2 capitolo | il colloquio |

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Le 8:00 di sabato mattina
Mi sono svegliata un'ora fa e sono al bar a mangiare un buon cornetto caldo accompagnato con un caffellatte.

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Le 8:30
Sono appena salita al piano dove ci sarà il colloquio
~salve, lei è la signorina Masson?~mi chiede una ragazza bionda dietro ad una scrivania
~si sono io~
~l'appuntamento è stato anticipato ad ora perché più tardi il capo ha un appuntamento~
~va bene~
~devi entrare in quella grande porta nera~
~va bene grazie mille~

Mi reco verso la porta nera e busso leggermente "avanti" sento da dentro la stanza ed entro timidamente

La stanza è bellissima, tutto così ordinato,si gira un uomo credo su una ventina d'anni, e dire che è bello è dire poco

~salve lei è la signorina Masson?~ mi sporge la mano e la stringo
~si sono io~
~siediti,parlami di te~
~sono francese, ho 21 anni e mi sono trasferita qui per crearmi una nuova vita e crearmi una nuova famiglia, questo è tutto perché la mia vita è abbastanza noiosa~
~ho letto il suo curriculum la scorsa settimana,mi ha colpito abbastanza e credo che puoi iniziare a lavorare qui da lunedì, se vieni con me ti mostro il tuo nuovo studio~
~va bene~
Camminiamo fuori dal suo ufficio e mi porta in un piccolo studio accanto al suo,molto carino, devo riordinarlo un po' ci sono scatoloni in giro
~perdonami per il caos ma ho la piccola abitudine di licenziare le mie segretarie dopo un giorno~
~cosa?~
~metti in ordine questa stanza e da lunedì puoi iniziare a lavorare~ se ne va
È così misterioso ma allo stesso anche bello.

~ehm scusami~
Mi giro e vedo una ragazza bionda con gli occhi verdi
~dimmi pure~
~sei nuova?~
~si,sono stata assunta poco fa~
~che ruolo hai ottenuto?~
~segretaria tu invece?~
~io lavoro qui da un anno e lavoro come stagista del migliore amico del nostro capo...comunque sono Aliah~
~io sono Angéline~
~sei francese o canadese?~
~francese~
~wow bello...vuoi che ti dia una mano?~
~non preoccuparti e non voglio disturbarti~
~ho del tempo libero ora quindi posso aiutarti e magari parliamo un po'~
~va bene~
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Passa la giornata che sembra non finire mai e dopo aver sistemato tutto lo studio hai scambiato il numero con Aliah

In questo momento visto che è presto sto andando dalla piccola Hannah

Arrivo con la metro a Brooklyn e mi dirigo verso un alto palazzo con l'insegna "Orfanotrofio" mi mette angoscia ritornarci ma sono forte e ci entro comunque

Vi starete chiedendo come mai vado a trovare una bambina che ho conosciuto sull'aereo, beh semplicemente ricorda molto me quando ero piccola, si sono stata adottata e so come si sente la bambina per questo vorrei passare del tempo con lei,magari ai miei tempi qualcuno avesse fatto qualcosa per rendermi felice

~Angèline~ sento una voce graziosa chiamarmi e vedo proprio la piccola Hannah che sorride
~Hannah che bello vederti~
~non sapevo che saresti venuta,magari mi mettevo un bel vestitino,magari quello azzurrino che mi piace tanto tanto~
~non preoccuparti e poi volevo che fosse una sorpresa~
~non pensavo che saresti mai venuta~
~perché pensi questo?~
~perché pensavo che non ti saresti mai preoccupata per me,insomma sono solo un orfana che nessuno vuole~
~Hannah non dire così per favore~
~ma non sai come mi sento~
~invece lo so benissimo~
~che intendi?~
~anche io sono stata adottata e avevo la tua stessa età quando ho conosciuto i miei genitori adottivi~
~seria?~
~serissima~ sorrisi e lo fece anche lei.

Spazio Autrice
Spero vi stia piacendo ❤️

Bizzarra storia d'amore con il mio capo Where stories live. Discover now