26 capitolo |mi sento a pezzi|

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Sono passati tre giorni

Tre fottuti giorni dalla sua morte, mi chiedo chi abbia avuto la stupidità di ucciderlo, soprattutto il giorno del nostro matrimonio

Era una bravissima persona, tutti gli volevano bene, chi sarà stato?

Il giorno dopo delle nozze abbiamo fatto il funerale, uno dei più tristi a cui abbia mai partecipato

Tutti gli invitati era lì a pregare per lui, tutti i volti che il giorno prima erano felici ora sono ricoperti da lacrime e sguardi tristi

Ora sono al mio appartamento sola, stesa sul divano struccata mentre mi ingozzo di schifezze varie e sto guardando il film preferito mio e di Michael

A un certo punto inizia a squillare il telefono, è lontano da me perciò appoggio le schifezze da una parte e faccio un piccolo salto per prenderlo

È la signora Weel, la madre di Michael

<<pronto signora?>>
<<ehi tesoro non chiamarmi signora, chiamami Ellen tranquillamente>>
<<va bene>>
<<come ti senti?>>
<<malissimo Ellen, sono completamente a pezzi>>
<<anche io Angéline>>
<<immagino Ellen>>
<<comunque ti ho chiamato perché ci è arrivata la telefonata del notaio e ci vuole nel suo studio per oggi pomeriggio alle 3>>
<<va bene>>
<<ti passiamo a prendere io, mio marito e l'altro mio figlio Fred>>
<<d'accordo allora ci vediamo dopo>>
<<a dopo cara>>

Chiudiamo e riprendo a vedere il film

—————————

Sono le tre precise e siamo già dentro l'ufficio del notaio

~salve vi ho chiamati qui per parlare del testamento di Michael~dice il notaio
~il testamento?~chiedo senza riflettere
~si signora Weel~
~lei non è una della famiglia Weel~dice il fratello di Michael
~Fred calmati~prova a convincerlo sua madre
~no che non mi calmo, per colpa di questo matrimonio lui è morto, tra l'altro non avevano completato l'unione del matrimonio perciò lei non è la signora Weel~grida
~calmati~dice il padre
~beh in realtà quando era steso a terra tra le mie braccia, lui mi ha chiesto di completare la frase...io l'ho fatto e ci siamo dati l'ultimo bacio prima che lui chiudesse gli occhi...non mi definisco signora Weel al 100% ma un po' un si, infondo è stato il mio fidanzato per più di un anno e mezzo ed è stato mio marito per due soli secondi, quindi un po' lo sono ma se non l'accettate va bene~mi asciugo le lacrime
~no tranquilla Angéline ti consideriamo come membro della nostra famiglia~dice il signor Weel
~io no~interviene Fred
~parliamo ora delle parti stabilite per il testamento...alla mia dolce mamma consegno la mia casa al mare che adora tanto e alcuni miei averi, a mio padre vorrei poter dare una parte della mia azienda insieme al mio fratellino Fred...infine alla mia futura e bellissima moglie Angéline, le consegno tutto quello che ho, la mia villa, i miei conti bancari e la promuovo come capo dell'azienda~finisce di leggere la lettera che ha scritto Michael

Sembra che l'abbia scritta proprio apposta per questa situazione

~non è possibile, lei ha tutto mentre noi solo delle misere cose~dice arrabbiato Fred
~io non posso accettare tutto mi dispiace, non sarei nemmeno capace di dirigere un azienda famosa, quindi è possibile cedere tutto a loro?~chiedo al notaio
~beh in teoria no però se proprio lo vuole deve firmare delle carte per annullare o modificare il testamento~
~ha le carte in questo momento?~chiedo
~si certo eccole qui~mi passa due o tre pagine di moduli da firmare
~aspetta~dice Ellen
~si dimmi~
~se mio figlio ha deciso di dare tutto a te non c'è bisogno che cedi quello che ti ha donato~
~Ellen veramente non potrei gestire l'azienda...vorrei darla a Fred~
~cosa?~chiede spalancando gli occhi Fred
~si mentre la villa ehm...la tengo io se volete, e infine i conti bancari li dividiamo~
~no tesoro noi abbiamo tutti i soldi che vogliamo quindi i soldi di nostro figlio li puoi prendere tu~ dice Ellen
~poi i guadagni dell'azienda andranno anche a te~dice Fred

