so Jude e in questo momento non ne voglio nemmeno parlare" mi guardó con occhi dolci e sorrise.

"D'accordo, ma sappi che io sono sempre qui per te"

"Lo so" dissi prima di sentire un'urlo e quindi aprire la portiera.

"Tu resta qui Jude" dissi prima di uscire dall'auto e correre verso i rumori. E la scena che mi si paró davanti mi fece infuriare.
Due uomini incappucciati avevano afferrato Claire e Zoe, le quali stavano cercando di liberarsi. Ci misi un attimo a decidere la modalità d'attacco, e uno dei due appena mi sentí si distrasse permettendo così a Claire di colpirlo e allontanarsi. Ovviamente Jude non mi aveva dato retta e afferró Claire appena la vide impedendole così di venire verso di noi.

"Lasciala andare" dissi al tizio che teneva Zoe, il suo viso era un mix di emozioni e odiai che qualcuno potesse farla sentire così. Senza pensarci due volte lottai con l'uomo che teneva precedentemente Claire, era forte, ma non abbastanza bravo per me infatti lo riusci a farlo rotolare a terra andando verso il mio vero obiettivo. Salvare Zoe, la guardai sperando che capisse dal mio sguardo cosa doveva fare, e non so come lo fece. Si tiró con la testa un pó in avanti e poi la ributtó indietro colpendolo sul naso permettendo a Zoe di scappare.

"Rientrate dentro" le urlai prima di pensare ai due tipi.

"Non ti lascio sola" disse Zoe, persi un'attimo la concentrazione per guardarla e sussurrarle un per favore, quando quello che era a terra mi placcó.

"Jude andate" urlai a quel punto e quando vidi che risalivano riacquisii la concentrazione, lottai con i due per un pó. Dopodiché appena sentirono la sirena presero a scappare e io mi misi ad inseguirli, riuscí ad afferrare la manica di uno dei due mostrando un tatuaggio sul polso che memorizzai per fortuna perché dopo un pó li persi.

"Merda" sbottai tirando un calcio contro un cassonetto. In quel momento la sirena si fece sempre più vicina e poco dopo di agenti si avvicinarono a me, mostrai loro il distintivo e gli spiegai l'accaduto.

"Devo tornare in ospedale... devo vedere come stanno le mie amiche" dissi e loro mi accompagnarono in ospedale. Trovai le tre ragazze a parlare con altri agenti e appena mi videro mollarono tutto e vennero verso di me.

"Sono riusciti a scappare" dissi abbassando lo sguardo a terra sentendomi in colpa.

"Ci hai salvato Erin" disse Zoe che mi fece rialzare il viso verso di lei, ci guardammo negli occhi e mi sentí già meglio. La vidi frugare dentro la borsa e tirare fuori un fazzoletto che successivamente appoggiò sul mio viso. Perdevo sangue e neanche me ne ero accorta, come non mi ero accorta che le altre due ragazze si erano allontanate leggermente.

"Sappi che ti riaccompagno io a casa stasera" dissi fissandola prima di rispondere ad alcune domande degli agenti e a dare loro una descrizione approssimativa del tatuaggio.

Tutto Per Il Tuo Sorriso Where stories live. Discover now