42 capitolo |perchè non mi hai detto niente|

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rimaniamo a fissarci per tanto tempo
ormai non so nemmeno precisamente per quanto tempo siamo in questo stato

~non credo ai miei occhi...sei veramente tu o...o sei solo una mia immaginazione?~si alza barcollando e viene verso di me incredulo
~sono io John...in carne ed...ossa~balbetto
~sono felicissimo di vederti~mi sorride come lui sa fare
~anche io sono felice di vederti...ma dobbiamo parlare~
~si certo...siediti~mi sposta meglio la sedia e mi accomodo
~vuoi un caffè?~mi chiede sedendosi sulla sua sedia mentre prende in mano il telefono fisso
~no grazie...una cioccolata calda per favore~

da quando ho scoperto di aspettare un bambino ho tanta fame, e non riesco a controllarla
qui se continua così veramente diventerò una balena

~va bene~mi sorride e porta il telefono all'orecchio e chiama la sua segretaria ~Caroline per favore puoi portare un caffè senza zucchero e una cioccolata calda?....perfetto ti aspetto~chiude con lei è posa il telefono al suo posto
~come sta tua madre?~mi chiede per prima cosa
~sta benissimo...ma non è di questo che voglio parlare~
~non ha un tumore?~chiede aggrottando le sopracciglia
~no~sussurro
~che cosa? non ho sentito~
~no~dico abbassando la testa
~e allora perché sei andata in Francia?~
~in realtà...io~
~in realtà che cosa? diavolo Angéline dimmelo...che cosa ti prende?~
~in tutti questi mesi non ero in Francia~
~e dove cazz...~si interrompe perché entra all'improvviso la sua segretaria
~ecco a voi~posizione davanti a me la mia cioccolata e il caffè davanti a John
~la prossima volta bussa...sai quanto odio quando non bussi~dice leggermente incazzato
~avevo le mani occupate e poi anche lei lo fa~esce dalla stanza velocemente
~ha un bel caratterino~ ridacchio e guardo la porta
~dove cazzo sei stata?~mi dice all'improvviso facendomi spaventare
~in Italia~
~in Italia?~chiede stranito
~in Italia~ripeto
~a fare che cosa scusa?~è tanto incazzato si vede
~ero...da Tonio~prendo coraggio e dopo un po' riesco a sputare la verità
~da Tonio? cazzo Angéline sei impazzita? quello è un mafioso, lui ti vuole tutta per se lo vuoi capire?~mi urla in faccia e in tutto questo non riesco a non far uscire le lacrime dai miei occhi, maledetti ormoni
~non urlare con me...non sai minimamente cosa ho passato là da lui...mi ha violentata senza ritegno...faceva di me tutto quello che voleva...ero come se fossi il suo giocattolo preferito...ogni volta che tornava da lavoro dovevo trovarmi in camera...sul suo letto perché se no ti avrebbe ucciso...io non voglio che muori anche tu...non sopporterei vederti fare la stessa fine di Michael...tutto questo è troppo per me...non pensare che l'abbia fatto per libera scelta...bensì perché mi ha costretto a mentirti...lui mi ha rapita...e ho dovuto inventare la scusa che dovevo andare in Francia...non sapevo nemmeno che fossi in Italia...tu non mi potrai mai capire...perché tutto questo è successo a me e non a te...ho subito in questi cinque mesi tanta violenza che ormai non le conto più...io ti amo e speravo che mi avresti salvata...ma l'ho fatto da sola perché sono una donna che ha più palle di te John~dico piangendo e quando finisco di parlare bevo un po' di quella cioccolata
~lui...lui...ti ha violentata?~chiede balbettando
~si John~

in quel momento si alza e viene velocemente verso di me

~io non lo sapevo...mi dispiace tantissimo...ma perché non me l'hai detto...quando sei venuta da me?~
~perché ti avrebbe ucciso John...lui...lui ha ucciso Michael...me l'ha detto e in più mi ha fatto vedere un video dove c'era Michael e diceva quanto mi amava...lui lo sapeva...sapeva che sarebbe morto...e tutto questo mi fa ricordare la lettera del testamento...infatti mi sembrava strano...come ti avevo detto...sono riuscita a portarmi qui la chiavetta con il video se vuoi vederla...eccola~faccio uscire dalla mia borsa quella chiavetta

John si allontana un attimo stranito e poi la prende

~lo guarderò stasera~mi dice
~io volevo dirti altre due cose in realtà~finisco la mia cioccolata e inizio a martoriarmi le dita
~cosa devi dirmi?~si sbottona la giacca del suo completo e si appoggia sulla scrivania proprio a pochi centimetri da me
~io...non voglio più lavorare qui mi dispiace~
~che cosa?~
~puoi tenerti quella ragazza...è più sveglia di me e io non sono pronta per lavorare~
~Angéline non puoi farmi questo~
~ho troppi problemi non voglio averne altri~
~se è per Tonio...tranquilla ti scorteranno le mie guardie e poi lo manderò in galera~

prova a convincermi altre volte ma tiro fuori la bomba che potrebbe veramente rovinare il nostro rapporto

~sono incita~

spalanca gli occhi e quasi non si regge in piedi

~tu cosa?~mi guarda scioccato
~sono incita...so benissimo cosa tu stia pensando di me ma...questo bambino è frutto di uno stupro ed è anche per questo che non voglio iniziare di nuovo a lavorare...se lo vuoi sapere non so anche se tenerlo o no...e so bene che non accetterai mai tutto questo... sinceramente non voglio continuare la nostra storia...mi dispiace~mi alzo e vado verso la porta
~mi dispiace tanto Angéline...ma ho bisogno di pensare~
~non c'è bisogno...ti sto lasciando perché voglio che vivi la tua vita in pace~

esco dalla stanza versando ancora una lacrima
chiudo gli occhi e...

~ANGÉLINE!~sento urlare il mio nome

riapro gli occhi e vedo davanti a me Aliah con le lacrime agli occhi

~ciao~dico timidamente
~dove diavolo sei stata? ti ho cercata ogni fottuto giorno di questi cinque mesi...ma tu dov'eri? ero in panico...ho partorito e volevo la mia migliore amica al mio fianco~
~lo so...mi dispiace tantissimo vieni a casa con me e ti spiego tutto promesso~
~okay...fammi prendere...giusto alcuni documenti e sono con te...sei venuta in taxi?~
~si...non ho la macchina~
~vero...aspettami che andiamo con la mia ok?~
~certo~

la vedo correre frettolosamente verso il suo ufficio
mentre io l'aspetto accarezzandomi l'addome

spazio autrice
Angéline cosa dovrebbe fare con il bambino? dovrebbe iniziare a lavorare di nuovo?

scusate se posto a quest'ora ma non avevo avuto tempo prima ❤️

Bizzarra storia d'amore con il mio capo Where stories live. Discover now