Sono rimasta scioccata, prima mi grida contro e poi pensa di darmi i i guadagni dell'azienda di Michael

~perfetto...signorina quelli sono i fogli da compilare così può fare quello che vuoi~
~va bene~

Inizio a firmare i fogli cambiando il testamento di Michael

~fatto~passo tutto al notaio che inizia a guardarli
~sei troppo una brava ragazza~disse la madre del mio defunto fidanzato
~grazie...ora vado a prendere una boccata d'aria...con permesso~mi alzo, prendo la mia borsetta ed esco dall'ufficio

Prendo la mia sigaretta elettronica e inizio ad aspirare il fumo

~non avrei mai detto che fumassi~
~lo dicono tutti~
~mi dispiace per prima~
~tranquillo è tutto ok~
~no veramente ti chiedo scusa, non so se ti ha mai detto Michael, ma noi eravamo sempre uniti~
~mi ha accennato qualcosina~
~eravamo inseparabili quindi sono turbato dal fatto che non sia più con noi...voglio giustizia per mio fratello e voglio scoprire chi è stato~
~vorrei saperlo anche io~aspiro ancora

Ultimamente sto fumando come una matta, sono a pezzi e non riesco a superare tutto questo

~lo troveremo il bastardo te lo prometto~
~che marcisca all'inferno~butto fuori il fumo
~già~ mette la mano tra i capelli e respira pesantemente
~si è fatto tardi io vado a casa, non mi sento bene~
~tranquilla vai pure~
~saluta i tuoi genitori da parte mia~metto la sigaretta dentro la borsa
~si certo~
~ci vediamo~

Non sento nemmeno la risposta perché sono già andata via

Mi sono sentita male parlare di Michael e per di più Fred è il suo gemello, sono uguali fisicamente ma caratterialmente non proprio

Sono tornata a casa mi sono cambiata e struccata, riprendo la mia maratona di film e dolciumi

Ma quel momento non durò abbastanza perché qualcuno ha deciso di venire a disturbarmi, avevo consigliato a tutti di starmi alla larga, tranne ovviamente alla famiglia di Michael

Mi avvicino alla porta e apro, rivelando la figura di John
~cosa vuoi? Avevo detto di non voler vedere nessuno per di più non vengo a lavoro, ho preso il mio periodo sabbatico~
~lo so ma sono qui per farti compagnia...se stai sempre sola è peggio~
~ho perso il mio fidanzato, non sono neanche riuscita a rispondere in tempo...io mi sento a pezzi John non ho le forze per andare avanti~
~Angéline io ti capisco benissimo, ho perso il mio unico migliore amico e anche io sto soffrendo ma cerco di andare avanti per lui~
~sono stanca~
~non fare così~
~perché non te ne vai via? Avevo chiesto a tutti di rimanere in disparte voglio passare del tempo per me~
~ma così è peggio~
~non discuterne~
~senti Angéline posso capire che non vuoi andare a lavoro, perché nemmeno io ci sto andando, ma di non svagarti un po' non te lo permetto~
~mi lasci in pace?~
~la pianti di fare la bambina?~
~e dove vorresti andare?~chiedo
~non so in qualche locale~
~per fare cosa?~
~cosa si fa in un locale secondo te?~
~se mi offri di ubriacarmi va bene~
~andata~sorride soddisfatto
~aspettami qui vado a ricambiarmi~
~eri già uscita?~chiede
~si~
~come mai? Dove sei stata?~
~dal notaio~
~per il testamento?~
~si...e sembrava sapere che sarebbe morto, lo dico perché nel testamento c'eravamo io ma anche i suoi genitori...e descriveva tutto dettagliatamente...non so se mi spiego...suonava meglio nella mia mente scusa, lascia perdere~
~okay~mi guarda con un sopracciglio alzato
~vado a cambiarmi~

Spazio Autrice
Spero di non aver rovinato la storia con la morte di Michael, l'ho fatto perché i due si volevano veramente perciò non aveva senso farli lasciare. In fin dei conti la storia parla di un capo e la segreteria che si innamorano perciò fra qualche capitolo Angéline capirà chi vuole veramente.
Grazie per l'ascolto ❤️

Bizzarra storia d'amore con il mio capo Where stories live. Discover now